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ottobre 2022 - L'immagine di Lancillotto che si è
maggiormente affermata nell'immaginario collettivo corrisponde
allo stereotipo del guerriero perfetto, forte, bello, carismatico
e nobile d'animo, condannato all'amore catastrofico per la
sua regina. Faceva parte dei cavalieri della Tavola Rotonda,
a coloro che Re Artu aveva assegnato il compito di mantenere
la pace nel regno. I cavalieri, nobili di animo, erano sempre
pronti a gettarsi in difesa del più debole nelle mille
avventure in cui erano coinvolti. Qui stiamo parlando di un
Lancillotto diverso, un poeta altrettanto nobile d’animo,
pronto a schierarsi con la sua penna e la sua ironia in favore
del salvataggio del Casale della Cervelletta. Con i suoi sonetti
graffianti ricorda ai “bugiardi” gli impegni
dichiarati e non mantenuti e soprattutto che le bugie pagano
nel tempo un prezzo molto alto. Dal punto di vista letterario,
il poeta risalta per l’ironia bonaria e per l’impegno civile
e, come i Cavalieri di Re Artù, è sempre pronto
a schierarsi dalla parte del popolo e della giustizia.
Disonor’a
li Busciardi
- Sonetto dei ricordi –
Povera
Cervelletta sbuciardata
dall’amministrator ant’elezzioni
ma la buscia se sa che va pagata
così la destra ha vinto l’elezzioni.
È inutile l’analisi del voto
e le corse esasperate per congresso
chi è stato foraggiato sempr’a dato
ce deve fa mea curpa drent’ar cesso.
Bisogna arinnovalli tutti quanti
e rificcaie drento der cervello
ch’esse compagni nun’è pe’ tutti quanti.
Ce devi mett’er core e la coscienza
come già fece sor Michele Testa
quanno che diede vit’a Tor Sapienza!
(Lancillotto)
La Torre della Cervelletta
Sonetto supplicato
Sentimio
di’ che forze ‘sta Toretta
ce la rifanno come fusse nova
però quaggiù la ggente che l’aspetta
se so’ stancati d’aspetta’ ‘sta prova.
Nu’ c’è bisogno de tanto cervello
pe’ sistema’ ‘na Tore piccoletta
ce bbasta ‘mpò de core solo quello
pe ‘ffa risplenne ‘sta bella Toretta.
Li monumenti vanno conservati
sinnò li voti che ve li dam’ affa’
se li lasciate tutti malannati.
perciò cacciate fora l’attribbuti
che noi der centr’Anziani stam’ in guardia
co’ chi se penza de facce fottuti!
(Lancillotto)