Distanziamento sociale e protezioni di sicurezza quasi inesistenti
in questa pazza estate |
7
luglio 2020 - Abbiamo dimenticato troppo presto i
sacrifici del lockdown e gli sforzi fatti da tutti per tornare
ad una pseudo normalità. Ormai vedere nelle strade
e negli esercizi commerciali persone senza mascherina o la
stessa portata in modo non corretto è diventata quasi
un’abitudine. Soprattutto negli stabilimenti balneari la sicurezza
è diventata un’utopia dove le protezioni sono quasi
inesistenti, mentre gli assembramenti di ragazzi e adulti
nei bar/ristoranti o sulle spiagge è diventata una
prassi, dove i tavolini non vengono igienizzati tra un cliente
e l’altro e le distanze tra un ombrellone/lettino e l’altro
non reggerebbero ad un controllo serio. I controlli, superfluo
scriverlo, sono del tutto inesistenti ma, figuratevi voi,
se i comuni si mettono contro gli imprenditori alle prese
con una crisi economica di dimensioni enormi. Il rilevamento
della temperatura agli accessi? Pura illusione. Frequente
veder venditori ambulanti che girano tra gli ombrelloni senza
precauzioni o con le mascherine abbassate. Nessun cartello
che inviti alla prudenza e al rispetto delle regole.
Ma in tutto questo, quello che risalta maggiormente, è
il comportamento delle persone che hanno
presto dimenticato le migliaia di morti che hanno colpito
il nostro paese e il resto del mondo. Questi comportamenti
trovano giustificazione nel “virus sta perdendo la sua
forza” o “il virus sta cambiando ed è meno
pericoloso” quando in realtà gli scienziati dicono
esattamente il contrario e la gente continua a morire. In
questo paese, da sempre, le regole valgono solo per gli altri
e non per noi e allora avanti con le feste di tante persone
e con la movida selvaggia.
In questa pazza estate abbiamo già dimenticato che
il subdolo virus è ancora in circolazione ed è
un dovere di tutti rispettare le regole per non bruciare i
sacrifici che abbiamo fatto ed evitare che arrivi in futuro
un nuovo lockdown.
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