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aprile 2020 - Il 7 aprile scorso, come abbiamo già
riportato, si è svolta una lezione un po’ particolare
per i Martedì Letterari del Centro Anziani di Colli
Aniene che aveva come argomento la Cervelletta. Oggi riportiamo
il discorso introduttivo del Professore e Filosofo Nicola
Marcucci cofondatore dell’Università Popolare Michele
Testa: “ Care allieve e cari allievi, ci conosciamo ormai
da quasi due anni, e, ritrovarci insieme per me è sempre
stato e continua ad essere un immenso piacere. Certamente,
la situazione è eccezionale e ci possiamo solo augurare
di uscirne il più presto e il più indenni possibile.
Eccezionale la situazione ma eccezionale anche il programma
di quest’ennesima lezione che avrà luogo – oggi - con
il consueto metodo interattivo, multidisciplinare, multiculturale
e multimediale.
Hanno
assicurato il loro contributo amici che vivono lontani da
Roma, come Carlo Gori, Presidente del Centro Culturale Giorgio
Morandi, ed altri amici e collaboratori che vivono all’estero.
Ma perché è ancora più speciale questa
lezione?
Perché
abbiamo messo al centro di questa lezione una questione di
attualità, quella della salvaguardia di un Bene Comune,
il Casale della Cervelletta, per cui vi ho assegnato il tema
che certamente avrete fatto e che leggeremo nel corso di questo
pomeriggio.
Il
tema, come abbiamo anticipato nella lezione scorsa, riguarda
l’IERI, l’OGGI e il DOMANI della Cervelletta.
Voi
mi conoscete e sapete bene quale concezione io abbia della
cultura e della sua funzione. Può anche essere CONSOLATORIA,
come direbbe Boezio, può anche essere CATARTICA come
direbbe Aristotele, ma deve soprattutto essere capace di incidere
sulla realtà, e perfino cambiare il mondo. Basterebbe
pensare alla rivoluzione francese, a quella russa e a quella
cinese che si sono sviluppate sull’onda di concezioni culturali
oltre che politiche.
Se
poi qualcuno volesse una giustificazione di carattere più
culturale, penso di poterlo accontentare dicendo che la Cervelletta
è un Bene INESTIMABILE di stile e d’epoca Medievale,
Rinascimentale e Barocco; e ancora, ha avuto un ruolo non
solo
locale
ma perfino nazionale e internazionale perché in quel
luogo per la prima volta è stato sperimentato l’uso
del chinino nel debellare la malaria; e ancora, in quella
località è stata realizzata la prima bonifica
dell’Agro Romano; e, in terzo luogo, lì è nata
la prima scuola popolare per attenuare il fenomeno dell’analfabetismo;
e poi, ultimo, ma non ultimo, ma lo sapete o no, che quel
bene è stato acquisito dal patrimonio del Comune di
Roma anche grazie a voi che avete concorso ad una raccolta
firme promossa pure dal sottoscritto, dalle studentesse e
dagli studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Bottardi”
che lo ADOTTARONO come monumento, ma soprattutto dagli amici
della Cervelletta e in particolare dal Professor Domenico
Pietrangeli detto anche Mimmo la Cervelletta, il quale poi
lo gestì con perizia ed amore fino a crearvi una biblioteca
funzionante di 7.000-8.000 volumi e a crearvi un museo della
civiltà contadina in 7 sezioni, in modo, ovviamente,
del tutto gratuito.
La
cultura della periferia è nata colà ed è
poi stata portata avanti da Michele Testa che per far nascere
Tor Sapienza su basi cooperativistiche ha dovuto conoscere,
vari arresti, il confino politico ed amarezze e torture fisiche
e morali d’ogni genere.
Abbiamo
fatto male allora a dare un tema su questo argomento? Penso
che possa bastare.
Molti
di voi sanno dell’impegno mio, di Rita, di Maria Luisa, di
Anna Virgili, di Franco Strocchia, di Giulio Feliciangeli,
per accendere i riflettori della cultura sul nostro Colosseo
la cui Torre medievale ha i giorni contati per pericolo crollo.
E molti di voi hanno anche alimentato questa luce rispondendo
all’appello del FAI votandolo come luogo del cuore in una
gara che ci ha visti vincitori a Roma e nel Lazio con oltre
14.000 firme.
Molti
di voi sono al corrente anche che per due anni consecutivi
la Cervelletta ha accolto decine di migliaia di spettatori
che grazie agli amici del Piccolo cinema America ha funzionato
come grande arena all’aperto. Anche loro hanno alimentato
la fiaccola della cultura illuminando una parte importante
della periferia e dell’Agro Romano.
Perciò,
giustificata la scelta del tema e il valore di un grande bene
come quello di cui ci stiamo preoccupando, io vi chiedo nello
stesso tempo di fare qualche cosa di più per il nostro
monumento più prezioso, far vostro l’appello
rivolto all’Amministrazione Capitolina per far iniziare,
come promesso, i lavori di messa in sicurezza della torre
e del tetto nel più breve tempo possibile, fare vostro,
l’appello, nel testo che ho preparato in bozza perché
lo possiate emendare, approvarlo ed inviarlo a destinazione.
Il
bene è vostro, è nostro, è di tutti e
va salvato ad ogni costo e nel più breve tempo possibile.
Firmatelo e fatelo firmare, che tutta la popolazione residente
a Colli Aniene e a Tor Sapienza lo firmi, con la promessa,
che una volta messa in sicurezza la torre e anche il tetto,
possa essere subito utilizzato per goderci in pace un bene
prezioso che deve continuare a fare bella mostra di sé
in un parco naturale che molti ci invidiano.
Poi,
a completo restauro avvenuto, faremo le nostre proposte per
un uso anche sociale del bene da poterlo utilizzare, in tutto
e in parte, come luogo di istruzione, educazione e formazione
permanete e ricorrente. Molti anziani e non solo, sono in
credito con la cultura per cui dobbiamo fare il massimo sforzo
per recuperare e utilizzare quel bene come strumento di divulgazione
e promozione culturale com’è nei voti e nella pratica
che sta svolgendo il sottoscritto con i corsi di letteratura
italiana, filosofia ed educazione civica.
Saluti
e ringraziamenti a tutti, buona lezione, con una raccomandazione:
non stanchiamoci mai di filosofare, come ci ricorda Epicuro.
Nicola Marcucci"
Seguiranno
sulla pagina
Facebook dell'Università Popolare Michele Testa
i contributi che gli allievi e i docenti del corso hanno preparato
per la lezione del 7 aprile.