22
agosto 2020 - Mentre in Germania sono già
più di cento le scuole chiuse per contagi da coronavirus,
sono disponibili da ieri le “Indicazioni operative per la
gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole italiane
e nei servizi educativi dell’infanzia”. Il Ministero dell’Istruzione
ha partecipato alla stesura del documento messo a punto insieme
all’Istituto Superiore di Sanità, al Ministero della
Salute, all’INAIL, alla Fondazione Bruno Kessler, alla Regione
Veneto e alla Regione Emilia-Romagna. Il documento, che costituisce
un supporto operativo chiaro per le scuole e le famiglie,
è un tassello importante e rappresenta l’inizio di
una sempre più stretta collaborazione tra Scuola e
Sanità, con il supporto di tutte le Istituzioni coinvolte,
fondamentale per la ripresa delle attività in presenza.
Vi
forniamo un estratto, invitandovi fin da ora a leggere il
documento
completo sul sito del MIUR .
La
riapertura della scuola attualmente prevista nel mese di settembre
2020 pone dal punto di vista epidemiologico un possibile aumento
del rischio della circolazione del virus nella comunità.
La questione centrale delle decisioni di riapertura scolastica
non è se le scuole debbano riaprire o meno, ma piuttosto
come procedere con una riapertura scolastica più sicura
attraverso la comprensione e la consapevolezza dei rischi
per la salute pubblica, non solo sui bambini, sul personale
scolastico e sui loro contatti sociali immediati, ma anche
su un aumento della trasmissione a livello di virus comunitari.
Per controllare/mitigare questa possibilità sono state
già considerate alcune misure di prevenzione in documenti
formali e in documenti tecnici del Comitato Tecnico Scientifico
(CTS) inviati al Ministro dell’Istruzione (CTS, 28 maggio
2020; CTS, 22 giugno e successive specificazioni) che forniscono
le indicazioni per la riapertura della scuola e dei servizi
educativi dell’infanzia, in linea con la situazione epidemiologica
e con le conoscenze scientifiche finora disponibili.
Va sottolineato che tutte queste misure possono ridurre il
rischio di trasmissione in ambito scolastico, ma non possono
azzerarlo. Pertanto, in una prospettiva di probabile circolazione
del virus a settembre, è necessario sviluppare una
strategia nazionale di risposta a eventuali casi sospetti
e confermati che ci si aspetta possano avvenire in ambito
scolastico o che abbiano ripercussioni su di esso. Anche la
strategia di risposta a eventuali casi e focolai in ambito
scolastico sarà strettamente correlata alla situazione
epidemiologica. Le attuali strategie di contenimento sono
basate sulle conoscenze scientifiche disponibili.
Risposta
a eventuali casi e focolai da COVID-19
2.1
Gli scenari
Vengono qui presentati gli scenari più frequenti per
eventuale comparsa di casi e focolai da COVID-19. Uno schema
riassuntivo è in Allegato 1.
2.1.1 Nel caso in cui un alunno presenti un aumento
della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un
sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico
•
L’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno
sintomatico deve avvisare il referente scolastico per COVID-19.
• Il referente scolastico per COVID-19 o altro componente
del personale scolastico deve telefonare immediatamente ai
genitori/tutore legale.
• Ospitare l’alunno in una stanza dedicata o in un’area di
isolamento.
• Procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea,
da parte del personale scolastico individuato, mediante l’uso
di termometri che non prevedono il contatto.
• Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia
di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori
di rischio per una forma severa di COVID-19 come, ad esempio,
malattie croniche preesistenti (Nipunie Rajapakse et al.,
2020; Götzinger F at al 2020) e che dovrà mantenere,
ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro
e la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà
affidato a un genitore/tutore legale.
• Far indossare una mascherina chirurgica all’alunno se ha
un’età superiore ai 6 anni e se la tollera.
• Dovrà essere dotato di mascherina chirurgica chiunque
entri in contatto con il caso sospetto, compresi i genitori
o i tutori legali che si recano in Istituto per condurlo presso
la propria abitazione.
• Fare rispettare, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria
(tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di
carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno
essere riposti dallo stesso alunno, se possibile, ponendoli
dentro un sacchetto chiuso.
• Pulire e disinfettare le superfici della stanza o area di
isolamento dopo che l’alunno sintomatico è tornato
a casa.
• I genitori devono contattare il PLS/MMG per la valutazione
clinica (triage telefonico) del caso.
• Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente
il test diagnostico e lo comunica al DdP.
• Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del
test diagnostico.
• Il Dipartimento di prevenzione si attiva per l'approfondimento
dell'indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
• Se il test è positivo, si notifica il caso e si avvia
la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria
della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per
il rientro in comunità bisognerà attendere la
guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi).
La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione
di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi
i tamponi risulteranno negativi la persona potrà definirsi
guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento. Il referente
scolastico COVID-19 deve fornire al Dipartimento di prevenzione
l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti
del caso confermato che sono stati a contatto nelle 48 ore
precedenti l’insorgenza dei sintomi. I contatti stretti individuati
dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività
di contact tracing, saranno posti in quarantena per 14 giorni
dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il
DdP deciderà la strategia più adatta circa eventuali
screening al personale scolastico e agli alunni.
• Se il tampone naso-oro faringeo è negativo, in paziente
sospetto per infezione da SARS-CoV-2, a giudizio del pediatra
o medico curante, si ripete il test a distanza di 2-3 gg.
Il soggetto deve comunque restare a casa fino a guarigione
clinica e a conferma negativa del secondo test.
• In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19 (tampone
negativo), il soggetto rimarrà a casa fino a guarigione
clinica seguendo le indicazioni del PLS/MMG che redigerà
una attestazione che il bambino/studente può rientrare
scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico
e di prevenzione per COVID-19 di cui sopra e come disposto
da documenti nazionali e regionali.
2.1.2
Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura
corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile
con COVID-19, presso il proprio domicilio
•
L'alunno deve restare a casa.
• I genitori devono informare il PLS/MMG
• I genitori dello studente devono comunicare l’assenza scolastica
per motivi di salute.
• Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente
il test diagnostico e lo comunica al DdP.
• Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del
test diagnostico.
• Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento
dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
• Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede
come indicato al paragrafo 2.1.1
2.1.3
Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento
della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un
sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico
•
Assicurarsi che l’operatore scolastico indossi, come già
previsto, una mascherina chirurgica; invitare e ad allontanarsi
dalla struttura, rientrando al proprio domicilio e contattando
il proprio MMG per la valutazione clinica necessaria. Il Medico
curante valuterà l’eventuale prescrizione del test
diagnostico.
• Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente
il test diagnostico e lo comunica al DdP.
• Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del
test diagnostico.
• Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento
dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.
• Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del
test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1
• In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il
MMG redigerà una attestazione che l’operatore può
rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso
diagnostico-terapeutico e di
prevenzione per COVID-19 di cui al punto precedente e come
disposto da documenti nazionali e regionali.
• Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità
nell’esecuzione dei test diagnostici.
2.1.4
Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento
della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o un
sintomo compatibile con COVID-19, al proprio domicilio
• L’operatore deve restare a casa.
• Informare il MMG
• Comunicare l’assenza dal lavoro per motivi di salute, con
certificato medico.
• Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente
il test diagnostico e lo comunica al DdP.
• Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico.
• Il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica
e le procedure conseguenti.
• Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede
come indicato al paragrafo 2.1.1
• In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il
MMG redigerà una attestazione che l’operatore può
rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso
diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui
al punto precedente e come disposto da documenti nazionali
e regionali.
• Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità
nell’esecuzione dei test diagnostici.
2.1.5
Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe
•
Il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al
DdP se si verifica un numero elevato di assenze improvvise
di studenti in una classe (es. 40%; il valore deve tenere
conto anche della situazione delle altre classi) o di insegnanti.
• Il DdP effettuerà un’indagine epidemiologica per
valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere,
tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola
o di focolai di COVID-19 nella comunità.
Quello
riportato è solo un estratto. Prima
di attivare qualsiasi procedura consultare il documento sul
sito del MIUR