19
gennaio 2021 - Lo scontro tra Ama e gli abitanti
di Colli Aniene ha ormai un vincitore “il danneggiamento
dell’ambiente” derivato dall’arroganza del potere che
impone le sue scelte senza coinvolgere i cittadini. Tutto
questo accade con l’aiuto della pandemia, che argina le proteste
del territorio, e supportata dalla debolezza dell’amministrazione
capitolina e della neo assessora Katia Ziantoni che sembra
sia stata nominata come agnello sacrificale sull’altare di
AMA. Le famiglie del quartiere hanno chiesto inutilmente il
ripristino della raccolta porta a porta (PAP), che dopo 13
anni è stata interrotta da AMA in seguito all’esposto
all’Asl da parte di operatori della municipalizzata per problemi
di salute legati al trasporto dei cassonetti. L’azienda capitolina,
anziché risolvere le criticità di soli 5 edifici,
ha sostituito la raccolta PAP, che negli anni è sempre
stata portata ad esempio dalle varie amministrazioni, sostituendola
con quella stradale. E tutto questo nonostante l’intervento
dell’assessore ai rifiuti di Roma Capitale, Katia Ziantoni,
che ad ottobre in una lettera indirizzata all’Ad di Ama Stefano
Zaghis, intimava il ripristino del porta a porta, e alla Commissione
Ambiente che si era espressa in modo unanime in maniera contraria
alla cessazione del servizio porta a porta.
La
storia – Dopo la protesta degli abitanti del quartiere
riunitisi nel Comitato di Lotta no cassonetti, a metà
novembre è apparso uno spiraglio di luce al termine
del tavolo operativo online convocato dall’assessore Ziantoni
alla presenza di Zaghis, il Dipartimento Ambiente di competenza,
due amministratori condominiali ed il rappresentante del Comitato
di quartiere Colli Aniene Bene Comune. L’Ad avrebbe mostrato
un atteggiamento molto più aperto rispetto alle volte
precedenti, parlando di un ritorno del PAP, previa soluzione
delle situazioni di criticità precisando che i bidoncini,
precedentemente esistenti, andavano comunque rimossi in quanto
non conformi allo standard attuale. Presa dall’entusiasmo,
l’assessora Ziantoni ha confermato il ritorno al PAP con soluzioni
mirate ed ha dato la sua disponibilità ad esaminare
e individuare i possibili adeguamenti negli stabili più
critici.
A fine novembre infatti, l’Ad Zaghis ha effettuato un sopralluogo
insieme alla Ziantoni e quattro amministratori di condominio
in cinque zone critiche del quartiere, promettendo che entro
due settimane avrebbe fatto pervenire un progetto di modifica
per ripristinare il servizio. Ma mentre l’A.D. gettava fumo
negli occhi dei residenti di Colli Aniene, l’Ama operava nel
quartiere per rendere definitiva la raccolta stradale, rimuovendo
tutti i bidoncini e identificando con strisce gialle il posizionamento
dei maxi contenitori. In questo frangente è scomparsa
del tutto l’assessora Katia Ziantoni e la Commissione Ambiente
che hanno cambiato il loro atteggiamento facendo calare il
loro silenzio su AMA e sul suo contestato progetto. Nessuno
si è preoccupato di ascoltare i cittadini di Colli
Aniene che attraverso una petizione promossa dall’Associazione
Vivere a Colli Aniene e sostenuta da altre associazioni territoriali,
ha raccolto circa 1200 firme.
Tutto
quello che sta accadendo su questo territorio, oltre che dal
virus in circolazione, è aiutato dalla “democrazia
sospesa” del IV Municipio e dai mancati pronunciamenti di
chi è stata sfiduciata dall’intero Consiglio Municipale
ma è rimasta sulla propria poltrona a portare avanti
la cosiddetta “ordinaria amministrazione”.