Un
vero successo per l’evento “Da Piero a Pier Paolo” nella sala
Falconi
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25
settembre 2022 - La cultura è di casa a Colli
Aniene dimostrando che anche in periferia possono essere progettati
eventi culturali in grado di attirare tanti spettatori. Il
pubblico, che ha riempito la sala Falconi in ogni spazio possibile,
ha assistito all’evento “Da Piero (Della Francesca) a Pier
Paolo (Pasolini)” culminato con la proiezione del cortometraggio
“La Leggenda della Vera Croce). Un evento nato da un’idea
del regista Alessandro Perrella e sostenuto da otto associazioni
del territorio che si sono autotassate per realizzare la manifestazione
e, per dovere di cronaca, riteniamo giusto citarle tutte:
Università Popolare Michele Testa, Vivere a Colli Aniene,
Assoc. Italiana Casa Onlus, L’Anfiteatro, La Chiocciolina
ODV, L’Isola che non c’è, I Scoordinati, il Foro.
Anche
la rappresentanza istituzionale non ha fatto mancare la sua
presenza a cominciare dal Presidente del Municipio Massimiliano
Umberti, gli assessori del IV Municipio Maurizio Rossi, Concetto
Zanghi, Dino Bacchetti, il presidente del gruppo PD IV Municipio
Proietti Federico e altri consiglieri del IV Municipio. Tra
le persone che hanno dato lustro all’evento, oltre al regista
Alessandro Perrella, segnaliamo la presenza dell’attrice Valentina
Perrella, che ha letto una lettera di Maria Callas a Pier
Paolo Pasolini, dell’attrice Imma Piro e del direttore di
fotografia Luciano Tovoli vincitore di due Nastri d'argento
e un David di Donatello.
L’ingresso alla sala Falconi è stato preceduto dalla
mostra contenente le immagini degli affreschi di Piero Della
Francesca e degli abiti originali utilizzati da Pasolini nel
film “Il Vangelo secondo Matteo” che hanno trovato ispirazione
da detti affreschi. Immagini accompagnate dal commento di
Alessandro Perrella che ha ricordato diversi aneddoti che
hanno portato alla realizzazione del film di Pasolini. Da
Piero Della Francesca a Pier Paolo Pasolini attraverso mezzo
millennio di storia dell’arte e del cinema. Ricordiamo che
Pasolini, su suggerimento del critico d’arte Roberto Longhi,
trasse ispirazione dalla serie di affreschi rinascimentali
prodotti dal pittore aretino. Infatti nel 1439 Piero Della
Francesca si trovava a Firenze in qualità di assistente
del maestro Domenico Veneziano e poté vivere in prima
persona il Concilio di Firenze che aveva il compito, poi fallito,
di attuare la riunificazione delle Chiese d’Occidente e d’Oriente
per dare inizio ad una nuova crociata. Nella
città toscana erano convenute migliaia di persone dall’Oriente
nei loro costumi ricchi e tradizionali. Alcuni anni dopo,
quando il committente Giovanni Bacci commissionò a
Piero Della Francesca gli affreschi della Vera Croce, il pittore
vestì i protagonisti delle raffigurazioni con gli abiti
orientali ancora impressi nella sua memoria. Gli stessi abiti
che Pasolini e il suo costumista Danilo Donati portarono nel
film “Il Vangelo secondo Matteo”.
Nel “Vangelo secondo Matteo” Piero Della Francesca torna alla
ribalta nelle inquadrature con Caifa, il sinedrio e i sacerdoti.
Tale richiamo è suggerito dalla citazione di un efficace
particolare, che potremmo definire d’arredo, i copricapi geometrici,
identici a quelli indossati dagli uomini dell’affresco pierfrancescano
della “Leggenda della Vera Croce” di Arezzo, copricapi la
cui funzione sarebbe errato ridurre a puro ornamento, essendo
veicolo di trasmissione del senso di astrazione che le figure
di Piero Della Francesca effondono."
L’organizzazione e le istituzioni stanno valutando la possibilità
di replicare l’evento a Villa Farinacci. Dal nostro punto
di vista crediamo che il successo dell’evento, decretato dal
pubblico presente, non vada sprecato e possa essere replicato
in diverse location del territorio.
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