Carocci:
"Oggi il mio posto è al Piccolo America, non all'assessorato
alla Cultura"
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29
ottobre 2021 - Le anticipazioni che si sono rincorse
sui media nella giornata di ieri, che indicavano Valerio Carocci
nuovo assessore alla Cultura di Roma Capitale, sono state
smentite proprio dal candidato in pectore. Rinunciare ad una
poltrona prestigiosa in questa città non è da
tutti e Valerio ha dato l’esempio: la cultura si fa soprattutto
sul territorio, accanto ai cittadini… per la politica ci sarà
tempo più avanti. Ricordiamo che Valerio Carocci, cresciuto
nel nostro quartiere, da diversi anni è il presidente
dell’associazione Piccolo America.
«No, non sarò il prossimo assessore alla
Cultura di Roma Capitale, notizia rimbalzata in questi giorni
sugli organi di stampa. Il mio posto è al Piccolo America
e al Cinema Troisi, qui voglio stare, ne sono convinto e felice.
Ringrazio tutte le personalità, gli esponenti del mondo
culturale, gli amici e i comitati di quartiere che hanno promosso
il mio nome con entusiasmo e bellissime parole, che colpiscono
dritte al cuore. Vi ringrazio perché danno la forza
di proseguire il cammino, dopo oltre dieci anni senza sosta.
Ci tengo a esplicitare, ancora una volta, che quanto fatto
finora non è stato mai mosso dal desiderio di ottenere
una “poltrona” in questa città, dove faccio politica
da oltre tredici anni. Non credo che una delega o un assessorato
siano l’unico modo con i quali si possano rendere migliori
i territori, insegnamento che mio padre mi ha sempre trasmesso.
In questi anni eravamo rimasti in pochissimi a occuparci di
Roma del suo futuro e della sua qualità della vita,
poi all’improvviso sono spuntati singoli individui mai visti
e sentiti e trovo avvilente che in questi giorni stiano sgomitando
per avere incarichi. Ben venga la partecipazione, ma bisogna
avere l’umiltà di presentarsi per quello che si è,
senza inventare passati di attivismo sociale, culturale o
politico. Siamo onesti. Solo così potremo costruire
una società migliore.
Mi auguro che Roberto Gualtieri, oggi Sindaco, abbia la forza
di dar vita a una squadra giovane e creativa, perché
l’ho conosciuto in più occasioni e ha una visione che
ho apprezzato. Noi saremo sempre a disposizione di chi vorrà
valorizzare e mettere in rete con discrezione le energie spontanee
e gli spazi sociali della Capitale, preservando lì
indipendenza e libertà delle realtà sociali
è fondamentale. Con questo spirito saremo felici di
collaborare con la nuova amministrazione comunale.
Lo abbiamo detto anni fa e lo ribadisco oggi: le uniche poltrone
a cui teniamo sono quelle del nostro cinema, e non parlo solo
del Troisi, ma anche del Cinema America e di tutte le sale
che rischiano di essere convertite in palazzine, casinò
o centri commerciali. Forse arriverà il giorno che
il Piccolo America non avrà più bisogno di me
e ci sarà la necessità di affrontare nuove sfide,
ma quel giorno non è oggi. Oggi accendo il proiettore
per Freaks Out di Gabriele Mainetti. Avanti tutta! Valerio
Giuseppe Carocci»
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