31
gennaio 2022 - Affidata ad un semplice comunicato
la nuova delega che il Comune di Roma consegna ad ACEA per
un impianto di upgrading a biometano presso il depuratore
Roma Est. Si tratterebbe di “rafforzare” l’impianto già
in esercizio con tecnologia finalizzata alla raffinazione
del biogas, ossia il sottoprodotto del processo di digestione
anaerobica dei fanghi di depurazione, e la sua conversione
a bio-metano. Fin qui, tutto bene, se l’intento è quello
di completare il ciclo dell’impianto possibilmente con il
fine di evitare la movimentazione dei fanghi che è
la causa principale dei miasmi che i residenti avvertono in
certi periodi. Ma il pericolo di questa operazione è
che arrivino dalla provincia al depuratore Roma Est, come
avviene ora per centinaia di bottini che portano i reflui
di altri comuni, che si muova verso il maxi-impianto una nuova
processione di camion con fanghi da trattare. Questo significherebbe
una sola cosa: ancora più miasmi nel quartiere! E questa
possibilità sarebbe insopportabile per chi vive in
questi luoghi. La prima domanda che dobbiamo porci e che esige
una risposta dal Comune di Roma è: “Quali sono
le garanzie per la salute pubblica?” L’unica cosa
certa è che questa decisione rappresenta il primo atto
vero sul territorio di Roma Est da parte della nuova amministrazione
capitolina e questo ci lascia alquanto perplessi perché
è un provvedimento preso senza coinvolgere i cittadini
di questo territorio. Anziché risolvere i problemi
esistenti, forse, se ne stanno preparando di nuovi. Vigileremo!
Ecco
il comunicato emesso dal Comune di Roma, sul quale ognuno
potrà farsi la sua opinione:
«La
Giunta Capitolina si è riunita questa mattina e ha
approvato varie delibere che hanno riguardato in particolare
il settore dei Rifiuti e il settore Bilancio.
Approvata la delega ad Acea a partecipare al Bando Pnrr- Linea
C – per accedere ai finanziamenti relativi alla realizzazione
di impianti per la gestione di rifiuti, mediante la progettazione
di un secondo impianto di upgrading a biometano presso il
Depuratore di Roma Est, dopo la delega già approvata
per il Depuratore di Roma Nord.
”Con questa ulteriore delega ad Acea – commenta l’Assessora
all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi
– puntiamo a rafforzare il sistema impiantistico di Roma con
tecnologia finalizzata alla raffinazione del biogas, ossia
il sottoprodotto del processo di digestione anaerobica dei
fanghi di depurazione, e la sua conversione a bio-metano,
fonte di energia rinnovabile idonea ad essere immessa nella
rete di distribuzione. Ci muoviamo così – ha concluso
– nell’ottica della green economy, attraverso il recupero
circolare di risorse, ottenendo il duplice obiettivo di utilizzare
i fanghi di depurazione per il recupero di energia, minimizzando
gli scarti di processo”.
La Giunta Capitolina ha approvato anche una delibera relativa
all’aggiornamento del risultato di amministrazione presunto
al 31 dicembre 2021 sulla base dei dati di preconsuntivo.
Il Bilancio di previsione 2022 applica infatti quote presunte,
vincolate e accantonate, del Risultato di Amministrazione
2021 per oltre 268 milioni di euro, di cui oltre 127 milioni
di euro di parte corrente e oltre 141 milioni di euro per
investimenti.
La Giunta ha proceduto, come previsto dalle norme, all’aggiornamento
dei dati di preconsuntivo sull’avanzo presunto e alla luce
dei dati accertati ritiene applicabile e utilizzabile nel
Bilancio 2022 l’utilizzo dei 268 milioni di euro di quote
vincolate o accantonate del risultato di Amministrazione 2021.
In linea con i dati dell’aggiornamento del risultato di amministrazione
anche gli indicatori sui tempi di pagamento dei debiti commerciali.
Le risultanze contabili dimostrano la riduzione di oltre il
10% dello stock di debito al 31 dicembre 2021 rispetto all’esercizio
precedente e la riduzione del tempo medio ponderato di ritardo
dei pagamenti da 8 giorni a – 3. Questi risultati, prende
atto la Giunta, evitano la sanzione rappresentata dall’accantonamento
al Fondo Garanzia Debiti Commerciali e determinano, così,
la liberazione dell’accantonamento a tale Fondo operata l’anno
precedente per oltre 15 milioni di euro.»