Riapertura scuole – Cosa si sta facendo per rispettare il
distanziamento sociale e la sicurezza |
18
luglio 2020 - L’ufficio scolastico regionale per
il Lazio del MIUR ha inviato alle scuole alcuni suggerimenti
operativi per la riapertura delle scuole a settembre di cui
pubblichiamo un estratto. Non sono istruzioni vincolanti o
men che meno prevalenti sulle norme, vuole limitarsi a fornire
un’opportuna sintesi delle ultime indicazioni in tema di distanziamento
nelle aule, nonché indicazioni di massima che aiutino
ad organizzare la suddivisione degli spazi. Come noto tale
quadro è in continuo aggiornamento e anche tali suggerimenti
potrebbero non essere più adeguati in caso intervenga
una successiva normazione per il mutato quadro epidemiologico
da Covid19; mutamento dal quale potrebbero discendere vincoli
più stringenti in termini di sicurezza oppure un alleggerimento
degli stessi. La prima questione dirimente da affrontare è
come vadano intese le indicazioni sul distanziamento tra gli
studenti e tra essi e il personale scolastico, dalla primaria
sino alla secondaria di secondo grado. Nella zona banchi il
distanziamento deve essere minimo di un metro dalle rime buccali
degli studenti (distanza da bocca a bocca) dovrà essere
calcolato dalla posizione seduta al banco dello studente,
avendo pertanto riferimento alla situazione di staticità.
La distanza tra il docente e l’alunno nella “zona interattiva
della cattedra”, identificata tra la cattedra medesima e il
banco più prossimo ad essa deve esser di almeno 2 metri
lineari. Si noti che l’indicazione di considerare le condizioni
statiche è rilevante sull’impostazione del layout dell’aula,
ma non ha direttamente riflessi sull’uso delle mascherine.
Per esse, il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) specifica
la necessità del loro uso, riservandosi la possibilità
di rivedere tale prescrizione in ragione dell’andamento della
situazione epidemiologica. La “cattedra”, più opportunamente
sostituita da un tavolino, andrebbe quindi addossata alla
parete, e il docente potrà sedersi al suo fianco, così
da ridurre l’ “ingombro” totale. Applicando le regole sopra
descritte, è possibile determinare quanti banchi sia
possibile inserire in un’aula, in funzione delle dimensioni
della stessa. Il distanziamento interpersonale pone la necessità
di sfruttare al massimo e per intero lo spazio disponibile
al fine di garantire agli studenti la presenza a scuola (con
particolare riguardo per i bambini e ragazzi di più
tenera età), nonostante la minor capienza delle aule
per effetto del distanziamento.
A tal fine appare fondamentale, come primo passo, che ogni
scuola individui tutti gli spazi fruttuosamente utilizzabili
per la didattica, partendo ovviamente da quelli maggiormente
capienti, e prendendo in considerazione anche quelli che normalmente
non sono utilizzati come aule (si pensi alle palestre, laboratori,
mense, ecc.) o che non sono destinati alla didattica (aule
magne, ecc.). In tale operazione, è opportuno che si
ricorra alla destinazione ad uso aula delle palestre, che
probabilmente così facendo non potrebbero essere più
utilizzate per il fine originario, solo ove gli altri spazi
già disponibili alla scuola, o alle eventuali scuole
vicine più capienti, non siano sufficienti.
In
alcune scuole del nostro quartiere si sta già lavorando
per il rispetto di questi suggerimenti e per ogni altra modifica
alla sicurezza che i Dirigenti Scolastici riterranno opportuna.
Ad esempio, saranno recuperati spazi utilizzati da associazioni
o per scopi non inerenti la didattica. Si stanno inoltre approntando
nuovi cancelli di uscita/entrata negli istituti onde facilitare
le operazioni di ricongiunzione alunni/genitori. Verranno
rimossi dalle aule gli armadietti e qualsiasi altro non indispensabile
per la didattica. Dovranno arrivare per tempo i banchi monoposto
forniti dal MIUR che permetteranno una maggiore osservazione
del distanziamento sociale. Si stanno individuando nuovi spazi
nel quartiere dove poter far lezione in sicurezza (parrocchie,
etc). A questo riguardo ci permettiamo di suggerire al IV
Municipio l’utilizzo dei 2.000 mq dell’Artigianmercato di
Tiburtino III, locali non utilizzati ormai da decenni. Vi
terremo informati nei prossimi giorni in merito ad altri provvedimenti
che saranno messi in campo nelle scuole di Colli Aniene e
del Tiburtino. A tal proposito invitiamo i Dirigenti
Scolastici a tenere aggiornati gli organi di stampa locali
al fine di una collaborazione tra scuola e territorio per
far avere una informazione attendibile ai genitori dei ragazzi.
Tutto ancora in alto mare (suona bene per la stagione in corso)
per quanto riguarda scuole materne e nidi.
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