La
politica e il territorio – Come restare indipendenti in periodo
elettorale
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5
maggio 2021 - È appena iniziata la campagna
elettorale per le elezioni amministrative nella capitale e
occorre subito mettere dei paletti tra la politica dei partiti
e il rapporto con il territorio. Ho già ricevuto e
rifiutato due candidature da parte di altrettante liste che
si presentano per il Municipio; probabilmente altre ne arriveranno
da qui in poi ma continuerò a rifiutarle. Il motivo
prevalente di questa scelta è che questo territorio
di periferia ha bisogno della funzione di controllo da parte
delle associazioni e dei cittadini perché nessuno degli
enti preposti, ormai, svolge più questa funzione. Non
c’è bisogno di altri aspiranti alle poltrone ma occorre,
invece, una classe politica preparata a gestire le situazioni
e ad ascoltare i cittadini. Quello di cui non abbiamo
assolutamente necessità è di persone che vanno
al potere per imparare il “mestiere” e alla prova dei fatti
dimostrano solo di essere “dilettanti allo sbaraglio”.
Oltre ad avere amministratori pubblici ben preparati, c’è
l’esigenza di una controparte che solleciti gli interventi
sulle criticità, che esponga i problemi e la percezione
di questi da parte di chi vive il territorio. Se le strade
sono ridotte in maniera indecente, se le scuole crollano a
pezzi, se abbiamo la raccolta rifiuti tra le più care
d’Italia e d’Europa con un servizio che lascia molto a desiderare,
occorre che qualcuno segnali i problemi nel tentativo di risolverli
a livello istituzionale. Noi (associazioni e cittadini) mettiamo
la nostra conoscenza del territorio a disposizione di chi
ce la chiede senza pretendere in cambio nulla se non il bene
del quartiere. Lo facciamo da anni e continueremo a farlo.
Qualche volta il nostro lavoro è proficuo altre volte
sbattiamo su un muro di gomma non giustificato e difficile
da immaginare. Crediamo però che tutti i partiti siano
costituiti da individui che hanno i loro difetti e i loro
pregi e, a volte, si riesce a trovare la persona giusta che
quantomeno ascolta le rivendicazioni e tenta di intervenire
per accontentare le richieste. Per concludere, è indispensabile
avere un confronto con la politica, ma deve sempre essere
mantenuta l’indipendenza. Salvaguardare l'informazione senza
dare vantaggi a nessuno. E' un compito difficile, oserei dire
arduo, ma ci impegneremo a farlo.
Anche
nel corso delle prossime elezioni amministrative, per assicurare
il diritto di informazione e conoscere i programmi dei partiti,
cercheremo di dare le stesse opportunità a
tutti i candidati che si presenteranno per la presidenza
del IV Municipio o per la carica di primo cittadino della
capitale. A tutti rivolgeremo le medesime domande cercando
di carpire la concretezza dei loro impegni. Sarà molto
difficile distinguere “le facili promesse di Pulcinella” da
un vero impegno politico atto a risolvere i problemi. Purtroppo
qualcuno nel passato ha approfittato del fatto che i cittadini
hanno la memoria corta e non hanno voglia di andare a rileggere
i programmi dichiarati da chi poi è stato eletto/a.
Probabilmente la maggior parte degli impegni presi non sono
stati mantenuti ma assessori, consiglieri e presidenti municipali
continuerebbero a negarlo nonostante che l’evidenza dica il
contrario.
Tornando al tema dell’articolo, ribadiamo che intendiamo dare
a tutti i candidati le stesse possibilità e per questo
stiamo preparando un’intervista che proporremo a tutti. Tra
le domande già individuate ce ne sono alcune che riteniamo
estremamente importanti per distinguere le responsabilità
della politica dalle sabbie mobili della burocrazia che sembra
aver invaso gli uffici pubblici della capitale.
Le
prime sono le seguenti:
1. Come giudica la seguente affermazione: “I fondi per risolvere
i problemi delle scuole ci sono ma non vengono spesi a causa
della mancanza di preparazione dei progetti da parte degli
uffici tecnici” ?
2.
La manutenzione delle strade in periferia è praticamente
inesistente aiutata da un sistema che porta i manutentori
ad mettere una pezza alle buche più piccole tralasciando
quelle più grandi oppure operando in maniera frettolosa
e non professionale (ultimamente abbiamo fotografato una
buca in cui la toppa risultava quattro/cinque centimetri
sotto il livello della superficie stradale). Non crede che
sarebbe proficuo istituire dei controlli capillari o modificare
le regole contrattuali?
3. A Colli Aniene, dopo ben 13 anni, siamo tornati indietro
con il sistema di raccolta dei rifiuti (dal Porta a Porta
ai maxi contenitori stradali). Una scelta che va contro
qualsiasi logica e che va soprattutto contro l’ambiente.
È tornato il rovistaggio dove era sparito, è
tornato il pendolarismo dei rifiuti ed ha facilitato lo
smaltimento abusivo di calcinacci e materiale RAE che dovrebbero
essere smaltiti in discarica, abbiamo strade più
sporche e paghiamo una TARI tra le più alte d’Italia
e d’Europa. Come pensa di intervenire concretamente su AMA
?
4. La manutenzione del verde dei quartieri è quasi
completamente in carico ai cittadini che non hanno neppure
il diritto di detrarre dalle tasse quanto spendono per avere
un ambiente decente operando al posto del Comune di Roma.
Che impegni prende per aiutare i cittadini e le associazioni
in quella che sta diventando una vera impresa perché
a causa della crisi sanitaria ed economica nessuno vuole
più versare quote per la manutenzione del verde?
5. Il Casale della Cervelletta è ancora chiuso ed
occorrono molti fondi per riaprirlo; da tre anni il parco
di piazzale Loriedo è stato sottratto alla comunità
a causa di una rigidità politica che non ha precedenti
e, nonostante la parziale riapertura del parco, è
ancora ben lontano dalla bellezza che lo aveva portato ad
essere un punto di aggregazione del quartiere. Due ex simboli
del territorio sui quali i cittadini hanno più volte
espresso il proprio disappunto. Che impegni intende prendere
a riguardo?
6. Che cosa intende fare di “speciale” per il IV Municipio
?
Altre domande da porre ai candidati le ricaveremo dai vostri
commenti.
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