Il Coronavirus mette in ginocchio le micro e piccole imprese
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6
aprile 2020 - I provvedimenti per fermare il contagio
del Coronavirus salveranno certamente tante vite umane ma
al tempo stesso stanno mettendo in difficoltà milioni
di piccoli imprenditori e tutto il mondo del commercio al
dettaglio. La salute viene prima di tutto, e su questo non
può esserci dubbio, ma l’economia della nazione va
sostenuta con provvedimenti adeguati onde evitare l’estendersi
della povertà e della disoccupazione. Le micro imprese
sono legate ai quartieri e ai territori dove sviluppano la
loro offerta. Con le chiusure imposte o con la limitazione
delle opportunità di vendita, con le persone che restano
obbligatoriamente a casa, molte imprese rischiano di non riaprire
più perché non riescono a far fronte ai loro
impegni a causa della mancanza di liquidità. L'impresa
cosiddetta minore è legata ad un territorio ed ad una
comunità, respira con essa, si solleva e si abbassa
secondo l’espandersi ed il contrarsi del lavoro e dei consumi,
e dunque anche dell’alternarsi fra speranza e pessimismo.
Il pericolo dell’estensione del contagio per il Covid-19 ha
costretto le istituzioni a bloccare la Nazione con misure
adeguate di tutela della salute che hanno costretto alla chiusura
gran parte delle attività commerciali che non possono
difendersi, come i grandi distributori, con la consegna a
domicilio. Anche per questo alcuni gruppi Facebook che avevano
bandito i post di tipo pubblicitario, tra i quali il nostro
Colli Aniene Quartiere, hanno scelto di dare una mano agli
imprenditori che vogliono far conoscere all’utenza la possibilità
di consegne a casa. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare una
mano a chi è in una situazione di debolezza.
Tornando all’argomento dobbiamo evidenziare che le misure
di sicurezza di una Nazione, non possono gravare in gran parte
su un settore come quello delle microimprese e che se non
si allentano al più presto le restrizioni andremo incontro
ad una grave crisi sociale che farà più danni
del Covid-19. Lo Stato non potrà farsi carico per lungo
tempo dei costi enormi di questa crisi economica/sanitaria
e non potrà neppure chiedere nuovi balzelli agli italiani
che sono già provati dall’aumento dei prezzi al dettaglio
e dalla scarsità di entrate.
Nessuno ha la ricetta giusta per uscire da questa crisi generale
della nazione che colpisce tante famiglie e che nessuno poteva
preveder ma è arrivato il momento di studiare
soluzioni per fare in modo che la crisi non sia irreversibile.
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