25
aprile 2021 - Mai come quest’anno la Cervelletta
è diventata meta spontanea di visite e passeggiate.
A spingere le persone a conoscere questo magnifico parco naturale
con il suo casale gentilizio e la torre medievale è
stato soprattutto il lavoro delle associazioni, la scelta
dei ragazzi del Cinema America di trasformarlo in arena cinematografica
estiva e la pubblicità derivata dai piazzamenti delle
ultime due edizioni dei Luoghi del cuore FAI che l’hanno vista
trionfare a Roma e nel Lazio. Ma la gente si è anche
resa conto dello stato attuale del monumento che aumenta il
degrado e rischia di essere inghiottito dalla vegetazione
perché i lavori di recupero procedono con lentezza
e con pochissimi fondi che sono del tutto insufficienti a
restituire il monumento alla cittadinanza. Al di là
delle polemiche politiche è arrivata l’ora che ognuno
faccia la propria parte (Comune, Regione, Ministero dei Beni
Culturali) parlando di meno e agendo più velocemente.
Non ci possiamo fermare al salvataggio della torre medievale
e ai pochi fondi già stanziati. Occorre un progetto
di recupero dell’intero casale e del suo utilizzo a vantaggio
dell’intera comunità che lo ha scelto come il proprio
“Luogo del cuore”. L’unione fa la forza !
Completiamo
le dichiarazioni politiche che fanno seguito agli appelli
di ieri.
“Bene
la scelta della Regione Lazio - scrive il Ministro della
cultura, Dario Franceschini - di intervenire direttamente
a tutela di un bene di importante interesse culturale su cui
il Ministero della cultura, dal 2019, sta chiedendo al Dipartimento
patrimonio sviluppo e valorizzazione di Roma Capitale di intervenire
urgentemente sull’intero Casale per sanare la situazione di
grave degrado, abbandono e pericolo”.
“Degrado, rifiuti e rischio crollo. – dichiara la
sindaca di Roma Virginia Raggi - Questo era il Casale
della Cervelletta e la sua Torre. Sono stati abbandonati per
vent’anni. Poi come racconta la presidente della Commissione
Cultura di Roma Capitale Eleonora Guadagno siamo arrivati
noi: sono stati destinati prima 125mila euro per la messa
in sicurezza, poi altri 212mila euro per iniziare il recupero.
L’anno scorso abbiamo aperto il cantiere e i lavori sono partiti.
Il Casale della Cervelletta tornerà ai cittadini. Vogliamo
valorizzarlo e curarlo. E tutto questo vogliamo farlo con
le associazioni, il coordinamento, e i cittadini stessi: decideremo
insieme quale sarà il suo futuro.”
“Dopo
20 anni di abbandono il Casale della Cervelletta – scrive
la Presidente della Commissione Cultura Eleonora Guadagno
- stava crollando e nessun sindaco di sinistra o presidente
di Regione ha mai fatto qualcosa di concreto per questo straordinario
bene storico culturale. Nessuno prima di noi.
Con innumerevoli sforzi per superare gli stalli di due decenni
di abbandono abbiamo stanziato i soldi e fatto partire nel
2020 i lavori per la prima fase di messa in sicurezza. Ad
oggi abbiamo redatto un secondo progetto che permetterà
la partenza anche della seconda fase di lavori (i fondi sono
stati anche già stanziati)
Guarda caso improvvisamente adesso gli esponenti del PD si
ricordano dell’esistenza del complesso monumentale e addirittura
fanno comunicati affinché “non venga dimenticato ed
abbandonato” e “possa essere riconsegnato al territorio”.
Viene spontaneo chiedersi dove fossero quando abbiamo dedicato
innumerevoli commissioni Cultura sul tema, quando abbiamo
fatto partire i lavori e, quando abbiamo chiesto alla Regione
concessionaria della casa di Roberto di restituire quello
spazio ai cittadini per fare sì che potesse divenire
un presidio culturale per le realtà territoriali e
infine, quando abbiamo messo a bilancio altri 212 mila euro
per la progettazione relativa all’utilizzo del casale e attuazione
della seconda fase dei lavori.
Come abbiamo sempre detto il prossimo obiettivo è ovviamente
quello di restituire questa meravigliosa struttura riqualificata
e agibile alla cittadinanza. Vogliamo che sulle linee guida
relative alla destinazione d’uso ci sia condivisione. Per
questo abbiamo ascoltato, e continueremo a farlo, le idee
dei cittadini e delle associazioni nelle sedute pubbliche
della Commissione Cultura, che invitiamo il Pd a seguire con
pizzico di attenzione in più.
A parole non si concretizza nulla, sono i fatti a parlare.
E i cittadini per fortuna sanno come quale è la realtà.”
“A seguito della dichiarazione della Sindaca Virginia
Raggi, - scrivono in un post i Ragazzi del Cinema America
- assieme ad Irene Ortis e tutti i comitati di Uniti per la
Cervelletta, ci teniamo a precisare che nessuno nega il lavoro
positivo della Sindaca sul Casale della Cervelletta in questi
anni e la ringraziamo assieme alla Consigliera Guadagno per
il lavoro portato avanti. Dopo Veltroni nessuno si era preso
così cura della struttura, questo lo riconosciamo senza
indugio alla Sindaca.
Ma pensare di riaprire una struttura di una cubatura di oltre
15.000 mq della seconda metà del 600, dopo oltre venti
anni di crolli e abbandono, con 200.000 mila euro è
sintomatico di come non ci si renda conto dell’investimento
necessario per restaurare un immobile vincolato dalla Soprintendenza,
che più volte ha diffidato il Campidoglio a intervenire
sull’intera struttura, non solo sulla torre, come ha fatto
Raggi in cinque anni, che rappresenta il 5% della cubatura.
Non cogliere ora la disponibilità della Regione e sostenuta
anche dal Ministero della Cultura, significa precludere alla
città la possibilità di tornare a fruire di
questa struttura pubblica.
Chiediamo a tutti rispetto e di dimostrare che la Cervelletta
non è una vertenza su cui fare propaganda elettorale,
chiediamo alla Raggi di rispondere positivamente alla proposta
di Nicola Zingaretti. La proprietà resterà comunale,
ma la Regione con una concessione d’uso potrà restaurare
il casale investendo i fondi necessari aiutando il Campidoglio
nell’opera di restauro. Per il resto siamo tutti d’accordo
che il futuro della gestione debba essere frutto di un percorso
partecipato tra proprietà, Regione Lazio, Ministero
della cultura e territorio.
Rifiutare la proposta di Zingaretti vuol dire negare a Roma
un’opportunità irripetibile e non potremo che prenderne
atto con enorme rammarico e dispiacere. Come, non potremo
che rimanere delusi qualora ciascuno degli enti coinvolti
non rispetti l’impegnò preso con la città.
Il nostro obiettivo è che tutte le istituzioni parlino
tra di loro e raggiungano l’obiettivo di salvare lo storico
casale.”
LA
POSIZIONE DEL COORDINAMENTO UNITI PER LA CERVELLETTA:
"Riteniamo che quanto successo dopo lo spot a favore
della Cervelletta sulla trasmissione Propaganda Live di venerdì
scorso sia frutto di un grande equivoco dettato dal particolare
momento che stiamo vivendo.
Uniti per la Cervelletta, coordinamento di associazioni e
cittadini, è nata nel febbraio 2016 per salvare dall’abbandono
e dal degrado un preziosissimo esempio di architettura medioevale
e rinascimentale, miracolosamente superstite a testimonianza
di quello che era l’Agro Romano antico, oggi periferia di
una metropoli.
Il compito di Uniti per la Cervelletta è stato sempre
quello di chiamare le Istituzioni tutte al loro dovere di
tutela, salvaguardia e conservazione di un bene culturale,
eredità comune che ci viene dal passato e tutti noi
abbiamo l’obbligo di trasferirlo alle future generazioni.
Queste alte considerazioni suggeriteci dalla Convenzione Internazionale
di Faro, che recentemente anche l’Italia ha fatto sue, non
devono ridurre la lotta per la tutela del Casale della Cervelletta
in uno scontro politico tra le parti.
Uniti per la Cervelletta, con trasparenza, grande impegno
e pazienza, è andata a parlare sempre con tutti quelli
che hanno voluto ascoltare, lodando l’impegno di quelli che
hanno saputo dare.
Abbiamo sempre sollecitato le Istituzioni tutte ad ascoltarci
e fare propri i nostri obiettivi che ribadiamo ancora con
forza: