13
novembre 2020 - In un commento su un post Facebook
pubblicato ieri sera dalla sindaca di Roma Virginia Raggi,
riguardante l’inciviltà di una persona che all’Esquilino
ha gettato un divano in un cassonetto, un residente di Colli
Aniene ha rivolto un appello alla prima cittadina condiviso
dalla maggior parte del quartiere: “Virginia Raggi, non
si dimentichi di Colli Aniene, è inaccettabile che
mentre ovunque si passa alla raccolta porta a porta, noi dopo
13 anni siamo tornati indietro con i cassonetti in strada”.
La risposta della sindaca non si è fatta attendere
ma ha lasciato perplessi molti di noi perché proprio
da questa risposta si evince quanto la Raggi sia poco informata
su questo argomento o qualcuno le passa informazioni errate
in merito: “… sono a conoscenza. Purtroppo l'ASL ha segnalato
ripetutamente la violazione delle condizioni di sicurezza
sul lavoro per gli operatori che dovevano scarrellare i cassoni
per le lunghe rampe condominiali e a volte anche per le scale.
Con l'assessore a Ziantoni e con Ama stiamo studiando delle
situazioni che possano ripristinare il porta a porta senza
recare danno alla salute degli operatori”
A questo punto proviamo noi ad informare la sindaca
sperando che in qualche modo gli arrivi il messaggio. Colli
Aniene è un quartiere progettato con gran parte degli
edifici dotati di stanzini per i rifiuti oltretutto arieggiati
attraverso grate che per 13 anni hanno ospitato i bidoncini
della raccolta porta a porta. La maggior parte di questi stanzini
adibiti ai rifiuti affacciano direttamente su strada e non
hanno alcun impedimento per la movimentazione dei bidoncini.
Infatti i rapporti della ASL relativi ad uno scartellamento
per una lunga distanza e con la presenza di alcuni scalini
si limitano soltanto a 4-5 edifici sui quali si poteva affrontare
la situazione con soluzioni in spazi esterni (gabbie). Ma
la disinformazione fatta attraverso filmati, relativi solo
ad alcune palazzine, pubblicati sui gruppi Facebook da alcuni
operatori dell’AMA, seguiti dalle denunce fatte dai lavoratori
alla ASL, hanno fornito l’opportunità a chi amministra
la municipalizzata di cancellare il servizio di raccolta Porta
a Porta in tutto il quartiere senza affrontare i problemi
segnalati dagli Ispettori Sanitari. Infatti, la ASL non ha
diffidato all’esecuzione del PaP nel nostro quartiere bensì
ad una migliore organizzazione del lavoro atta a tutelare
la salute dei lavoratori. Invece qualcuno ha pensato bene
di trasformare questi rilievi in una opportunità per
fare cassa. Infatti passare da una raccolta di tipo PAP ad
una stradale si trasforma per l’AMA in un grosso vantaggio
in termini di costi. Tutto questo a discapito dei residenti
per via dell’inefficienza del metodo di raccolta adottato.
Un cambiamento che è stato imposto ai cittadini
senza alcun tipo di confronto con il quartiere, perché
arrivare ad una trattativa avrebbe smascherato chi aveva già
deciso e non voleva ostacoli. Un progetto che ha subito evidenziato
grossi problemi per via di alcune vie che non sono raggiungibili
dai grossi automezzi adibiti allo svuotamento dei cassonetti.
E allora la brillante idea dell’AMA è stata quella
di posizionare i contenitori stradali a centinaia di metri
da alcune palazzine, per di più abitate da persone
anziane che faticano a percorrere una distanza di quel genere
magari con tre o quattro sacchetti in mano. Strade
sporche, rovistaggio, minidiscariche, cattivi odori, cassonetti
insufficienti sono solo alcuni dei primi disagi accusati
dai cittadini mentre c’è già chi viene a Colli
Aniene per smaltire i propri carichi di rifiuti nei maxi contenitori
stradali (pendolarismo dei rifiuti). Per
non parlare poi dei contenitori scelti a risparmio che non
hanno neppure la pedaliera per aprire gli sportelli che un
tempo permettevano di non usare le mani per depositare i rifiuti
o feritoie troppo piccole per inserire i sacchetti pieni di
rifiuti. Una vera idea ingegnosa che in tempo di pandemia
aiuterà a diffondere ulteriormente il virus.
Cara sindaca, quando le sue condizioni di salute glielo permetteranno,
venga a parlare con i cittadini di Colli Aniene e riceverà
“vere informazioni” sul servizio di raccolta
di rifiuti nel quartiere perché temiamo che la disinformazione
che hanno fatto nei suoi confronti non le permetterà
di prendere in esame le decisioni più giuste per questo
quartiere.
Vogliamo
anche pubblicare alcuni altri commenti alle parole della sindaca
che in parte confermano quanto abbiamo già esposto.
Alessandra P.:
“Cara Sindaca Virginia Raggi, siamo felici di apprendere
che è a conoscenza della situazione di Colli Aniene
perché il suo silenzio agli appelli delle realtà
sociali del territorio è stato davvero assordante.
Ad ogni modo, la ASL non ha diffidato all’esecuzione del PaP
nel nostro quartiere bensì ad una migliore organizzazione
dei turni di lavoro per tutelare la salute dei lavoratori
- a cui, da concittadini, teniamo moltissimo; ma teniamo anche
alla nostra, se si considera che il quadrante est della città
è infestato dai roghi tossici. Inoltre l’assetto urbanistico
cui fa riferimento non è propriamente quello di Colli
Aniene: solo 5 sui 45 condomini interessati dallo smantellamento
del PaP presenta problemi strutturali, peraltro superabili
con facilità. Noi di Colli Aniene siamo cittadini attivi,
ci impegniamo autonomamente per la cura del verde e ci siamo
impegnati ormai 13 anni fa ad adeguare i nostri locali condominiali
per il PaP. Aspettiamo con ansia il seguito agli impegni assunti
il 14 ottobre in commissione ambiente e che lei qui ribadisce,
ovvero un rapido ripristino del PaP. Intanto continueremo
a farci sentire, perché è ingiusto far calare
il sipario su un fatto così grave: la negazione di
un’eccellente sperimentazione - ormai a regime da 13 anni
- di un sistema di raccolta pulito ed intelligente.”
Comitato
di lotta No Cassonetti Stradali - Colli Aniene:
“Cara Sindaca Virginia Raggi, come già scritto
dai cittadini del nostro quartiere, aspettiamo un impegno
concreto sulla vicenda del PaP anche alla luce di quanto emerso
nei tavoli istituzionali degli scorsi mesi (commissione ambiente,
tavolo con gli amministratori condominiali). La situazione
nel quartiere è ormai ingestibile tra postazioni stradali
poco consone in termini di posizionamento (parliamo di distanze
di oltre 500 m dai condomìni in una zona residenziale
abitata da molti anziani), raccolta non effettuata da varie
settimane, ripresa quasi quotidiana dei roghi tossici lungo
il perimetro del quartiere. Per non parlare del pendolarismo
dei rifiuti, considerando la zona di passaggio in cui Colli
Aniene si trova, che ha sancito definitivamente l’addio all’indifferenziata
e ha aperto la strada a conferimenti illeciti: non sono rari
i casi di camioncini che versano rifiuti edili e mobili presso
i cassonetti stradali. Questo dopo 13 anni di porta a porta
che hanno responsabilizzato la cittadinanza, chiamata anche
ad aggravi economici: spese per il riassetto dei locali condominiali
(che, a differenza da quanto emerge dal suo commento, sono
ben predisposti per il PaP), una TARI onerosa - impegni che
però i cittadini hanno assunto di buon grado, proprio
per l’elevato grado di soddisfazione verso il servizio! La
invitiamo a condividere il lavoro che sta facendo con l’Assessore
Katia Ziantoni e AMA con i cittadini e le realtà sociali
di Colli Aniene, per scongiurare quanto accaduto in precedenza.
Troverà in noi piena disponibilità e collaborazione
se coinvolgerà davvero la cittadinanza in un percorso
partecipativo, purché abbia come premessa il ripristino
del PaP.”