16
dicembre 2022 - Anche il CDQ Cittadini di Colli Aniene
Bene Comune si è unito al progetto
di sicurezza stradale per il quartiere sostenuto da dieci
organizzazioni territoriali. Il ritardo nella comunicazione
di adesione era dovuto solo al fatto che si stava insediando
il nuovo Consiglio Direttivo del CDQ dopo le elezioni della
nuova rappresentanza. Nel frattempo il CDQ ha emesso un comunicato
nel quale riporta l’esito dell’incontro con il Comando di
Polizia Locale di Roma Capitale a conferma che l’associazionismo
sta lavorando su più tavoli. Ecco il testo del comunicato:
«Il Comitato di quartiere Colli Aniene Bene Comune
a seguito del gravissimo incidente del 28 novembre 2022 occorso
sulla Palmiro Togliatti, altezza via D'Onofrio, che ha coinvolto
una nostra concittadina, su richiesta di alcuni Cittadini,
in data 29 novembre scorso, ha inoltrato urgente richiesta
di incontro al Comando di Polizia Locale Roma IV.
In data 13 dicembre, una delegazione composta da Cittadini
e dal Comitato, è stata ricevuta dal comandante della
stazione Di Polizia Locale IV, Dottoressa Bellenzier e dalla
rappresentante dell’ufficio UITSS Signora Ilari.
Per quanto riguarda la problematica della sicurezza del tratto
stradale di Viale Palmiro Togliatti ed in particolare di quello
dell’intersezione VialeTogliatti/via D’Onofrio, dove si è
verificato il gravissimo incidente, causato da un’autovettura
che ha superato le auto ferme all'attraversamento pedonale
invadendo la corsia preferenziale a tutta velocità,
sono stati ascoltati i suggerimenti del Comitato che ha ipotizzato
diverse soluzioni per aumentare la sicurezza degli attraversamenti
pedonali e dalla circolazione in genere.
Il confronto è stato produttivo e si è deciso
di rendere il tratto più sicuro mediante l’installazione
di un segnale luminoso di pericolo e di eventuali altri possibili
dispositivi (proposti cuscinetti berlinesi), di provvedere
alla rimozione di parte della siepe che impedisce la visibilità
completa degli attraversamenti da parte dei pedoni nonché
dotare il luogo di una telecamera per individuare le autovetture
che impegneranno le corsie preferenziali. Per motivi di sicurezza,
a causa del transito dei mezzi di soccorso e veicoli su due
ruote, sono stati esclusi dossi o cordoli più alti.
Non si esclude di prevedere in futuro un ulteriore semaforo
pedonale a chiamata, ma su questo occorre fare dei ragionamenti
in quanto in quel tratto via Togliatti ha già molti
impianti.
Nel corso dell'incontro sono emerse altre criticità,
tra cui l'eccessiva velocità delle auto sull'asse Togliatti
su entrambi i sensi di marcia. E' stato richiesto di valutare
lo spostamento di pochi metri delle strisce pedonali da un
punto pericoloso, via Cassiani all'intersezione della farmacia
Colli Aniene ma anche quelle in curva incrocio vie Alberini/Cassiani.
Necessità di segnaletica verticale nell'attraversamento
pedonale dalla scuola Balabanoff su via Bardanzellu, richiesti
maggiori controlli su via Tamburrano. I Vigili hanno comunicato
che intensificheranno i controlli periodici sulla circolazione
veicolare di viale Togliatti.
Si è anche affrontato il problema della viabilità
di Via D’Onofrio e della sosta selvaggia delle auto provenienti
da Via Corsanego e dalla stessa Via Togliatti. Sul punto il
Comando ha illustrato un progetto che sarà realizzato
a breve che prevede nuove modalità di parcheggio in
parte a spina ed in parte lineari su tutta la via comunicando
che Via Corsanego in entrata e e Via D'Onofrio in uscita,
verso via Franceschini, diventeranno a senso unico determinando
una viabilità in senso circolare che dovrebbe risolvere
o, quantomeno, mitigare le problema di traffico e sosta selvaggia
della zona.
Restiamo in attesa della determina definitiva di tale progetto
e della documentazione ufficiale di quanto deciso in ordine
alla sicurezza degli attraversamenti sulla Via Togliatti,
comprese le richieste agli organi competenti (Atac per le
telecamere e Dipartimento SIMU per la rimozione di parte della
siepe, IV Gruppo Vigili Urbani per le strade interne di competenza).
Si ringraziano i Vigili Urbani per l'incontro ed anche per
il tempestivo intervento su due impianti semaforici guasti
incrocio via Franceschini e via Santi segnalati qualche giorno
fa.»
Nel
frattempo, sono passati 14 giorni da quando abbiamo inviato
la richiesta di incontro al Municipio e agli assessorati competenti
del Comune per illustrare e discutere insieme della nostra
proposta
ma nessuna risposta positiva ci è pervenuta. Non affrontare
un problema con i cittadini è, a nostro parere, solo
un modo di agire che serve a prendere tempo fino a che la
questione cadrà nel dimenticatoio del territorio. La
partecipazione democratica, tanto sbandierata quanto disattesa
nei comportamenti, viene vissuta da chi detiene il potere
come una vera e propria “ingerenza abusiva” da parte di non
addetti ai lavori, in spregio totale del principio di sussidiarietà
orizzontale; ben sostituito dalla pratica del “non disturbare
il manovratore” . Ricordiamo che la Costituzione italiana
prevede che "Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane
e Comuni favoriscono l'autonoma
iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento
di attività di interesse generale, sulla base del principio
della sussidiarietà". In forza
della sussidiarietà orizzontale il cittadino, sia come
singolo sia attraverso i corpi intermedi, deve avere la possibilità
di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi
che incidano sulle realtà sociali a lui più
vicine.
L'articolo 118, ultimo comma, della Costituzione (2001) riconosce
questa autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati,
per lo svolgimento di attività di interesse generale
e prevede per le istituzioni l’obbligo di favorire i cittadini
attivi. L’adozione di un approccio partecipativo dovrebbe
garantire il raggiungimento di obiettivi coerenti e rispondenti
alle diverse realtà territoriali. Infatti solo la partecipazione
degli abitanti in tutte le fase di definizione di un progetto
può permettere in un primo momento logico la conoscenza
condivisa dei problemi e la comprensione delle dinamiche in
atto, e nella fase decisionale calibrare la risoluzione dei
problemi con la viva realtà di comitati, associazioni,
cooperative e singoli abitanti impegnati nello sviluppo del
proprio territorio.
Il territorio romano è particolarmente vivace e ricco
di realtà associative, comitati, piccoli e grandi gruppi
che intendono partecipare attivamente ai processi in atto
sul loro luogo di appartenenza, contribuendo con indicazioni,
idee e chiarendo problemi e specificità.
Tale processo non deve limitarsi agli aspetti di informazione
e consultazione ma deve avere un carattere di continuità,
deve essere strutturato e non occasionale, partendo dal principio
che la “città vera è
quella degli abitanti”.
Chissà
se il IV Municipio e il Comune di Roma conoscano o meno questo
articolo della costituzione?