All’improvviso la Sindaca Raggi si ricorda di piazzale Loriedo
ma solo per quanto riguarda il vandalismo |
22
giugno 2020 - Il primo vandalo di piazzale Loriedo
è da cercare in un’amministrazione locale, che con
la sua rigidità e la sua burocrazia, ha contribuito
alla distruzione di un’area che era un simbolo del quartiere
di Colli Aniene ed ora si è trasformata in una profonda
ferita che difficilmente si rimarginerà. È ormai
dal 2017, salvo una breve riapertura che ai più è
sembrata una “farsa”, che quel parco è abbandonato
al suo destino senza che nessuno si preoccupi di trovare una
soluzione. La Sindaca Raggi, solo oggi si ricorda di quel
parco, solo per segnalare gli (inevitabili) atti
vandalici risalenti ai primi giorni di giugno. La
prima cittadina di Roma, prima di parlare di un’area abbandonata
dalla sua amministrazione, dovrebbe chiederne ragione ai suoi
collaboratori e non farsene scudo per giustificare una ricchezza
mandata in malora. Questo non significa che giustifichiamo
il vandalismo, che peraltro abbiamo già condannato
appena
successi i fatti, ma solo per restituire la verità
ad una storia molto poco edificante.
Ecco il testo del post pubblicato dalla sindaca Virginia Raggi.
“Roma possiede un patrimonio verde unico al mondo per
quantità e qualità. Una ricchezza enorme che,
purtroppo, viene deturpata da continui e inqualificabili atti
vandalici. Voglio parlarvi degli episodi più rilevanti,
per darvi idea della dimensione del fenomeno.
Lo scorso settembre è stato divelto il cancello e vandalizzata
l’area giochi a Villa Lazzaroni, mentre a ottobre nel Parco
Ferrero è stato sradicato l’Albero della Legalità,
piantato in ricordo del magistrato Paolo Borsellino e degli
uomini della sua scorta, morti in via D'Amelio. Sempre a ottobre
è stata danneggiata l’altalena inclusiva che avevamo
installato a Villa Gordiani, mentre a novembre è toccato
al chiosco bar all’interno del Parco Nemorense, dove è
in corso un intervento di riqualificazione.
A gennaio degli incivili hanno colpito Villa Fiorelli prima
utilizzando la vernice colorata e facendo scritte sui sampietrini,
poi rompendo le fontane in travertino, mentre a febbraio sono
stati presi di mira lo spazio giochi nel Parco del Colle Oppio,
dove sono stati distrutte anche alcune targhe toponomastiche,
il Parco Loriedo con cassonetti dei rifiuti rovesciati e il
Parco di Val Cannuta con alcuni alberi sradicati, appena piantati
in onore dei centenari di Roma.
Anche nei mesi di lockdown villa Pamphilij è stata
più volte colpita. Ad ottobre, infatti, era già
stata presa di mira l’area giochi di via Vitellia, poi sono
state ripetutamente rotte 26 targhe toponomastiche, spezzati
i gigli di pietra della Fontana del Cupido, distrutte due
statue e dei vasi antichi, imbrattato con scritte il ponte
Artemisia Gentileschi appena riqualificato e si è verificato
un incendio al Vivi Bistrot. A Villa Ada invece un gruppo
di giovanissimi ha rotto e divelto alcune panchine, così
come nel Parco degli Acquedotti.
Qualche giorno fa, invece, a essere colpito è stato
nuovamente il Parco Loriedo, nel IV Municipio, con l’azione
di alcuni delinquenti che nella notte hanno devastato il chiosco
bar.
Ringrazio le forze dell’ordine, la vigilanza e le squadre
dei nostri operatori che - puntualmente - sostituiscono i
beni danneggiati e mettono in sicurezza le aree colpite. Verso
questi incivili tolleranza zero. Noi andiamo avanti e risponderemo
sempre con la forza della legalità.”
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