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settembre 2021 - Domenica 3 e lunedì 4 ottobre
si svolgeranno le consultazioni elettorali per l’elezione
del Sindaco e del Consiglio Comunale di Roma (scheda colore
azzurro) e dei Presidenti e dei Consigli dei Municipi (scheda
colore grigio). Come abbiamo già dichiarato, per assicurare
il diritto di informazione e conoscere i programmi dei partiti
a livello locale, daremo a tutti i candidati che si presenteranno
per la presidenza del IV Municipio le stesse opportunità.
Abbiamo invitato tutti i candidati a rispondere alle nostre
domande lasciando ai lettori la possibilità di valutare
la concretezza degli impegni presi.
Oggi ha risposto ai nostri quesiti la Dr.ssa Roberta Della
Casa, attuale delegata del Sindaco di Roma per il IV Municipio,
che si presenta per il Movimento Cinquestelle. Ha amministrato
nell’ultima consiliatura un territorio di 50 Kmq con una popolazione
di circa 180 mila cittadini residenti sito nell'area est della
città. Tra i principali risultati conseguiti va segnalato
l'incremento delle risorse finanziarie di parte corrente del
40% in cinque anni ed oltre 30 milioni di euro spesi in investimenti
per la manutenzione straordinaria di scuole, strade, mercati
rionali ed aree verdi. Importanti obiettivi raggiunti nelle
politiche sociali con lo scorrimento delle liste d'attesa
nei servizi essenziali, apertura di un centro per la famiglia
e di un centro anti violenza, incremento degli affidi familiari,
progetti di avviamento all'attività lavorativa.
1. Come giudica la seguente affermazione fatta da
uno dei candidati a Sindaco della Capitale: “I fondi per risolvere
i problemi delle scuole ci sono ma non vengono spesi a causa
della mancanza di preparazione dei progetti da parte degli
uffici tecnici o per l’eccessiva complessità della
macchina burocratica?”
La semplificazione ammnistrativa deve necessariamente
entrare quanto prima nell'agenda del legislatore, tuttavia
concordo nel dire che i fondi per la scuola ci sono e che
è doverosa una puntuale programmazione da parte dell'ente
locale.
La mia Giunta ha stanziato e speso molto di più delle
precedenti, basti pensare che nell'epoca Alemanno il municipio
ha stanziato non oltre 600 mila Euro annui per le manutenzioni
ordinarie, Marino non arrivò a 300 mila, mentre io
non sono mai andata sotto il 1 milione e mezzo. Per le ristrutturazioni
o manutenzioni straordinarie troviamo nel passato investimenti
prossimi allo zero, mentre io ho speso circa 10 milioni. Ad
oggi contiamo numerosi plessi riaperti e adeguati alle norme
e 10 palestre recuperate. E' necessario proseguire in questa
direzione e ho intenzione di farlo perché è
dalle nuove generazioni che si costruisce la società
del futuro!
2.
La manutenzione delle strade in periferia è praticamente
inesistente complicata per di più da un sistema che
porta i manutentori a mettere una pezza alle buche più
piccole tralasciando quelle più grandi oppure operando
in maniera frettolosa e non professionale (ultimamente abbiamo
fotografato una buca in cui la toppa risultava quattro/cinque
centimetri sotto il livello della superficie stradale). Non
crede che sarebbe proficuo istituire dei controlli capillari
o modificare le regole contrattuali inserendo le cosiddette
“penali” per chi non rispetta i capitolati di appalto?
In questi anni abbiamo intensificato i controlli anche
con l'ausilio di nuove tecnologie ed applicato penali anche
ai soggetti privati (società di sottoservizi) spesso
inadempienti rispetto ai contratti. Tuttavia la manutenzione
sulle strade di Roma risulta carente da tantissimi anni ed
è necessaria una pianificazione puntuale ed importanti
investimenti, che sono da me già stati disposti nel
programma triennale di recente approvazione.
Anche qui, circa gli interventi ordinari sui 540 Km di strade
municipali siamo passati da una spesa annua di 1700.000 Euro
sotto l'amministrazione Alemanno, 1.000.000 scarso speso da
Marino, contro i quasi 2.600.000 Euro della mia Giunta con
il mandato Raggi ai quali si sommano ulteriori 10.000.000
di rifacimenti completi con scavi oltre i 15 cm di profondità.
Nel prossimo mandato tutta la viabilità locale sarà
completamente adeguata.
3.
A Colli Aniene, dopo ben 13 anni, siamo tornati indietro con
il sistema di raccolta dei rifiuti (dal Porta a Porta ai maxi
contenitori stradali). Una scelta che va contro qualsiasi
logica e che va soprattutto contro l’ambiente. Grazie a questo,
è tornato il rovistaggio dove era sparito, è
tornato il pendolarismo dei rifiuti, è stato reso più
facile lo smaltimento abusivo di calcinacci e materiale RAE
che dovrebbero essere portati in discarica, abbiamo strade
più sporche e paghiamo una TARI tra le più alte
d’Italia e d’Europa. Senza dimenticare che tutti i quartieri
sono o sono stati in sofferenza per i disservizi della raccolta
rifiuti e che la “percentuale di differenziazione del rifiuto”
a Roma è il simbolo di un fallimento di una politica
che non può certo definirsi ambientalista. Quali sono
i progetti e le idee che intende portare in campo per invertire
questo trend negativo e riportare Roma a livelli decenti del
servizio di raccolta dei rifiuti?
Il ritorno alla raccolta stradale a Colli Aniene è
dovuta ai ripetuti richiami della ASL competente, nonché
all'intervento delle sigle sindacali per quanto concerne la
tutela dei lavoratori AMA. Tali questioni hanno avuto inizio
subito dopo l'istituzione del porta a porta considerata l'inadeguatezza
dei locali condominiali rispetto alle norme igieniche e antincendio.
Il piano aziendale di AMA parla già di nuovi impianti
di proprietà, assunzioni e nuovi mezzi per migliorare
la gestione dell'intero ciclo dei rifiuti, alla luce della
recente sistemazione dei bilanci. Penso che per la gestione
domestica nei quartieri densamente urbanizzati sia necessaria
la realizzazione di isole ecologiche e domus con chiave elettronica
dedicate ai singoli condomini.
4.
La manutenzione del verde dei quartieri è quasi completamente
in carico ai cittadini. Per di più i cittadini non
hanno neppure il diritto di detrarre dalle tasse quanto spendono
per avere un ambiente decente operando al posto del Comune
di Roma. Che impegni intende prendere per aiutare i cittadini
e le associazioni a non abbandonare la cura del verde pubblico?
Ricordiamo che a causa della crisi sanitaria ed economica
nessuno vuole più versare quote per un servizio di
competenza del Comune e questo potrebbe portare nuovo degrado
nelle periferie.
La collaborazione con le realtà civiche va potenziata
e strutturata in modo da supportare economicamente chi agisce
in autonomia ma è necessario, e peraltro già
avviato, un percorso di assunzioni nel servizio giardini con
investimenti anche sui mezzi. Gli appalti devono avere durata
pluriennale e adeguati finanziamenti come il recente accordo
quadro aggiudicato da Roma Capitale complessivamente di 100
milioni di Euro su 3 anni. In passato tali servizi erano gestiti
da cooperative risaltate alle cronache e in questi 5 anni
molte gare sono andate deserte; scardinare un sistema crea
dei disagi ma da qui si parte per una ricostruzione a norma
di legge.
5.
Il Casale della Cervelletta è ancora chiuso ed occorrono
molti fondi per riaprirlo; da tre anni il parco di piazzale
Loriedo è stato sottratto alla comunità a causa
di una rigidità politica che non ha precedenti e, nonostante
la parziale riapertura del parco, è ancora ben lontano
dalla bellezza che lo aveva portato ad essere un punto di
aggregazione del quartiere. Due ex simboli del territorio
sui quali i cittadini hanno più volte espresso il proprio
disappunto. Che impegni intende prendere a riguardo?
E' assolutamente da riaprire questi luoghi ai cittadini
ma nel rispetto delle norme per cui non ho intenzione di fare
sconti a nessuno: la legge è uguale per tutti!
Una prima fase di messa in sicurezza è già stata
ultimata sul Casale della Cervelletta e sul parco di Piazza
Loriedo. In quest'ultimo caso è stato anche pubblicato
un bando per una nuova assegnazione, purtroppo bloccata da
un ricorso. La partecipazione pubblico/privato è una
risorsa a cui puntare ma senza clientelismo né speculazione
come in passato.
6.
La scarsa sicurezza nei quartieri è un tema sempre
più ricorrente. Microcriminalità, piromani,
spacciatori e vandalismo agiscono per lo più indisturbati.
Come si restituisce la fiducia degli abitanti della periferia
romana verso le istituzioni preposte alla tutela della sicurezza
dei territori?
Illuminazione pubblica dove manca, videosorveglianza in
luoghi sensibili e soprattutto potenziamento della vita attiva
dei territori. Una comunità presente, una cultura diffusa
ed il rilancio economico della città e soprattutto
delle periferie è l'arma vincente contro degrado urbano
e sociale che causa maggiore incidenza della criminalità
ed il percorso è già stato intrapreso con numerose
iniziative, investimenti con ACEA per l'illuminazione e tanti
interventi di riqualificazione degli spazi pubblici.
7.
Che cosa intende fare di “concreto” e di “speciale” per il
IV Municipio, che si possa misurare, nel primo anno del suo
mandato?
Continuare a intervenire sulle scuole e su progetti mirati
al contrasto della dispersione scolastica; contrasto all'abusivismo
commerciale e sostegno alle piccole imprese del territorio;
creazione di aree sportive nei giardini e parchi pubblici.
I cittadini saranno i protagonisti del mio prossimo mandato.