Festa
della donna – Non solo fiori ma rispetto per lei
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8
marzo 2021 - Mai come quest’anno la festa della donna
assume un significato che va oltre la mimosa e la classica
scatola di cioccolatini. Le donne stanno pagando il prezzo
più alto della pandemia perché tante di loro
hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi economica,
conseguenza della diffusione del virus, e tante imprenditrici
hanno chiuso la loro attività. La cronaca tutt’ora
riempie i suoi articoli con la brutale violenza che tante
donne subiscono quotidianamente: stupri, aggressioni, molestie
sessuali. Il più bel regalo che si può fare
ad una donna, non solo in questo giorno ma per tutta la vita,
è il rispetto di tutti. Non basta consacrare solo un
giorno alla compagna di una vita o alla madre o alla figlia,
apprezzarle per convenzione, festeggiarle perché lo
suggerisce il calendario. Questo è quantomeno riduttivo!
Le donne sono l’altra metà della nostra esistenza,
la parte di noi che sa tirare fuori i sentimenti migliori,
che sa far esplodere sorrisi improvvisi o far sgorgare lacrime
amare.
Non è possibile che nel terzo millennio si parli ancora
di violenze subite, disparità sociale, salari minori
e disoccupazione maggiore rispetto ai membri dell’altro sesso.
Se vogliamo fare qualcosa di costruttivo in questo giorno
dedicato alle nostre compagne dobbiamo affrontare e rimuovere
quegli incubi quotidiani, quelle realtà atroci come
le aggressioni, le violenze sessuali e fisiche, le mutilazioni
genitali femminili, le lapidazioni, le imposizioni di un mondo
che usa violenza sull’essere meno forte fisicamente. Per questo
non limitiamoci a regalare il solito fiore già sfiorito
alla compagna di sempre, non rispolveriamo la solita frase
di circostanza (“Trattiamole bene, oggi è la festa
della donna”), ma torniamo a celebrare questa festa nel ricordo
di come è nata e del significato che rappresenta. Festeggiamola
insieme, uomini e donne, e lottiamo per fermare la discriminazione
che le nostre compagne hanno subito per millenni e per conquistare
quell'uguaglianza di diritti che ancora oggi non è
stata completamente raggiunta.
Vogliamo sottolineare inoltre che la “festa della donna” nasce
per ricordare un fatto tragico, di cui molti di noi non sono
neppure al corrente, che accadde nel lontano 1908, quando
a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono
per protestare contro le terribili condizioni in cui erano
costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per diversi
giorni finché, l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson
bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle
operaie di uscire dallo stabilimento. Scaturì un incendio,
probabilmente doloso: più di cento operaie bloccate
all'interno dello stabilimento morirono arse vive dalle fiamme.
Da allora, l'8 marzo è diventato il simbolo della lotta
internazionale a favore delle donne.
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