29
marzo 2021 - Il 2 Aprile è la “Giornata di
consapevolezza sull'Autismo”, WAAD – World Autism Awareness
Day . Fu istituita nel 2007 dall'Assemblea Generale dell'ONU,
per richiamare l'attenzione di tutti sui diritti delle persone
con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie.
Soprattutto in questo periodo di crisi pandemica, con le sue
limitazioni, occorre essere più vicini alle famiglie
che hanno un ragazzo con questo disturbo attraverso una campagna
di sensibilizzazione e di riflessione.
L’Associazione
Piccoli Giganti Onlus invita tutti a farsi carico di una iniziativa
che non costa nulla ed è possibile farla anche in zona
Rossa: “Vi chiediamo di esporre dalle vostre finestre
e balconi un tessuto blu.”
Questa iniziativa si integra con quella promossa a livello
nazionale ed internazionale che prevede che alcuni dei monumenti
più importanti del mondo si tingeranno di blu, il colore
scelto dall'ONU per l'autismo.
L’Associazione Piccoli Giganti Onlus ha pubblicato sulla sua
pagina Facebook uno stralcio di vita di un loro associato:
«Buongiorno. Sono Filippo, ho 26 anni e abito a
Colli Aniene, sono nato a Roma e sono autistico.
La mia passione è disegnare. Ho sempre disegnato già
da piccolissimo. E non sapevo di non saper disegnare, ma io
continuavo a farlo.
Disegnando racconto il mio mondo.
Dopo le scuole medie ho voluto frequentare il Liceo Artistico
vicino casa.
E ho scoperto che ci sono discipline artistiche che proprio
non mi piacciono: come il disegno geometrico. Troppa precisione,
troppi numeri, troppe linee astratte che non riesco a visualizzare.
Cosa significa “disegnate un cilindro con una piramide intersecata”..?
Preso il diploma ho continuato a disegnare alla Scuola Romana
del Fumetto, che si trova a Via Flaminia, al Centro di Roma.
E ancora sto frequentando le lezioni di disegno in digitale.
Io non so se sono bravo.
Sicuramente sono molto migliorato e il mio modo di disegnare
è cambiato. Ho imparato delle tecniche e dei trucchi,
ma lo stile resta il mio.
La scuola è un terreno di battaglia per tutti i ragazzi,
ma per chi ha una disabilità “invisibile” è
certamente più dura.
Cosa vuol dire invisibile?
Io non sono su una carrozzina, non uso le stampelle, non ho
un braccio bionico.
Chi mi vede per la prima volta non può immaginare che
ho difficoltà a capire le espressioni, i cambi di tono
della voce, che troppo rumore insieme a troppa luce, o a luci
a intermittenza, troppi odori... in poche parole troppi stimoli
dei 5 sensi, mi mandano in tilt.
E allora parlotto tra me, cammino avanti e indietro ripetendo
scene di cartoni animati...
Ogni tanto devo stare da solo. Non perché non voglio
stare con gli altri o non mi piaccia.
In realtà non sono capace. È qualcosa che ho
dovuto imparare “a memoria” e non intuitivamente come fate
tutti voi.
E continuo ad imparare, mica ho finito!
Se conoscete qualche ragazzo autistico, o comunque “strambo”
non prendetelo in giro. Non escludetelo dalla vostra compagnia
o nella classe. Non fatelo sentire ancora più diverso.
Ricordatevi che se voi potete incontrare un autistico circa
ogni 100 ragazzi, quindi in una scuola intera ce ne possono
essere 4 o 5... noi autistici, invece, siamo circondati da
persone “normali” che ci giudicano ogni giorno per quello
che facciamo e siamo.
E non è bello sentirsi sempre sbagliati, stupidi, fuori
posto...»
Un
grazie speciale a Valeria Ietti
per aver realizzato il disegno di questa locandina e l'art
director Tiziana Padelli per averla realizzata.
Per
approfondire:
I Disturbi dello spettro autistico sono un insieme eterogeneo
di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit nella
comunicazione sociale e nell’interazione sociale
I disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum
Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del
neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella
comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici
contesti e pattern di comportamenti, interessi o attività
ristretti, ripetitivi.
Le caratteristiche della sintomatologia clinica possono essere
estremamente eterogenee sia in termini di complessità
che di severità e possono presentare un’espressione
variabile nel tempo. Inoltre, le persone nello spettro autistico
molto frequentemente presentano diverse co-morbilità
neurologiche, psichiatriche e mediche di cui è fondamentale
tenere conto per l’organizzazione degli interventi.
Gli studi epidemiologici internazionali hanno riportato un
incremento generalizzato della prevalenza di ASD. La maggiore
formazione dei medici, le modifiche dei criteri diagnostici
e l’aumentata conoscenza del disturbo da parte della popolazione
generale, connessa anche al contesto socio-economico, sono
fattori da tenere in considerazione nell’interpretazione di
questo incremento.
Attualmente, la prevalenza del disturbo è stimata essere
circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1
su160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna.
In età adulta pochi studi sono stati effettuati e segnalano
una prevalenza di 1 su 100 in Inghilterra. Va ricordato che
per comprendere la diversità delle stime di prevalenza
è necessario considerare anche la variabilità
geografica e le differenze metodologiche degli studi da cui
tali stime originano.
In Italia, si stima 1 bambino su 77 (età 7-9 anni)
presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza
maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più
rispetto alle femmine.
Questa stima nazionale è stata effettuata nell’ambito
del "Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi
dello spettro autistico” co-coordinato dall’Istituto Superiore
di Sanità e dal Ministero della Salute. Nel progetto,
finanziato dal Ministero della Salute - Direzione Generale
della Prevenzione Sanitaria la stima di prevalenza è
stata effettuata attraverso un protocollo di screening condiviso
con il progetto europeo ‘Autism Spectrum Disorders in the
European Union' (ASDEU) finanziato dalla DG Santè della
Commissione Europea. (fonte Ministero della salute)