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settembre 2021 - Oltre che per il sindaco della città
di Roma, il 3 e 4 ottobre prossimi si voterà per il
rinnovo dei Consigli Municipali e dei rispettivi Presidenti.
Nel IV Municipio ben sei sono i principali candidati in gara
per la poltrona principale e già la campagna elettorale
si fa infuocata. Il Movimento Cinque Stelle presenta ancora
l’ex presidente Roberta Della Casa, sfiduciata
dai suoi a maggio del 2020. Proprio dai fuoriusciti di quel
partito è nata REvoluzione Civica che presenta Danilo
Barbuto che fu eletto nel Movimento nel 2013. Il
centrosinistra, schiera Massimiliano Umberti,
vincitore delle primarie e già capogruppo del PD nella
scorsa consiliatura. Il centrodestra punta su Roberto
Santoro, già capogruppo municipale della Lega
nell’ultimo periodo. L’avvocato Federico Sciarra
si presenta per Azione di Calenda ed, infine Marco
Petrizzelli è il candidato di il Popolo della
famiglia. Altre liste, cosiddette minori, hanno presentato
le proprie candidature ma a nostro parere il futuro Presidente
uscirà da questo lotto di nomi.
Per
assicurare il diritto di informazione e conoscere i programmi
dei partiti a livello locale, cercheremo di dare le stesse
opportunità a tutti i candidati che si presenteranno
per la presidenza del IV Municipio (anche a quelli delle liste
minori che vorranno rispondere alle domande). A tutti i candidati
alla Presidenza abbiamo inviato le stesse domande lasciando
ai lettori la possibilità di valutare la concretezza
degli impegni presi. Dobbiamo dire che alcuni candidati ci
hanno già dato la disponibilità all’intervista
mentre per gli altri attendiamo fiduciosi. Pubblicheremo le
risposte nell’ordine con cui arriveranno in redazione. Ecco
il testo delle domande.
1.
Come giudica la seguente affermazione fatta da uno dei candidati
a Sindaco della Capitale: “I fondi per risolvere i problemi
delle scuole ci sono ma non vengono spesi a causa della mancanza
di preparazione dei progetti da parte degli uffici tecnici
o per l’eccessiva complessità della macchina burocratica?”
2. La manutenzione delle strade in periferia è praticamente
inesistente complicata per di più da un sistema che
porta i manutentori a mettere una pezza alle buche più
piccole tralasciando quelle più grandi oppure operando
in maniera frettolosa e non professionale (ultimamente abbiamo
fotografato una buca in cui la toppa risultava quattro/cinque
centimetri sotto il livello della superficie stradale). Non
crede che sarebbe proficuo istituire dei controlli capillari
o modificare le regole contrattuali inserendo le cosiddette
“penali” per chi non rispetta i capitolati di appalto?
3. A Colli Aniene, dopo ben 13 anni, siamo tornati indietro
con il sistema di raccolta dei rifiuti (dal Porta a Porta
ai maxi contenitori stradali). Una scelta che va contro qualsiasi
logica e che va soprattutto contro l’ambiente. Grazie a questo,
è tornato il rovistaggio dove era sparito, è
tornato il pendolarismo dei rifiuti, è stato reso più
facile lo smaltimento abusivo di calcinacci e materiale RAE
che dovrebbero essere portati in discarica, abbiamo strade
più sporche e paghiamo una TARI tra le più alte
d’Italia e d’Europa. Senza dimenticare che tutti i quartieri
sono o sono stati in sofferenza per i disservizi della raccolta
rifiuti e che la “ percentuale di differenziazione del rifiuto”
a Roma è il simbolo di un fallimento di una politica
che non può certo definirsi ambientalista. Quali sono
i progetti e le idee che intende portare in campo per invertire
questo trend negativo e riportare Roma a livelli decenti del
servizio di raccolta dei rifiuti?
4. La manutenzione del verde dei quartieri è quasi
completamente in carico ai cittadini. Per di più i
cittadini non hanno neppure il diritto di detrarre dalle tasse
quanto spendono per avere un ambiente decente operando al
posto del Comune di Roma. Che impegni intende prendere per
aiutare i cittadini e le associazioni a non abbandonare la
cura del verde pubblico? Ricordiamo che a causa della crisi
sanitaria ed economica nessuno vuole più versare quote
per un servizio di competenza del Comune e questo potrebbe
portare nuovo degrado nelle periferie.
5. Il Casale della Cervelletta è ancora chiuso ed occorrono
molti fondi per riaprirlo; da tre anni il parco di piazzale
Loriedo è stato sottratto alla comunità a causa
di una rigidità politica che non ha precedenti e, nonostante
la parziale riapertura del parco, è ancora ben lontano
dalla bellezza che lo aveva portato ad essere un punto di
aggregazione del quartiere. Due ex simboli del territorio
sui quali i cittadini hanno più volte espresso il proprio
disappunto. Che impegni intende prendere a riguardo?
6. La scarsa sicurezza nei quartieri è un tema sempre
più ricorrente. Microcriminalità, piromani,
spacciatori e vandalismo agiscono per lo più indisturbati.
Come si restituisce la fiducia degli abitanti della periferia
romana verso le istituzioni preposte alla tutela della sicurezza
dei territori?
7. Che cosa intende fare di “concreto” e di “speciale” per
il IV Municipio, che si possa misurare, nel primo anno del
suo mandato ?