28
luglio 2020 - Più di un anno fa effettuammo
un sondaggio
per capire quanto fossero ancora forti i disagi nel quartiere
a causa del maxi impianto del depuratore Roma Est gestito
dalla società ACEA ATO 2. I risultati furono sorprendenti
perché solo il 5% dei partecipanti dichiararono
che le emissioni erano "nauseanti o insopportabili"
mentre l’86% si posizionò su “Forti emissioni solo
in determinati periodi”. Al che concludemmo che: “La
sensibilità al problema dipende soprattutto dalla distanza
del palazzo dove si abita dal Depuratore Roma Est. Possiamo
ormai ritenere che le modifiche apportate all’impianto e la
fascia arborea creata con il parco ACEA, anche se non hanno
risolto tutti i problemi, hanno limitato sensibilmente i disturbi
per chi non risiede proprio ai margini dell’impianto.
Quindi possiamo concludere che, secondo noi, non ci sono i
presupposti per una Class Action contro i gestori dell’impianto
ma, essendoci ancora cittadini che sono infastiditi dagli
olezzi provenienti dall’impianto, si può chiedere ad
ACEA ATO 2 di valutare altre modifiche per migliorare ulteriormente
la situazione. Ad esempio si può chiedere di diminuire
il traffico di autocisterne dirette al depuratore per sversare
i liquami.”
Oggi, grazie a diverse segnalazioni ricevute attraverso Facebook
e dai programmi di messaggistica, siamo costretti a rivalutare
il problema perché la situazione sembra apparentemente
peggiorata. Soprattutto si chiede di intervenire sui rumori
prodotti di notte all’interno del depuratore che non permettono
alle persone che vivono ai margini dell’impianto di poter
riposare con le finestre aperte. Il rumore sarebbe un specie
di sibilo proveniente da un motore che potrebbe essere facilmente
eliminabile attraverso protezioni adeguate. Le persone si
chiedono, inoltre, se siano state mai praticate misurazioni
da parte di ARPA o di altri enti adibiti al controllo delle
emissioni.
“È
necessario intervenire, - ci chiede un nostro lettore
L.M. - sia per la situazione miasmi che per quella dei
rumori in notturna. Se finora non sono state intraprese azioni
(e mi sembra molto strano sia così) è necessario
contattare l’ARPA LAZIO e la X ripartizione del Comune di
Roma. Comunque è preferibile muoversi tramite l’associazione
di quartiere, inutile andare avanti singolarmente. Qualcuno
ha più info sulla situazione attuale per quanto riguarda
contatti o esposti contro Acea?”
Non
abbiamo idea di come si stiano muovendo le associazioni di
quartiere ma quantomeno il problema è stato
riportato alla Commissaria del IV Municipio Roberta Della
Casa da parte del giornalista Federico Carabetta, la quale
si è espressa in questo modo: “In questo periodo
stanno arrivando numerose segnalazioni dai residenti di Colli
Aniene rispetto al famigerato depuratore Acea che insiste
sul quartiere. Posso rassicurare tutti: prendo l’impegno a
nome del Municipio, di occuparmi della problematica chiedendo
alla Società alcune importanti verifiche. Sarà
necessario un sopralluogo per effettuare un test fonometrico
ed accertare l’origine dei fastidiosi rumori che ultimamente
sembrano peggiorati. Non finisce qui, ho attenzionato alla
Polizia Locale l’accesso all’impianto di mezzi provenienti
da fuori provincia e la verifica che l’attività dell’impianto
sia conforme alle norme di legge soprattutto per scongiurare
il trattamento di rifiuti speciali.”.
Visto
che il problema permane, ci piacerebbe conoscere
le risposte che la Società di gestione ha dato alla
Commissaria del IV Municipio.