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ottobre 2020 - Anche Legambiente Lazio interviene
nell’assurda vicenda di fermare la raccolta rifiuti porta
a porta a Colli Aniene. Lo fa con un comunicato che ribadisce
il pensiero della gran parte dei cittadini di questo territorio.
Un ritorno al passato, senza dare uno sguardo al futuro, che
porterà solo degrado nelle nostre strade.
Ecco il testo del Comunicato di Legambiente Lazio:
“A
Colli Aniene, quartiere nella zona est di Roma tra la Via
Tiburtina e l’A24 nel IV Municipio, si torna incredibilmente
ai cassonetti stradali! Colli Aniene è stato uno dei
primissimi quartieri della capitale dove fu inaugurato il
Porta a Porta, era il 2007 e lì, con il cambio di modello
virtuoso di allora, la percentuale di differenziata passò
dal 17% al 63%, ma da oggi, come già annunciato tra
le polemiche a maggio scorso dal Campidoglio, e come indicato
ora ai cittadini residenti, tornano i cassonetti e addio al
primo porta a porta di Roma.”
“Così,
a Roma, torniamo indietro di 13 anni in un colpo solo, da
un lato si discute di una nuova Malagrotta, dall'altro la
Capitale rinuncia come se niente fosse a una delle prime,
riuscitissime, raccolte porta a porta: impossibile fare di
peggio nella gestione dei rifiuti. Se la raccolta domiciliare
non funziona a dovere, bisogna lavorare per farla funzionare,
invece a Roma arriva anche questa ulteriore, sciagurata decisione.
Quello che sta avvenendo è inverosimile se pensiamo
a quanto, in Campidoglio, ci si sia riempita la bocca negli
ultimi anni di politiche rifiuti zero, obiettivi oltre il
70% di differenziata e promozione dell’economia circolare;
invece qui siamo all’anno zero nella gestione dei rifiuti,
la percentuale di differenziata è paralizzata intorno
al 45% e invece dei nuovi impianti per l’economia circolare
come i biodigestori anaerobici, si parla solo di una nuova
discarica a Malagrotta. Grazie a quanto fatto da questa amministrazione
sui rifiuti, invece di una ripartenza sostenibile e una riconversione
ecologica dell’economia, sprofondiamo indietro di 13 anni”.