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dicembre 2021 - Sinceramente noi della redazione
non sappiamo giudicare un’opera di Street Art e per questo
evitiamo di commentare anche quello realizzato in piazzale
Loriedo. Ne abbiamo parlato in passato perché avremmo
preferito che quest’opera fosse inserita in un progetto completo
di risanamento del parco, invece quest’opera appare a noi
e a tanti altri come una “cattedrale nel deserto”.
Però, come sempre avvenuto nel passato, riportiamo
quanto ci scrivono i nostri lettori sull’argomento, liberi
di esprimere i loro punti di vista. Ricordiamo che la Street
Art Arte o arte urbana è nata con forme di arte che
si manifestano in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle
tecniche più disparate: bombolette spray, adesivi artistici,
arte normografica, proiezioni video, sculture ecc... Questo
tipo di arte, soprattutto quella dei maggiori esponenti, è
stata adottata ultimamente dalle varie amministrazioni per
dare colore ad una grigia periferia. Le motivazioni che spingono
tantissimi giovani a intraprendere questo percorso non canonico
dell'arte possono essere molto varie. Quello che prevale è
semplicemente un modo per esporre liberamente, senza i vincoli
di gallerie e musei; quindi una maniera per autopromuoversi
e operare in piena autonomia. L'arte di strada offre infatti
la possibilità di avere un pubblico potenzialmente
vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale
galleria d'arte.
Ecco
il messaggio sul murales di piazzale Loriedo ricevuto ieri
in redazione:
«Una stonatura i murales a Piazzale Loriedo - Gli
artisti di strada hanno terminato i murales nel giardino di
Piazzale Loriedo, e per far capire ai lettori e ai signori
che amministrano la città, come i dipinti siano stati
accolti dagli abitanti del luogo, trascrivo alcuni commenti
apparsi sul Gruppo Facebook di Colli Aniene. Un signore osserva:
"Sarebbe meglio una stuccatura e una tinteggiatura, ovvero
un ripristino per riportarlo allo stato originale, come lo
aveva concepito l'architetto che ha progettato la piazza".
Una signora: "Il murale é davvero brutto e non
c'entra niente con il contesto del piazzale e del quartiere,
un vero cazzotto nello stomaco!" Un'altra signora: "Sono
molto più belli quelli fatti dai "piccoli giganti"
a parco Tozzetti. Tra l'altro questi colori non c'entrano
nulla con il parco, un pugno nell'occhio ogni volta che ci
passo. Come ha detto qualcuno, fa molto mercato del pesce".
Un'altra ancora: "Mi dispiace per gli autori dei murales,
ma anche io li trovo stridenti con il contorno. Mi piacciono
i colori, ma forse starebbero meglio in uno stabilimento balneare".
Ovviamente qualcuno ha anche apprezzato. Un signore ha osservato
che i dipinti piacciono ai bambini. Il fatto è che
belli o brutti, i murales in un giardino non stanno bene,
sono una stonatura, per il semplice motivo che il dipinto
è già offerto dalla natura, e inserirvi immagini
artificiali, uscite dalla mano dell'uomo, significa creare
un fastidioso contrasto. Particolarmente evidente, il contrasto,
nel parco di Piazzale Loriedo, che è molto piccolo
e con quelle immagini sui muri è stato snaturato. Prima
era il giardino delle fontane, degli aranci, delle rose e
del rosmarino, adesso è il giardino dei murales. Brutti,
secondo alcuni. Renato Pierri»
Ecco
un altro messaggio sul murales di piazzale Loriedo ricevuto
in redazione il 25-12-2021:
«Roma.
Un regalo lasciato dalla giunta Raggi - A giudicare dal gesto
della mano protesa in avanti, come per allontanare da sé
la visione dello squalo a poca distanza, ci si aspetterebbe
di vedere un'espressione di spavento nel volto della donna,
e una posizione diversa della testa. Il volto, invece, è
inespressivo, e la testa è china su un ginocchio. La
donna sembra malata, con problemi di coordinazione degli arti.
La mano destra, bruttissima, fa compagnia al piede destro
su un muretto separato. Gran parte invece del muro centrale,
è occupato dalla gamba sinistra distesa. Brutta pure
questa. Tutto brutto, a mio parere, compreso il pesce sul
muretto di fronte. E' il regalo che la giunta comunale di
Roma, precedente quella attuale, ha avuto la strampalata idea
di fare agli abitanti di Piazzale Loriedo, nel quartiere di
Colli Aniene, spendendo ben diecimila euro. E' stato dato
il colpo di grazia al piccolo giardino. Non ci sono più
i fiori, le siepi di more e di rose, gli zampilli della grande
fontana. C'è solo un brutto murale. Carmelo Dini»