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Intervista al candidato Presidente del IV Municipio Federico Sciarra per la lista civica Calenda Sindaco

21 settembre 2021 - Domenica 3 e lunedì 4 ottobre si svolgeranno le consultazioni elettorali per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Roma (scheda colore azzurro) e dei Presidenti e dei Consigli dei Municipi (scheda colore grigio). Come abbiamo già dichiarato, per assicurare il diritto di informazione e conoscere i programmi dei partiti a livello locale, daremo a tutti i candidati che si presenteranno per la presidenza del IV Municipio le stesse opportunità. Abbiamo invitato tutti i candidati a rispondere alle nostre domande lasciando ai lettori la possibilità di valutare la concretezza degli impegni presi.
Il primo tra gli aspiranti alla maggiore carica del IV Municipio che ha avuto la voglia (e il coraggio) di rispondere ai nostri quesiti è l’avvocato Federico Sciarra che si presenta per la lista civica Calenda Sindaco. Giurista, avvocato e dottore di ricerca in discipline Giuridiche, ha collaborato in qualità di docente esterno con il Dipartimento di Scienze Politiche – Università degli Studi di Roma Tre ed è autore di diverse pubblicazioni a carattere scientifico".

1. Come giudica la seguente affermazione fatta da uno dei candidati a Sindaco della Capitale: “I fondi per risolvere i problemi delle scuole ci sono ma non vengono spesi a causa della mancanza di preparazione dei progetti da parte degli uffici tecnici o per l’eccessiva complessità della macchina burocratica?”
In generale, credo che una situazione del genere sia inaccettabile. Ricordo che non solo nel settore scuola ci sono problemi di soldi non spesi, soldi dei contribuenti. I progetti devono essere portati avanti ed è compito della politica governare la macchina burocratica. Il problema, secondo me, sta a monte, nella scelta degli amministratori. Non si selezionano in base al loro percorso di studi o professionale, al merito, ma in base a logiche ‘da stadio’. Io stesso, da cittadino, mi sento in colpa per aver sostenuto negli anni una classe dirigente rivelatasi inadeguata. I cittadini devono rendersi conto del potere che hanno nella scelta e non, semplicemente, ‘scaricare’ sui politici la loro frustrazione quando le cose non funzionano, magari perché la loro scelta è stata motivata “dalla pancia” e non dalla lettura o dall’ascolto dei programmi. Questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a sostenere la candidatura di Carlo Calenda. Calenda ha dimostrato, da Ministro, come la macchina burocratica può, e deve, funzionare bene nell’interesse di tutti. È sul campo da mesi (e non all’ultimo minuto) per approfondire i problemi comunali e municipali con cittadini, con i comitati di quartiere e le associazioni che hanno dato la loro disponibilità. Vale in tutti i campi dell’amministrazione e soprattutto per la scuola: responsabilizzazione degli uffici preposti e massimo impegno politico per spendere in modo efficace ed efficiente i fondi, evitando in ogni modo che vadano in economia.

2. La manutenzione delle strade in periferia è praticamente inesistente complicata per di più da un sistema che porta i manutentori a mettere una pezza alle buche più piccole tralasciando quelle più grandi oppure operando in maniera frettolosa e non professionale (ultimamente abbiamo fotografato una buca in cui la toppa risultava quattro/cinque centimetri sotto il livello della superficie stradale). Non crede che sarebbe proficuo istituire dei controlli capillari o modificare le regole contrattuali inserendo le cosiddette “penali” per chi non rispetta i capitolati di appalto?
Sicuramente. Per questo abbiamo elaborato, già da mesi, un dettagliato programma sul tema. Le strade di Roma versano in uno stato disastroso a causa di un modello gestionale che non funziona. Stanziamo poche risorse e non riusciamo a spenderle bene, non monitoriamo lo stato delle strade e la manutenzione straordinaria non segue alcun tipo di programmazione. Le “buche” sono solo una delle conseguenze della mala gestione delle strade. Per ottimizzare il processo, che porta a migliorare le condizioni del manto stradale, è necessario, in particolare, lo sviluppo di un sistema digitale di controllo dello stato delle strade nonché l’accentramento nel Comune degli appalti di manutenzione. Potete visionare il nostro piano completo al link: https://www.calendasindaco.it/programma/lavori-servizi-pubblici/

3. A Colli Aniene, dopo ben 13 anni, siamo tornati indietro con il sistema di raccolta dei rifiuti (dal Porta a Porta ai maxi contenitori stradali). Una scelta che va contro qualsiasi logica e che va soprattutto contro l’ambiente. Grazie a questo, è tornato il rovistaggio dove era sparito, è tornato il pendolarismo dei rifiuti, è stato reso più facile lo smaltimento abusivo di calcinacci e materiale RAE che dovrebbero essere portati in discarica, abbiamo strade più sporche e paghiamo una TARI tra le più alte d’Italia e d’Europa. Senza dimenticare che tutti i quartieri sono o sono stati in sofferenza per i disservizi della raccolta rifiuti e che la “ percentuale di differenziazione del rifiuto” a Roma è il simbolo di un fallimento di una politica che non può certo definirsi ambientalista. Quali sono i progetti e le idee che intende portare in campo per invertire questo trend negativo e riportare Roma a livelli decenti del servizio di raccolta dei rifiuti?
Il tema dei rifiuti per noi è molto sentito. Abbiamo presentato il Piano Rifiuti (come prima parte del nostro programma) già a marzo - https://www.calendasindaco.it/programma/rifiuti/ . La situazione di Colli Aniene è ben nota e insieme al candidato sindaco Calenda abbiamo anche effettuato vari sopralluoghi a febbraio 2021 proprio in vista della pubblicazione del programma. È triste che un quartiere fiore all’occhiello del Municipio (ma anche della stessa città di Roma, essendo stato il quartiere pilota del Porta A Porta) per la gestione dei rifiuti si trovi in questa situazione. La nostra idea è quella di invertire la rotta. Il continuo rimpallo di competenze tra Comune e Regione – che ha portato anche a ricorsi, contenziosi e, di recente, addirittura a una intimazione da parte della Regione per un possibile commissariamento di Roma Capitale - ha creato una situazione di stallo. È il tempo delle scelte decise, non dobbiamo nasconderci dietro un dito: servono impianti di trattamento dei rifiuti! Una volta attivati nuovi impianti di trattamento verrà progressivamente aumentata la raccolta differenziata, soprattutto laddove è stata tolta. Altro punto fondamentale è la lotta all'evasione Tari (attraverso l’incrocio di banche dati già individuate) per ridurne il costo medio ai cittadini. Per il più lungo periodo, costruiremo nuovi e moderni impianti per la valorizzazione dei rifiuti in un’ottica di economia circolare. L’obiettivo è rendere Roma autonoma e il bello è che lo faremo con le risorse che risparmieremo nel trasportare i nostri rifiuti in altre regioni!

4. La manutenzione del verde dei quartieri è quasi completamente in carico ai cittadini. Per di più i cittadini non hanno neppure il diritto di detrarre dalle tasse quanto spendono per avere un ambiente decente operando al posto del Comune di Roma. Che impegni intende prendere per aiutare i cittadini e le associazioni a non abbandonare la cura del verde pubblico? Ricordiamo che a causa della crisi sanitaria ed economica nessuno vuole più versare quote per un servizio di competenza del Comune e questo potrebbe portare nuovo degrado nelle periferie.
Anche sul verde abbiamo le idee chiare: lo stesso Carlo Calenda, nell’intervista a Radio Rock del 3 settembre 2021 ha ribadito di voler creare una ludoteca e/o un’area giochi in ogni parco pubblico, parchi che oggi spesso sono degradati, poco illuminati e spesso manutenuti grazie all’attivismo civico dei cittadini. Per quanto riguarda, in particolare, il IV Municipio, abbiamo dato vita ad un programma in sei punti, con la creazione di orti urbani, la definizione di una connessione ciclo-pedonale tra le aree verdi del quartiere, il GRAB e luoghi di interesse, la cura delle erbe infestanti con programmi di potatura, l’assegnazione di aree verdi ad associazioni di cittadini. Qui il nostro piano sul verde: https://www.calendasindaco.it/programma/verde/

5. Il Casale della Cervelletta è ancora chiuso ed occorrono molti fondi per riaprirlo; da tre anni il parco di piazzale Loriedo è stato sottratto alla comunità a causa di una rigidità politica che non ha precedenti e, nonostante la parziale riapertura del parco, è ancora ben lontano dalla bellezza che lo aveva portato ad essere un punto di aggregazione del quartiere. Due ex simboli del territorio sui quali i cittadini hanno più volte espresso il proprio disappunto. Che impegni intende prendere a riguardo?
Si tratta di due temi molto sentiti dai cittadini, non solo di Colli Aniene. Il Casale della Cervelletta è stato oggetto di attenzione, peraltro per un brevissimo periodo, durante questa campagna elettorale, essenzialmente in occasione delle varie passerelle politiche durante le proiezioni cinematografiche di inizio estate. Nei fatti, dopo l’acquisizione al patrimonio del Comune, poco o nulla è stato fatto. Da ultimo sono state destinate delle cifre irrisorie e non sufficienti per una apertura in sicurezza del Casale. Il Parco, gestito dalla Regione, è pieno di luoghi bui ove regna l’insicurezza nonché l’illegalità come testimonia il recente “rave party” che si è svolto sotto lo sguardo impotente dei residenti. Per Piazzale Loriedo occorre distinguere due situazioni: il Parco e la zona ristoro. Il Parco da poco è stato riaperto ma il degrado è ancora tanto e va ripristinata una situazione di decoro; purtroppo l’abbandono del luogo ha fatto in modo che lo stesso sia ora pieno di rifiuti e di scritte sui muri, che nulla hanno a che fare con l’arte. Sulla struttura ristoro bisogna lavorare (con dei bandi seri e trasparenti e che tengano conto delle situazioni giuridiche esistenti, alcune anche oggetto di contenzioso) per riaprirla. Invito i cittadini, oltre a valutare le dichiarazioni dei candidati, a leggere i programmi. Il nostro programma è frutto di un lavoro di circa 500 volontari di oltre 1850 pagine nel suo complesso. Un lavoro enorme che abbiamo avviato un anno fa, mentre gli altri attendevano sperando che molti cittadini voteranno per partito preso.

6. La scarsa sicurezza nei quartieri è un tema sempre più ricorrente. Microcriminalità, piromani, spacciatori e vandalismo agiscono per lo più indisturbati. Come si restituisce la fiducia degli abitanti della periferia romana verso le istituzioni preposte alla tutela della sicurezza dei territori?
Da tempo i cittadini chiedono la presenza di un posto di polizia fisso nel quartiere. Bisogna premere perché questo avvenga, in modo da prevenire e reprimere la microcriminalità che affligge la zona. Quindi, intensificare la sorveglianza è essenziale. Ove non sia possibile istituire un posto di polizia fisso, obiettivo principale, si può ricorrere ad un presidio mobile, che giri in modo permanente nelle strade del quartiere. E' opportuno inoltre che a livello cittadino siano sottoscritti protocolli di intesa con le forze dell'ordine per un miglior presidio del territorio. Ci batteremo per questo e perché nei posti meno sicuri, come giardini, parchi etc. siano situate telecamere e perché sia potenziata l'illuminazione delle strade e delle zone a rischio. Qui il nostro programma sicurezza: https://www.calendasindaco.it/programma/sicurezza/

7. Che cosa intende fare di “concreto” e di “speciale” per il IV Municipio, che si possa misurare, nel primo anno del suo mandato?
Il primo anno è un periodo importante, spesso decisivo, per impostare il lavoro e dialogare con le parti politiche interne al Consiglio, nessuna esclusa, nel rispetto della volontà dei cittadini. È mia intenzione come Presidente attivare dei servizi e sportelli di assistenza concreti per i cittadini e per chi lavora nel IV municipio. I servizi saranno attivati dopo aver ascoltato tutti i rappresentanti del terzo settore, dei commercianti, delle imprese e delle associazioni rappresentative avvicinando cosi il Municipio alla persona.

Antonio Barcella
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