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settembre 2020 - Questa volta la pausa è stata
breve. Dopo pochi mesi dal successo letterario del romanzo
storico “Fuga oltre le colonne d’Ercole”, Antonio
Barcella presenta il suo ultimo lavoro: “Là
dove il fiume volge verso il mare”. Con questo libro
l’autore torna alle sue origini letterarie ossia alla narrazione
di vicende di personaggi e ambientazione in parte reali ispirati
ad esperienze di vita vissuta. Un romanzo breve, da poter
leggere in poche ore ma ricco di spunti e riflessioni. Le
vicende di Marzia, Marco, Sauro, Deborah, Riccardo, Francesco
e altri possono essere le storie del ragazzo della porta accanto
e il lettore riconoscerà in loro i comportamenti che
tutti noi abbiamo vissuto alla loro età.
Che cosa hanno in comune la finale di un mondiale di calcio
e una partita giocata contemporaneamente su un piccolo campo
di periferia? Era l’anno dei mondiali, quelli del 1982, terminati
con il successo della squadra italiana nello stadio Bernabeu.
Entrambe le partite finiranno con la voce di Nando Martellini
che rimbomba tra i palazzoni di Roma: “Campioni del mondo!
Campioni del mondo! Campioni del mondo!”. Nella narrazione
prevalgono il senso di inquietudine di un gruppo di ragazzi,
l’ombra della tragedia e la storia d’amore tra Marco e Marzia
che si inseguono apparentemente senza raggiungersi mai.
Dopo “Tre nel sessantotto”, pubblicato nel
2004, "La collera del cielo", pubblicato
nel 2006, “Il canto del Male” edito nel 2007,
“Il quinto evangelista” del 2008 e l’ultimo
libro “Fuga oltre le colonne d’Ercole” del
2019, Antonio Barcella annuncia il suo nuovo libro “Là
dove il fiume volge verso il mare”. Anche questo
libro, come i precedenti, si distingue per la scorrevolezza
del testo e la storia coinvolgente che avvince il lettore
fino all’ultima pagina.
Il
libro è disponibile su Amazon sia in formato
ebook Kindle che in formato
cartaceo.
Abbiamo
posto alcune domande all’autore.
Dopo
una lunga pausa durata oltre dieci anni, in pochi mesi ha
consegnato ai lettori due nuovi libri: “Fuga oltre le colonne
d’Ercole” e “Là dove il fiume volge verso il mare”.
Perché questa lunga pausa?
Dopo
i primi quattro libri mi sono dedicato ad altre forme di comunicazione
come il giornalismo locale. Nel frattempo stavo lavorando
al romanzo storico “Fuga oltre le colonne d’Ercole” che ha
richiesto una ricerca accurata e diverse revisioni prima di
essere consegnato all’editore. Un libro che era partito molto
bene e aveva trovato l’accoglienza positiva dei lettori ma
è stato poi penalizzato dal lockdown per la pandemia
che ne ha bloccato le presentazioni. Lo stesso lockdown che
mi ha fornito tanto tempo per riprendere e completare il romanzo
“Là dove il fiume volge verso il mare”.
Come
ha scelto questo titolo accattivante ed efficace in grado
di attirare l’attenzione dei lettori?
Troverete
questa frase nell’epilogo del libro e non posso svelarvi troppo
di quello che accade. È di fatto un riferimento al
luogo dove la storia trova il suo finale ossia dove il fiume
Tevere fa la sua ultima curva nella nostra città prima
di dirigersi prepotentemente verso il mare.