5
gennaio 2021 - Il prossimo 27 gennaio è una
ricorrenza importante per il Casale della Cervelletta e per
il parco omonimo: sono trascorsi venti anni dall’acquisizione
al Patrimonio di Roma. Un evento che ebbe un significato particolare
per questo territorio, strappato alla speculazione edilizia
e commerciale attraverso azioni di iniziativa popolare che
convinsero l’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli a firmare
l’acquisizione del Casale e delle sue terre al patrimonio
comunale, avvenuto attraverso permute immobiliari con la Tirrena
Spa. Permute importanti costituite dalla contropartita di
costosi appartamenti del centro storico della capitale di
proprietà comunale che finirono in mani private. Fin
qui tutto bene, ma dopo di allora questo bene pubblico finì
nel dimenticatoio e, a distanza di due decenni, non è
ancora previsto un qualsiasi piano di utilizzo del Casale
Storico. Le Istituzioni, dal quel 2001, hanno omesso dalla
propria azione amministrativa la tutela del patrimonio storico
(art.
9 della Costituzione); per incuria, pressapochismo, cialtronismo.
La scelta politica è stata la delega al volontariato,
che servì da alibi per non intervenire su una costosa
manutenzione che era richiesta dallo stato di degrado del
manufatto storico. Il risultato di questa mala-gestione è
che a tanti anni dall’acquisizione pubblica del Casale della
Cervelletta non c’è ancora nessun progetto sul suo
impiego o, meglio ancora, il Comune di Roma “non sa che cosa
farsene!”.
La
speranza di chi vive in questo territorio è che il
Campidoglio, prima o poi, si renda conto di quale prezioso
bene pubblico abbia in mano ed inizi a lavorare seriamente
per rispettarlo, tutelarlo ed utilizzarlo esclusivamente per
gli stessi fini che promossero la sua acquisizione. Non dimentichiamolo:
il Campidoglio, per la tenuta della Cervelletta, cedette immobili
produttivi di reddito, nel centro di Roma, e concesse altri
benefici al cedente. E per farne cosa? (…per ora non c’è
alcuna risposta a questa domanda)
La
nostra proposta è che si avvii l’iter di un concorso
pubblico di idee per la restituzione del casale alla comunità
di questo territorio. Vedrete che le idee non mancheranno:
sede universitaria, museo, ospedale, centro di studi ambientali
e naturalistici, centro di ricerca scientifica o sociologica
(non dimentichiamo che proprio qui si studiò come fronteggiare
la malaria e l’avvio delle prime scuole contadine).
Storia - La lotta per la Cervelletta nasce
negli anni ’80, nel quartiere Colli Aniene che era ancora
in costruzione.
L’allarme per il destino dell’antico borgo della Cervelletta
fu giustificato anche da ipotesi di trasformazione del “castello”
e dell’area agricola circostante in albergo e residenze di
lusso.
Nel tempo l’impegno dei cittadini e il loro associazionismo
di scopo (Circolo “La Torre” , il Comitato per il “Parco della
Cervelletta”, “Insieme per l’Aniene”), è stato continuo
e articolato coinvolgendo il mondo della cultura, le Istituzioni,
forze politiche e sociali.
Il
patrimonio comune della Cervelletta è il frutto di
una straordinaria mobilitazione civile che ha attraversato
gli ultimi trenta anni ha ottenuto importanti risultati:
La tenuta della Cervelletta si compone di un casale del XVI
secolo e del suo borgo rurale, posto tra il quartiere Colli
Aniene e Tor Sapienza. Un frammento della memoria storica
di Roma che ha resistito fino ai nostri giorni . La struttura,
fra le pochissime ormai rimaste in Regione, si compone di
una torre medievale (XII secolo) alta 27 metri e di un casale
gentilizio.
Tenuta
della Cervelletta (Superficie ettari 259,03)
Proprietà
storiche :