Metro
ed ATAC – Servizi o disservizi ?
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12
marzo 2022 - Attendere la metropolitana per oltre
20 minuti o attendere il bus per 50 minuti non sembra un servizio
degno di una metropoli ma è quanto accade quasi ogni
giorno nella città di Roma. Tutto questo aggravato
dal fatto di essere ancora in piena pandemia, dove le lunghe
attese di un mezzo pubblico si trasformano in calche sui vagoni
alla faccia del distanziamento e della sicurezza. Le scuse
ci sono sempre: guasti ai locomotori, scioperi, assenza di
personale ed ora anche le vetture in attesa di revisione.
Tra ritardi ed interruzioni di servizio, gli spostamenti di
studenti e lavoratori diventano un vero calvario. Ma, come
sempre, la responsabilità non è di nessuno!
Chi ha lavorato una vita nel settore privato non riesce proprio
a farsi una ragione per la quale l’appaltatore (il Comune
di Roma) continua a sopportare i disservizi delle municipalizzate
senza mai alzare la voce o applicare le penali. Una situazione
da cui si esce solo privatizzando i servizi comunali e firmando
contratti seri che garantiscano i livelli minimi di servizio.
L’utenza resta inascoltata e cerca, tra i giornali locali
meno asserviti a chi governa la città, chi riesce a
dare voce alle proteste. E noi, che abbiamo sempre dato voce
a tutti, lo facciamo anche questa volta pubblicando il testo
di alcuni messaggi pervenuti in redazione.
La signora K. ci scrive: “Buongiorno, scrivo per segnalare
i gravi disservizi che ormai da giorni stanno subendo gli
utenti della linea B. Ogni mattina, in orario di punta, le
attese sulle banchine arrivano anche a venti minuti. Oltre
al problema di arrivare in ritardo a scuola o in ufficio,
ne consegue anche che i treni sono sovraffollati e spesso
diventa difficile anche salire sui convogli (poi parlano di
distanziamento per Covid...). E' una situazione assurda e
assolutamente indegna per una capitale europea!”
La signora S. scrive un messaggio del tutto simile al precedente
per contenuti: “Ormai prendere la metro B è un'avventura...
Anche negli orari di punta si rischia di attendere sulla banchina
15 o 20 minuti. E così si viaggia in condizioni disumane,
con il treno che ad ogni fermata fatica persino a chiudere
le porte per il troppo affollamento. Altro che regole Covid...
Ho omesso le parolacce che avrei voluto scrivere.”
Intanto
l’assessore alla Mobilità del comune di Roma Eugenio
Patanè ha annunciato che dovranno essere fatti estesi
lavori di manutenzione sulla metropolitana, e che perciò
le due principali linee, la A e la B, dovranno chiudere per
molti mesi alle 21. La linea B dovrà chiudere alle
21 da aprile a giugno, mentre la linea A chiuderà da
giugno per 18 mesi, fino al dicembre 2023.
A Roma abbiamo solo 3 linee metropolitane, siamo agli ultimi
posti delle capitali europee, e quelle che abbiamo non brillano
di certo per funzionalità. Frutto di cattive amministrazioni
che non hanno saputo programmare la mobilità di questa
città e il futuro non è certo più roseo.
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