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settembre 2022 - L’Associazione Università
Popolare Michele Testa, in collaborazione con le Associazioni:
Vivere a Colli Aniene, Assoc. Italiana Casa Onlus, L’Anfiteatro,
La Chiocciolina ODV, L’Isola che non c’è, I Scoordinati,
il Foro, nell’ambito della XXXIII edizione dell’Arte nel Portico,
presenta l’evento culturale “Da
Piero a Pier Paolo, fotogrammi d’arte”. L’esposizione
dei pannelli comprensiva di spiegazione da parte del regista
Alessandro Perrella si terrà sotto i portici di via
D’Onofrio in prossimità della sala Falconi. Nell’anno
in cui ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini,
nasce l’idea di realizzare “Da Piero a Pier Paolo”, un viaggio
suggestivo e in gran parte inedito. Da Piero Della Francesca
a Pier Paolo Pasolini attraverso mezzo millennio di storia
dell’arte e del cinema, come messo in evidenza dall’evento
ideato e realizzato da Alessandro Perrella.
La mostra prevede l’esposizione in via straordinaria delle
foto dei costumi originali del film di Pasolini “Il Vangelo
secondo Matteo”, che si rifanno agli abiti rappresentati da
Piero Della Francesca nel ciclo di affreschi “La Leggenda
della Vera Croce”.
Qual è il legame che unisce un pittore del Rinascimento
ad un regista importante e controverso come Pier Paolo Pasolini
?
Pasolini, su suggerimento del critico d’arte Roberto Longhi,
trasse ispirazione dalla serie di affreschi rinascimentali
prodotti dal pittore aretino. Infatti nel 1439 Piero Della
Francesca si trovava a Firenze in qualità di assistente
del maestro Domenico Veneziano e poté vivere in prima
persona il Concilio di Firenze dove fu proclamata l’unione
della Chiesa Romana con quella d’Oriente. Nella città
toscana erano convenute migliaia di persone dall’Oriente nei
loro costumi ricchi e tradizionali. Alcuni anni dopo, quando
il committente Giovanni Bacci commissionò a Piero Della
Francesca gli affreschi della Vera Croce, il pittore vestì
i protagonisti delle raffigurazioni con gli abiti orientali
ancora impressi nella sua memoria. Gli stessi abiti che Pasolini
e il suo costumista Danilo Donati portarono nel film “Il Vangelo
secondo Matteo”.
Nel “Vangelo secondo Matteo” Piero Della Francesca torna alla
ribalta nelle inquadrature con Caifa, il sinedrio e i sacerdoti.
Tale richiamo è suggerito dalla citazione di un efficace
particolare, che potremmo definire d’arredo, i copricapi geometrici,
identici a quelli indossati dagli uomini dell’affresco pierfrancescano
della “Leggenda della Vera Croce” di Arezzo, copricapi la
cui funzione sarebbe errato ridurre a puro ornamento, essendo
veicolo di trasmissione del senso di astrazione che le figure
di Piero Della Francesca effondono."
Alle
ore 20,30 di Sabato 24 settembre si terrà nella sala
Falconi di piazza Franchellucci (dietro la Coop) il dibattito
e la proiezione del documentario la “Leggenda della
Vera Croce” di Piero Della Francesca (regia di Alessandro
Perrella). L’evento
culturale è sotto il patrocinio del IV Municipio
di Roma Capitale con inviti alla rappresentanza istituzionale.
Nel corso del dibattito, tra le curiosità, si parlerà
dei motivi che portarono la parte progressista della Chiesa
ad affidare ad una personalità controversa come Pasolini
la realizzazione di quel capolavoro.
Questo
evento
si svolge nei luoghi dove Pasolini visse i primi anni della
permanenza romana, tra i paesaggi e le persone delle borgate
e l’umidità delle marane. Colli Aniene con questo evento
unico ha reso omaggio a Pier Paolo Pasolini e alla sua immensa
grandezza.