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giugno 2020 - Quando sembrava imminente la riapertura
del Cinema in Piazza alla Cervelletta e nelle altre sedi romane,
ecco il granello di sabbia che rischia di far inceppare il
meccanismo della collaudata macchina dei Ragazzi del Cinema
America. Mentre si procede con la messa in sicurezza dell’area,
rimuovendo gli alberi caduti, illuminando l’area ginnica attrezzata,
sfalciando l’erba ai lati della passerella per poi procedere
nell’anfiteatro naturale dove si proiettano i film, ecco che
arriva la notizia inaspettata: ''Distributori ci negano
film, pronti ad annullare tutta la stagione estiva dal Nord
al Sud Italia''.
Per capire meglio la situazione lasciamo spazio al comunicato
emesso esprimendo tutta la nostra solidarietà ai Ragazzi
del Cinema America e a tutte le altre associazioni che rischiano
di annullare la loro programmazione estive.
Il Piccolo Cinema America di Roma, il Laboratorio di Quartiere
Giambellino Lorenteggio – Scendi c’è il Cinema di Milano,
Il FurgonCinema delle aree terremotate del Centro Italia e
La Guarimba della Calabria denunciano pubblicamente che le
più importanti case di distribuzione italiane, tra
cui 01 di proprietà RAI, stanno effettuando un “blocco”
sul mercato al fine di costringere gli organizzatori a rendere
i loro eventi a pagamento per i cittadini.
“L’Anica, associazione di categoria di distributori e
produttori cinematografici, presieduta dall'ex sindaco di
Roma ed ex Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli -
dichiara Valerio Carocci del Piccolo Cinema America di
Roma - da più di due anni dà indicazioni
scritte ai distributori italiani e alle agenzie estere di
non concedere film per proiezioni a ingresso gratuito sul
territorio italiano, nonostante queste riguardino esclusivamente
titoli che hanno già concluso il loro periodo di sfruttamento
commerciale in sala e già presenti in chiaro in TV,
PayTv, Streaming e DVD.
I nostri eventi – continua Carocci - sono gratuiti
per chi ne fruisce, ma non per l’industria cinematografica,
alla quale abbiamo sempre pagato le concessioni a proiettare.
Di fatto, noi – con i nostri partner e sponsor – offriamo
il biglietto al pubblico, ma quel biglietto viene pagato all’industria
cinematografica. Quest’anno con le altre realtà abbiamo
richiesto 263 film differenti, ottenendo 235 risposte negative”.
“Non proiettando opere presenti in sale e arene a pagamento
– prosegue Lorenzo Montesi Pettinelli del FurgonCinema,
che porta i film nelle aree terremotate del sisma - non
è possibile accettare l’idea che la fruizione gratuita
sia concorrenziale con quella a pagamento, per non parlare
dei contesti dove il cinema non arriva più”. “Rivendichiamo
il nostro lavoro, portato avanti spesso a titolo volontario,
come un servizio pubblico che rende possibile l’accesso alla
cultura a ogni cittadino, di ogni ceto sociale in qualunque
territorio – continua Fabrizia Parini del Laboratorio di Quartiere
Giambellino Lorenteggio di Milano - proiettando quei film,
nel nostro piccolo, siamo convinti di dare nuovo valore di
mercato a opere datate o indipendenti, le riportiamo sul grande
schermo e contribuiamo a creare un’educazione cinematografica”.
“Detto in altre parole – aggiunge Giulio Vita de “La
Guarimba” di Amantea in Calabria - contribuiamo anche
agli interessi di quelle lobby che oggi ci fanno la guerra,
ma che non hanno (o non vogliono avere) la lungimiranza di
capire che non siamo noi il problema dello svuotamento delle
sale cinematografiche. Anzi, con noi il pubblico riscopre
la bellezza della visione collettiva del cinema sul grande
schermo, esce di casa, vive e apprezza la differenza rispetto
allo streaming”.
“L’industria cinematografica più che osteggiarci
dovrebbe sostenerci – dichiarano gli organizzatori assieme
- siamo per lei, a costo zero, la sua più grande campagna
promozionale. Se ogni restrizione circa l’autorizzazione di
opere audiovisive in tutti gli eventi gratuiti d’Italia non
verrà immediatamente ritirata – concludono - dichiariamo
da subito di essere costretti ad annullare le nostre manifestazioni”.
I firmatari:
Piccolo Cinema America di Roma, Valerio Giuseppe Carocci
Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio, Scendi c’è
il Cinema di Milano, Fabrizia Parini
FurgonCinema delle aree terremotate del Centro Italia, Lorenzo
Montesi Pettinelli
La Guarimba della Calabria, Giulio Vita"