24
gennaio 2022 - Pubblichiamo il comunicato ricevuto
dal Gruppo Ambiente Tiburtina: «L'IPCC (Intergovernmental
Panel on Climate Change ) afferma che limitare il riscaldamento
globale a 1,5 ° C richiederà un'azione drastica.
Secondo il recente rapporto sul clima, l'umanità ha
una finestra limitata di anni in cui può sperare per
evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico,. Diversamente,
il mondo potrebbe diventare un posto quasi impossibile in
cui vivere per la maggior parte delle persone. Gli indirizzi
principali della COP26 sono stati: raggiungere obiettivi di
riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il
2030; accelerare il processo di fuoriuscita dal carbone, ridurre
la deforestazione, accelerare la transizione verso i veicoli
elettrici, incoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili.
Il nostro Paese ha adesso la responsabilità di rivedere
le politiche economiche e sociali. La trasformazione di una
parte consistente della nostra economia e anche degli stili
di vita delle persone, non si realizza senza governare i processi
in maniera stringente, senza una seria programmazione, senza
strumenti di protezione, riqualificazione del lavoro e senza
la partecipazione popolare.
Il
Gruppo Ambiente Tiburtina promuove un incontro pubblico
per venerdì 28 gennaio alle 17,00 presso il
Circolo ARCI Concetto Marchesi di via del Frantoio, 8.
In
quanto cittadini, associazioni, comitati avviamo con questo
incontro un percorso di conoscenza di responsabilità
e disponibilità a combattere la crisi climatica: ipotizziamo
un percorso comune. Il gruppo ambientale si sta costituendo
per intervenire collettivamente, con adeguata partecipazione,
su questioni territoriali, di ordine generale o particolare,
riferibili alla crisi ambientale e sociale: quindi su inquinamento
atmosferico, aree verdi o parchi, risparmio energetico, trasporti
e ciclabilità, acqua, rifiuti, consumo di suolo, sicurezza
sul lavoro, problema abitativo, diseguaglianze.
L’idea
è di un gruppo rivolto ai cittadini nella informazione
e denuncia di problemi ambientali, per la sensibilizzazione
e condivisione delle emergenze collettivamente individuate.
Si ipotizza la creazione di un gruppo aperto, non partitico,
con contributi esterni in grado di costruire confronto e condivisione
dei problemi, allargare i rapporti sociali , attivare interventi
per la giustizia ambientale e sociale. Il gruppo si pone anche
in relazione con le istituzioni locali (associazioni, comitati,
categorie di lavoro, sindacati); in particolare vuole avviare
un confronto con le municipalità sollecitandole ad
assumere iniziative di merito (dichiarazione su crisi climatica,
incontri con i cittadini, piano ambientale municipale e comunale,
ecc.) e a garantire la partecipazione dei cittadini su linee
di programma e interventi relativi all’ambiente e al territorio
(tavoli permanenti , consulte municipali, commissioni speciali).
È la risposta che, come cittadini, vogliamo dare ad
emergenze sociali e ambientali già oggi fuori controllo;
è la disponibilità che offriamo alle istituzioni
per una sfida che non può che essere collettiva.»