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dicembre 2020 - Il Cashback è una delle iniziative
del Piano Italia Cashless previste dalla Legge di Bilancio
2020 e dal Decreto 24 novembre 2020, n. 156 emesso dal Ministro
dell’Economia e delle Finanze.
Il Cashback offre la possibilità di ottenere un rimborso
in denaro in base agli acquisti effettuati, entro un certo
periodo e a titolo privato, con strumenti di pagamento elettronici.
Il “Cashback” si applica solo agli acquisti realizzati tramite
dispositivi fisici presso gli Esercenti che partecipano al
Programma sul territorio nazionale.
Da
almeno due giorni molti italiani tentano di inserire i propri
dati personali tramite l’app IO ma ottengono
soltanto errori “temporanei” e inviti a riprovare. Quando
va bene si riesce ad arrivare all’addebito fittizio di 2 centesimi
e poi si resta a guardare una ruota che continua a girare
all’infinito senza concludere nulla. Crediamo che gli italiani
abbiano altro da fare che perdere ore preziose intorno a un
programma che sembra più un passatempo che una cosa
seria.
È
dall’inizio del 2020 che sentiamo parlare di questo strumento
e del suo “imminente avvio” più volte rimandato. Poi
è finalmente arrivata una data precisa, l’8 dicembre,
ma non tutto è andato per il verso giusto e milioni
di utenti sono in attesa di caricare i propri dati su una
piattaforma che continua a negare le transazioni. Quello che
è accaduto si può facilmente ricostruire. Sul
banco degli imputati sale sicuramente l’analisi del progetto
che non ha tenuto conto del dimensionamento dei sistemi a
fronte di miliardi di transazioni. Una cosa non semplice da
realizzare quando si trattano volumi di utenza come quelli
di un intero stato ma nel passato sono stati rilasciati progetti
molto più complessi come l’introduzione dell’Euro o
il cosiddetto Anno 2000 senza provocare traumi all’utenza.
Da
fonti giornalistiche apprendiamo che il presidente del consiglio
Giuseppe Conte, per quanto accaduto, sarebbe fortemente irritato
verso PagoPa, la società controllata da Palazzo Chigi
che gestisce il programma. Al di là delle scuse per
i disagi e delle dichiarazioni pubbliche che parlano di numeri
record, qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità
dei disservizi e risarcire gli italiani per l’ennesima brutta
figura fatta a livello internazionale.