19
ottobre 2021 - Le biblioteche comunali di Roma tornano
ad essere accessibili al 100% della loro capienza pre-covid
grazie al decreto governativo che stabilisce nuove regole.
Si accede in biblioteca con l’esibizione del green-pass, l’uso
della mascherina e l’igienizzazione delle mani. In questo
ambito anche la Biblioteca della Vaccheria Nardi riapre le
porte agli eventi culturali e lo fa proprio con la premiazione
dell’VIII Concorso Letterario Caterina Martinelli, promosso
dall’Associazione Vivere a Colli Aniene, che negli ultimi
anni ha trovato sempre una squisita ospitalità in questa
splendida cornice. Il 23 ottobre prossimo, autori di tutta
Italia riceveranno l’ambito premio che si sono aggiudicati
con le loro opere: racconti, poesie, libri e sillogi poetiche.
Vi informiamo già da ora che i posti disponibili per
questo evento sono esauriti, riservati in gran parte agli
autori e ai loro accompagnatori e non ci sarà ulteriore
capienza per chi avrebbe desiderato partecipare. Come ogni
anno, il programma prevede che la cerimonia sia intervallata
dall’esibizione dei ragazzi della scuola di musica Anton Rubinstein
guidati dalla grande artista Sara Matteo.
Vivere a Colli Aniene è un’associazione
di volontariato senza scopo di lucro: promuove e diffonde
la cultura del e sul territorio, la solidarietà, il
sociale; contribuisce alla tutela e alla valorizzazione del
territorio; organizza manifestazioni e spettacoli, concorsi
e conferenze, convegni e dibattiti, scambi artistici nazionali
ed internazionali, iniziative per la salvaguardia della salute
pubblica, per il miglioramento della sicurezza, per la cura
del verde pubblico e per il potenziamento di tutti i servizi
di pubblica utilità.
Chi
era Caterina Martinelli
Il 3 maggio 1944, al Tiburtino III, Caterina Martinelli tornava
a casa insieme ad altre donne dopo un assalto a un forno.
Il gruppo viene bloccato da un drappello della PAI (Polizia
Africa Italiana) che gli intima di riconsegnare il prezioso
carico.
Al loro rifiuto i militari cominciarono a sparare colpendo
a morte Caterina Martinelli. La donna stramazzò a terra,
cadendo sopra la figlioletta lattante che aveva in braccio;
la bambina sopravvisse, ma con la spina dorsale lesionata.
Ancora oggi, in via del Frantoio c’è una lapide a ricordare
questo tragico fatto.