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novembre 2022 - Il 17 Novembre prossimo alle ore
17,00 si terrà a Tor Sapienza, presso il casale di
Via Filippo De Pisis 1, l’evento “Hanno arrestato
il pensiero critico – 87 anni dall’arresto di Michele Testa”.
Interverranno Nicola Caravaggio (Presidente dell’Associazione
Culturale Michele Testa), Leonardo Rinaldi (Presidente ANPI
Sezione Giordano Sangalli), Nicola Marcucci (Università
Popolare Michele Testa - UPMT), Rita Mattei (Studiosa delle
opere di Michele Testa). Ampio risalto sarà dato alla
esposizione delle illustrazioni di Carlo Gori ispirate alle
opere satiriche di Michele Testa.
Il professore Nicola Marcucci dell’UPMT ha anticipato una
parte dei contenuti del suo intervento che volentieri pubblichiamo:
«A mio avviso Tor Sapienza ha subito due ferite,
una a causa della II guerra Mondiale: la perdita della torre
da cui aveva il nome il suo fondatore ad opera dei nazifascisti,
e l’altra con l’abbattimento della stazione di Michele Testa
a causa dell’alta velocità. Il nazismo, da una parte
e un progresso solo votato al profitto, dall’altra, sono i
responsabili Di queste due ferite. Anche il fascismo fu responsabile
della inenarrabile persecuzione del fondatore di Tor Sapienza
che gli rese impossibile una vita normale.
Purtroppo, Michele Testa non ebbe giustizia né da vivo,
né da morto, e purtroppo neppure la sua famiglia.
La Commissione di epurazione sorta nel 1943 per i ricorsi
contro i crimini di guerra e gli arricchimenti e le carriere
illecite, non gli rese giustizia fino alla sua morte, avvenuta
il 24 settembre 1944 e non fu resa giustizia nemmeno a suo
figlio Paolo che addirittura fu messo sotto inchiesta per
aver chiesto informazioni su quale fine avesse fatta la denunzia
paterna fatta tre anni prima con l’accusa di averla inoltrata
senza seguire le vie gerarchiche quale maresciallo in servizio
permanente effettivo e per questo sanzionato con 5 giorni
di sospensione dal servizio. La sua vicenda meriterebbe di
essere trattata in maniera più esaustiva perché
prova di un sistema burocratico basato quasi sempre non sul
diritto ma come strumento di bassa vendetta politica».
Non vogliamo anticipare altro per lasciare a voi la libera
partecipazione a questo interessante dibattito durante il
quale ognuno potrà esprimere il proprio punto di vista
su una storia tragica che ormai appartiene al passato ma che
può ancora insegnare tanto per il futuro.
Ma qualche regalo vogliamo ancora farvelo. Pubblichiamo a
seguire il sonetto romanesco di un poeta che scrive sotto
lo pseudonimo di Lancillotto e due illustrazioni realizzate
da Carlo Gori appositamente per l’evento:
RICORDANDO MICHELE TESTA AL CONFINO
Che tutta Tor Sapienza s’aricorda
de ‘st’anima gentil’ e delicata
e je promette che giammai lo scorda
finche’ respira l’urtima boccata.
Perche’ parla’ del granne partiggiano
ce serve tanto còre e l’intelletto
fu impriggionato dar peggio cristiano
che governo’ l’itaja cor moschetto.
Le lacrime versate ner confino
hanno prodotto pace e libberta’
e chi ce se spaccio’ pe’ secondino
quer dolore lo rideve vomita’.
E mentre che cresceva Tor Sapienza
ner millenovecentoventinove
er clero ce parlo’ de providenza
ma senza che ce fossero le prove.
Oggi Tor Sapienz’e’ raddunata
pe’ ricorda’ ‘sta bella creatura
che nella vita venne martrattata
da chi ce fece vive de paura.
Se pure sa de lutto sta gran festa
e ce s’ammischi ‘er pianto cor soriso
semio sicuri che Michele Testa
esultera’ de gioj’in paradiso
(Lancillotto - 27 ottobre 2022)
Illustrazioni
di Carlo Gori:
Antonio
Barcella
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