30
gennaio 2021 - Dopo una lunga pausa, dovuta all’incerta
situazione della pandemia in atto che limita molto le attività
culturali e sociali, l’Associazione Culturale Vivere a Colli
Aniene promuove il nuovo Concorso
Letterario Caterina Martinelli - 8° edizione. La data
di scadenza per l’invio dei lavori è il 30
Giugno 2021 e, chi ci conosce, sa bene che non è
nostra consuetudine prorogare tale data. La Giuria, in via
di completamento, sarà presieduta dalla Dr.ssa Katia
Barcella laureata in Lettere Moderne e Storia Contemporanea
presso l’Università Roma 3 e insignita della Laurea
ad Honorem dell’Università Popolare Michele Testa.
Il concorso si articola nelle seguenti sezioni:
Sezione
A: racconto, favola o saggio a tema libero, edito
o inedito, in lingua italiana.
Sezione B: poesia a tema libero, edita o
inedita, in lingua italiana o in dialetto.
Sezione C: libro edito o inedito (narrativa,
romanzo, favole, raccolta di poesie), in lingua italiana.
Per
quanto riguarda tutte le informazioni relative alla spedizione
del materiale, alla quota di iscrizione, alla imitazione della
lunghezza dei testi siete invitati a leggere bene il Regolamento
del Concorso.
La
giuria individuerà dieci finalisti per ognuna delle
tre sezioni. Tra i finalisti, verranno scelti i primi tre
classificati di ogni sezione. La giuria potrà altresì
attribuire premi speciali per opere di particolare interesse
sociale o culturale. Gli autori classificati ai primi tre
posti e quelli che si aggiudicheranno i premi speciali riceveranno
una coppa o una targa e un diploma personalizzato. Tutti gli
altri finalisti riceveranno una medaglia ricordo e un diploma
personalizzato. L’operato ed il giudizio della Giuria sono
insindacabili.
Se le disposizioni governative in materia di pandemia lo consentiranno,
la premiazione avrà luogo a Roma, nel quartiere di
Colli Aniene sabato 23 ottobre 2021.
“Vivere
a Colli Aniene” è un’associazione culturale
senza scopo di lucro regolarmente registrata presso l’Agenzia
delle Entrate. Attraverso il volontariato intende promuovere
e diffondere la cultura con particolare riferimento al territorio,
alla solidarietà, al sociale ispirandosi ai valori
morali e religiosi.
L’Associazione si propone tra l’altro di:
• contribuire alla tutela e alla valorizzazione del territorio
del quartiere ove essa ha sede
• contribuire alla promozione di manifestazioni e spettacoli,
concorsi e conferenze, convegni e dibattiti, scambi artistici
nazionali ed internazionali
• promuovere tutte le altre iniziative che siano ritenute
idonee al raggiungimento dello scopo sociale e culturale,
in particolare quelle utili e necessarie per la salvaguardia
della salute pubblica, per il miglioramento della sicurezza,
per la cura del verde pubblico e, in genere, per il potenziamento
di tutti i servizi di pubblica utilità
• curare l’informazione locale e la cultura attraverso il
sito internet www.collianiene.org
e il gruppo Facebook
Colli Aniene Quartiere
Regolamento
completo dell’8° Concorso Letterario Caterina Martinelli
Chi
era Caterina Martinelli ? - Una eroina, una popolana,
una mamma o semplicemente una persona speciale alla quale
l’Associazione Vivere a Colli Aniene ha dedicato un premio
letterario che ha assunto una crescente importanza a livello
nazionale. Nei nostri articoli del passato, spesso, abbiamo
fatto riferimento alla storia di questa donna che ha perso
la propria vita proprio nel nostro territorio durante una
guerra che oggi ci appare lontana. Per chi non la conoscesse
ancora, riportiamo di nuovo l’episodio in cui perse la vita
cercando di inquadrare il periodo storico che portò
fame, violenza, sacrifici umani in nome di una guerra che
non trova ancora alcuna giustificazione.
Durante
i primi giorni di aprile del 1944, dopo il catastrofico e
lungo inverno, le condizioni alimentari si fecero intollerabili
portando allo stremo la popolazione romana. La criticità
maggiore si verificò nel settore del pane, peggiorando
in modo drammatico con l’avvicinarsi del fronte. A ridosso
dei primi giorni di maggio, a causa dei disordini creati dal
conflitto e le notevoli difficoltà di collegamento
che rendeva i trasporti estremamente complessi, la distribuzione
ufficiale di alimenti subì un’ulteriore diminuzione
anche perché, nella confusione generale, qualcuno ne
approfittò facendo circolare carte false per il pane
e vendendo di contrabbando ingenti quantitativi di farina
destinati alla distribuzione ufficiale. Protagoniste di un
così oscuro periodo sono le donne che da sole, con
ogni mezzo, con l’astuzia o la violenza, tentarono di sopravvivere
alle miserie della guerra. È così che avvennero
i primi assalti ai forni, destinati a diventare sempre più
frequenti. Al Tiburtino III alcune donne provarono a penetrare
all’interno di un deposito di granaglie. Un milite della Pai,
preso dal panico, sparò con la sua arma colpendo Caterina
Martinelli che teneva in braccio la più piccola di
sette figli, ancora lattante, e aveva una grossa pagnotta
stretta al petto. Il luogo dell' uccisione diventò
subito meta di pellegrinaggio, un cartello recitava: "Qui
i fascisti hanno ammazzato Caterina Martinelli, una madre
che non poteva sentir piangere dalla fame, tutti insieme,
i suoi figli". Parole che furono riportate sulla
lapide che ancora oggi ricorda il sacrificio di una delle
tante mamme caduta per proteggere i propri figli da una guerra
che non comprendeva.