13
aprile 2022 - Se c’è una cosa che fa letteralmente
infuriare l’elettore sono le promesse non mantenute dei politici
fatte in campagna elettorale. Ancora una volta la Cervelletta
è stata usata per fini politici e tutto si è
fermato dopo le ultime elezioni, perfino i lavori già
stanziati e coperti da fondi. Sale l’indignazione nelle chat
di quartiere e si stanno studiando azioni che abbiano una
notevole cassa di risonanza perché se c’è una
cosa che le persone non accettano è di essere presi
per i fondelli. Questo quartiere ha già dimostrato
che non ha alcuna paura di spostare il voto politico quando
non c’è risposta ai problemi.
Il silenzio istituzionale dopo i proclami del Presidente della
Regione Zingaretti e del Sindaco di Roma Gualtieri lasciano
i cittadini perplessi e irritati.
Per
riassumere i fatti ricordiamo che con un comunicato stampa
del 7 dicembre 2021 il Sindaco di Roma scrive a Zingaretti:
“Roma Capitale vuole riqualificare e rendere fruibile
il Casale e la Tenuta della Cervelletta, una delle aree più
pregiate del quadrante est della Capitale. Il Sindaco Roberto
Gualtieri ha quindi scritto al Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, proprio per definire una collaborazione
che abbia come obiettivo condiviso questa grande opera di
recupero e tutela. Il primo cittadino, nel ricordare come
la struttura e l’area rappresentino “(…) un bene pubblico
di grande rilevanza storica e identitaria della città”
sottolinea infatti la fondamentale importanza di “(…) restaurarlo,
valorizzarlo e restituirlo così alla cittadinanza”
sempre “(…) tenendo ben presenti le esigenze dei territori
limitrofi e con un percorso partecipato con le associazioni
di quartiere per la sua futura funzione pubblica e sociale”.
La
risposta del Presidente della Regione Lazio non si è
fatta attendere: "Caro sindaco, il rilancio e la
valorizzazione di spazi pubblici da destinare a progetti sociali
e culturali è una delle priorità dell'amministrazione
regionale e uno degli ambiti nei quali sperimentare una proficua
collaborazione tra Regione Lazio e Roma Capitale".
"Proprio per questo, desidero confermarle con convinzione
il nostro impegno a contribuire per recuperare e mettere a
disposizione della comunità il Casale e la Tenuta della
Cervelletta e accolgo con entusiasmo l'invito di Roma Capitale
a collaborare, a livello organizzativo ed economico, per salvare
e tutelare questo bene storico all'interno della Riserva naturale
Valle dell'Aniene - si legge nella lettera - Abbiamo raccolto
le richieste dei cittadini e delle associazioni del quartiere
e avviato un progetto di recupero di questo splendido luogo:
il successo delle arene estive che abbiamo promosso presso
il Casale della Cervelletta dimostra le enormi potenzialità
culturali e sociali di quest'area. Ora ci sono le condizioni
per un intervento strutturale più ampio, integrato
con il recupero della torre medievale del Casale già
avviato da Roma Capitale".
"Condivido quindi pienamente l'iter proposto e la
volontà di formare un tavolo comune con tutti i soggetti
interessati, coinvolgendo naturalmente anche cittadini e associazioni
di quartiere. Confermando quindi la piena disponibilità
ad avviare un percorso comune sul recupero dell'intero complesso
del Casale della Cervelletta, le invio i miei più cari
saluti" conclude.
Questo
è l’ultimo scambio epistolare, poi i fatti raccontano
una storia diversa. Grazie alla tenacia di cittadini e associazioni,
la precedente amministrazione era riuscita nel 2019 a recuperare
250.000 € di fondi vincolati con la legge Roma Capitale e
rimasti, per anni, nei cassetti del Dipartimento Patrimonio.
Una parte è stata destinata alla messa in sicurezza
della torre mentre il rimanente (160.000 €) era destinato
al risanamento della parte di tetto ammalorata. Quest’ultimo
intervento doveva essere avviato a settembre 2021 ma ad oggi
non c’è traccia di cantieri alla Cervelletta. Alle
richieste di chiarimenti, il rinvio veniva giustificato dalla
possibile integrazione con fondi derivanti dal PNRR. Fondi
solamente favoleggiati! A quanto ci risulta dalla sovrintendenza
del Comune erano stati richiesti 2.000.000 di euro poi ridotti
a 800.000 . Probabilmente spariranno anche quelli.
Perfino
il FAI con i suoi “Luoghi del cuoricino”
non ha creduto al progetto presentato da Roma Capitale ed
ha scelto altri progetti da finanziare che avevano ottenuto
minori piazzamenti rispetto alla Cervelletta. Si avete letto
bene per noi non è un cuore quello del FAI ma un “cuoricino”
visto che le erogazioni del bando vengono destinate a chi
ha preso poche migliaia di voti contro chi ne ha presi decine
di migliaia. Tutto lecito perché si tratta di fondi
privati e il FAI può indirizzarli come vuole ma ha
lasciato perplesse tante persone. Certamente noi boicotteremo
la prossima kermesse del FAI e inviteremo i cittadini a non
votare.
Invitiamo inoltre i cittadini ad esprimere la propria indignazione
direttamente alle istituzioni e, se volete, potete farlo anche
attraverso il nostro sito.