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giugno 2022 - In occasioni come questo tipo di incontri
istituzionali, ognuno di noi ha il proprio parere personale
sull’esito dell’evento e su quanto è stato riportato.
Questa volta, dobbiamo fare un distinguo su quanti sono intervenuti.
L’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, pur non aggiungendo
nulla di nuovo a quanto abbiamo già riportato nell’audizione
in Commissione Ambiente, si è dimostrata competente
sull’argomento ed ha infuso fiducia su quanto accadrà
dopo la progettazione generale. Insomma, un bicchiere mezzo
pieno. Invece, per quanto riguarda la Regione Lazio, nel bicchiere
c’era il vuoto assoluto. L’intervento del vice capo di gabinetto
Vincenzo Montagna, è stato definito da uno dei presenti
e condiviso da gran parte della platea come: “L’esaltazione
del nulla”.
Ma
torniamo alla relazione pura dell’incontro di ieri 9 giugno.
L’assessora Alfonsi ha dichiarato che sperava di venire prima
a questo incontro ma la gestione dei rifiuti della città
e la faccenda dei cinghiali l’hanno impegnata molto. Poi ha
confermato quanto già anticipato dalla Commissione
del 6 giugno scorso ossia che l’appalto per la parziale
sistemazione del tetto è stato vinto dalla 3M Costruzioni
e per la fine del mese di giugno dovrebbero iniziare i lavori.
Ulteriori 160.000 euro, coperti da un mutuo, sono stati messi
a bilancio per la progettazione generale dei lavori di ristrutturazione
e solo dopo detta progettazione sarà possibile stabilire
l’entità dei fondi occorrenti. “Vogliamo fare una
progettazione partecipata in funzione dell’utilizzo che ne
vogliamo fare. Abbiamo già delle idee. Non deve essere
un tempo infinito perché cinque anni passano in fretta.
Non possiamo garantire che in questo tempo riusciremo a completare
il restauro ma riusciremo a rendere fruibile almeno una parte
del Casale”.
Per quanto riguarda gli interventi dei rappresentanti della
Regione Lazio, non intendiamo alimentare polemiche, diciamo
solo che, se il tema della riunione erano gli interventi sul
Casale della Cervelletta, non potete presentarvi con la notizia
della sistemazione della casa di Roberto ossia di un manufatto
fuori dal complesso monumentale, di nessuna validità
storica, posto tra il Casale e il Borghetto. Ricordiamo che
il Presidente della Regione Lazio si è esposto dichiarando
la sua volontà di salvare il Casale e di restituirlo
alla comunità. Speravamo che i suoi rappresentanti
avessero portato qualcosa di concreto su questo impegno e
non sulla “casa di Roberto” di cui ci importa il giusto ossia
nulla.
Sono
seguiti poi alcuni interventi da parte dei presenti di cui
riassumiamo le cose più significative. Nicola Marcucci,
professore e filosofo, ha detto che probabilmente a causa
della sua veneranda età difficilmente vedrà
il Casale restaurato ma finchè avrà forze per
farlo lotterà perché questo avvenga. Valerio
Carocci ha spiegato il significato del Cinema alla Cervelletta
perché fa parte di un percorso istituzionale per restituire
il Casale al territorio. Il prof. Domenico Pietrangeli (detto
Mimmo Cervelletta) ha esercitato il diritto allo scetticismo:
“Mi sono occupato della Cervelletta dal 1981. Non potete
immaginare quanti politici hanno fatto passerella in questo
luogo con tante promesse mai mantenute.”
Per
concludere, ritorniamo al concetto del bicchiere mezzo pieno.
È giusto, in questo momento, dare fiducia ai buoni
propositi e incentrare tutta la nostra attività sulla
collaborazione istituzionale,come è stato fatto nell’ultima
consiliatura. Se poi gli impegni dichiarati si rileveranno
solo “fuffa” saremo pronti a scoprire il
“bluff”.