Roma
Capitale - Presentato nuovo Piano Gestione Rifiuti
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5
agosto 2022 - Un nuova proposta di Piano per la Gestione
Integrata dei Rifiuti e la pulizia della città è
stato varato ieri dal Campidoglio. Riuscirà questa
città ad uscire dalla costante emergenza della gestione
dei rifiuti e dall’inerzia che ha contraddistinto questa materia
negli ultimi anni? Ricordiamo come la scorsa amministrazione,
con un colpo di mano e sotto la pressione AMA, tolse al quartiere
di Colli Aniene il servizio di raccolta differenziata Porta
a Porta ossia un servizio che funzionava da un decennio come
un orologio svizzero. Siamo ancora in attesa che questo tipo
di raccolta torni ad essere operativa come più volte
dichiarato dalla nuova amministrazione di prossimità.
Intanto diamo un’occhiata al nuovo Piano Gestione Rifiuti
così come è stato presentato dal Campidoglio.
Gli obiettivi del Piano: minore produzione di rifiuti; aumento
della differenziata, del riciclo e del recupero energetico;
realizzazione di un sistema impiantistico integrato per rendere
autosufficiente il territorio; drastica riduzione del conferimento
in discarica, abbattimento delle emissioni di gas serra, miglioramento
dell’intero sistema della raccolta. La proposta di piano si
inserisce nel quadro delineato dal decreto governativo che
ha nominato il Sindaco di Roma Commissario Straordinario per
il problema rifiuti; ed è in linea con la strategia
nazionale ed europea per l’economia circolare e lo sviluppo
sostenibile.
Il piano intende dunque garantire alla Capitale l’autosufficienza
nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e un ruolo
di protagonista dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.
Grazie al nuovo sistema impiantistico integrato, all’adozione
dei più avanzati sistemi di abbattimento delle emissioni
e alla massiccia riduzione del conferimento in discarica sarà
possibile contribuire al raggiungimento degli obiettivi italiani
ed europei per il 2035. Il nuovo Piano Rifiuti avrà
nel piano industriale Ama uno dei presupposti operativi per
il miglioramento delle attività di pulizia, del sistema
di raccolta e per lo sviluppo di buona parte dell’impiantistica.
Gli obiettivi operativi e i livelli di servizio del piano
industriale Ama dovranno assicurare il decoro della città
e saranno recepiti nel contratto di servizio che Roma Capitale
stipulerà con l’azienda concessionaria, ponendo Roma
al passo con le altre grandi capitali europee.
GLI OBIETTIVI IN DETTAGLIO
Tra le prime finalità del Piano Rifiuti commissariale
c’è l’incremento del tasso di raccolta differenziata,
dal 45,2% attuale al 65% nel 2030 e al 70% nel 2035. Un processo
che passa attraverso l’ottimizzazione della logistica e la
razionalizzazione del servizio di raccolta (nuovo sistema
logistico e di monitoraggio, nuovi centri di raccolta, centri
di smistamento, riorganizzazione del servizio in funzione
delle caratteristiche del territorio, digitalizzazione dei
servizi).
Per quanto riguarda la riduzione nella produzione di rifiuti,
il Piano punta a un abbattimento dell’8.3% in otto anni, da
1,69 milioni di tonnellate l’anno a 1,55 nel 2030 e 1,52 nel
2035. Obiettivo da raggiungere attraverso accordi con i settori
produttivi, campagne di comunicazione, centri di riuso.
Il Piano consentirà una sensibile riduzione dei rifiuti
non riciclabili, pari a circa un terzo, passando da 1 milione
di tonnellate l’anno del 2019 a oltre 700mila tonnellate nel
2030, con riduzione ulteriore nel 2035 a circa 660mila.
Strategici gli obiettivi legati a un rendimento elevato del
recupero di materia da raccolta differenziata (65% nel 2035),
basato su una qualità migliore dei conferimenti a partire
dal recupero del servizio destinato alle “unità non
domestiche” (attività commerciali), oltre che sul ricorso
a nuovi impianti. Altrettanto importanti saranno il recupero
dalle frazioni organiche avviate ai nuovi impianti di digestione
anaerobica (compost e metano) e la gestione efficiente degli
scarti degli impianti di selezione delle frazioni secche.
Tutto ciò contribuirà a una netta riduzione
del conferimento di rifiuti nelle discariche, che saranno
così destinate al solo smaltimento degli scarti non
destinabili a recupero energetico, passando da 500mila tonnellate
a 23mila nel 2030, fino a circa 24mila nel 2035. Risultati
che consentiranno di andare oltre gli obiettivi fissati dall’Unione
Europea. Obiettivi che individuano una percentuale massima
del 10% di ricorso alla discarica entro il 2030; mentre Roma
Capitale, partendo dal 30% attuale, raggiungerà il
4,8% nel 2030 e il 3,2% nel 2035.
Lo scenario descritto dal Piano porterà a una riduzione
del 90% circa delle emissioni di CO2 rispetto allo “scenario
0” (raccolta differenziata al 65% ma con la situazione impiantistica
immutata) e ancora di più rispetto a quello attuale
con la differenziata al 45%. Il contributo di Roma al percorso
verso la neutralità climatica arriverà grazie
al recupero di energia da rifiuti residui, alla diminuzione
sostanziale di emissioni di gas climalteranti, alla chiusura
delle discariche. Fondamentale anche l’ottimizzazione dei
trasporti, grazie all’eliminazione delle lunghe percorrenze
per il conferimento a impianti collocati fuori regione e all’estero.
COMPLETAMENTO DELLA RETE IMPIANTISTICA
Il Piano prevede la realizzazione di impianti basati sulle
migliori tecnologie di settore disponibili, da quelli di selezione
di carta e plastica da raccolta differenziata ai biodigestori
anaerobici. Le attività di progettazione per realizzare
questi impianti sono affidate ad Ama che ha partecipato ai
bandi PNRR per il loro finanziamento. Verranno realizzati
nelle aree di Rocca Cencia e Ponte Malnome due impianti di
selezione delle frazioni secche da raccolta differenziata
da 200mila tonnellate complessive (carta, cartone e plastica),
con un investimento totale di 43 milioni di euro. A Cesano
e a Casal Selce saranno costruiti 2 impianti per la digestione
anaerobica della frazione organica (produzione biometano per
trasporti e di compost per agricoltura), da 200mila tonnellate
complessive, per un investimento di 59 milioni di euro ciascuno.
Il termovalorizzatore. Verrà realizzato un impianto
di trattamento termico ad elevata efficienza che tratterà
i rifiuti indifferenziati residui e gli scarti non riciclabili
derivanti dagli impianti di selezione e trattamento. Avrà
una capacità di trattamento di 600mila tonnellate annue
e sarà realizzato adottando la tecnologia di combustione
più consolidata e ad alta efficienza per il recupero
energetico, con i sistemi più avanzati per la riduzione
delle emissioni in atmosfera. Allo stesso tempo saranno gestite
ceneri da combustione e si avvierà la sperimentazione
per la cattura di anidride carbonica. L’investimento complessivo
sarà di circa 700 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno
ulteriori 150 milioni circa per la tecnologia di trattamento
e riciclo degli scarti di lavorazione.
Il piano prevede, inoltre, l’attivazione di complessivi 30
centri di raccolta, tra riqualificazione degli esistenti e
nuovi centri (40 milioni di euro di investimento), distribuiti
nei diversi Municipi. Sarà realizzato un ulteriore
impianto per il trattamento e il recupero delle terre di spazzamento
(5 milioni di investimento) e nuove stazioni di trasferenza/trasbordo
e stoccaggio (10 milioni).
I TEMPI
Il Piano prevede un cronoprogramma puntuale, così da
rispettare l’obiettivo della realizzazione di un sistema di
gestione integrato che garantisca l’autosufficienza territoriale
in pochi anni.
Il Commissario Straordinario ai Rifiuti ha firmato immediatamente
l’ordinanza di approvazione della proposta di Piano.
Il 12 agosto verrà firmata l’ordinanza commissariale
di approvazione del documento di VAS (Valutazione Ambientale
Strategica) e sarà avviata la procedura di consultazione
pubblica per la presentazione delle osservazioni. Verrà
firmata anche l’ordinanza per il supporto da parte della Città
Metropolitana alle attività del Commissario stesso.
Il 30 settembre si concluderà la raccolta di osservazioni
nell’ambito della procedura di VAS.
Il 15 ottobre verrà firmata l’ordinanza commissariale
di approvazione del Piano Rifiuti, completo di VAS. Contestualmente
saranno pubblicate le procedure di gara (con “manifestazioni
d’interesse”) per chi vorrà candidarsi a realizzare
il termovalorizzatore.
Entro fine ottobre, da ultimo, sarà definito il piano
industriale Ama. Piano che, come detto, rappresenta il riferimento
fondamentale per l’attuazione del Piano Rifiuti di Roma Capitale.
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