21
gennaio 2023 - La strada è segnata! Basta
con i morti e feriti sulle strade della capitale, occorre
la tutela delle persone e degli amanti dei veicoli a due ruote.
La città non è a disposizione degli automobilisti
che credono che i viali di quartiere siano circuiti di formula
1 come Monza o Indianapolis. Milano ha già dato l’esempio:
Zone 30 in tutta la città a partire dal 1° gennaio
2024. Andare piano riduce gli incidenti e le loro conseguenze.
Roma ha scelto un approccio più graduale ma l’importante
è iniziare: realizzazione di 69 isole ambientali e
Zone 30 e un centinaio di strade scolastiche. Nella nostra
città ci sono incroci stradali sulla viabilità
secondaria che sono estramamente critici per la sicurezza
stradale, sono i cosiddetti 'black point', ossia aree dove
l'incidentalità stradale è particolarmente elevata.
Colli Aniene, per via dei suoi larghi viali che inducono i
veicoli ad una maggiore velocità, è uno di questi
e per questo riteniamo che debba essere scelto per una sperimentazione.
Del resto, gli ultimi gravi investimenti nel quartiere di
pedoni sulle strisce pedonali, hanno fatto in modo che persone
ed associazioni territoriali si trovassero d’accordo nel richiedere
una migliore sicurezza stradale. Logicamente il Comune deve
fare la sua parte, evitando che le gli attraversamenti pedonali
siano praticamente invisibili in alcuni punti per la mancanza
di manutenzione della segnaletica orizzontale (vedi viale
Franceschini all’altezza di piazzale Loriedo dove le strisce
pedonali non sono più visibili). Soprattutto non vogliamo
la penalizzazione di quegli automobilisti che rispettano il
codice della strada. Abbassando il limite di velocità
nelle città da 50 a 30 km/h aumentano i vantaggi per
tutti: sia sotto il profilo della sicurezza che per quanto
riguarda la vivibilità delle strade.
Anche
una importante associazione come Bike Italia è favorevole
a questo progetto: « CITTÀ 30 KM/H: STRADE
PIÙ SICURE E VIVIBILI, TUTTI I VANTAGGI
Tutti i vantaggi delle Città 30 km/h, illustrati
nel dettaglio. Abbassando il limite di velocità nelle
città da 50 a 30 km/h aumentano i vantaggi per tutti:
sia sotto il profilo della sicurezza che per quanto riguarda
la vivibilità delle strade.
Una serie di infografiche, diffuse in occasione dell’annuncio
che Milano dal 1° gennaio 2024 introdurrà il limite
di 30 km/h in tutta la città e realizzate da Strada
per Tutti in collaborazione con Milano in Bicicletta: la spiegazione,
punto per punto, dei vantaggi legati all’abbassamento della
velocità in ambito urbano.
Città
30: meno incidenti, feriti e morti
Al primo punto c’è la sicurezza stradale: ogni anno
in Italia ci sono più di 170.000 incidenti stradali
dovuti principalmente alla distrazione e all’eccesso di velocità.
Peraltro oltre il 73% degli incidenti avviene in città
(fonte ISTAT): per questo abbassare il limite di velocità
permette di ridurre il numero e soprattutto la gravità
degli incidenti. Lo spazio di arresto di un’auto che va a
30 km/h è di 30 metri e in caso di impatto con un pedone
quest’ultimo in 9 casi su 10 sopravvive; andando invece a
50 km/h lo spazio di arresto è più del doppio
(63 metri) e un pedone colpito 9 casi su 10 non sopravvive.
Meno
inquinamento, meno rumore
I dati del Rapporto Mobilitaria (Kyoto Club, Cnr, Isfort)
ci dicono che il traffico urbano genera fino al 60% dell’inquinamento
atmosferico: abbassare il limite di velocità in città
rappresenta un disincentivo all’uso dell’auto e meno auto
in circolazione equivalgono a minor inquinamento dell’aria.
Questo vale anche per l’inquinamento acustico: abbassando
la velocità massima a 30 km/h si abbassa anche il livello
di rumore, vale a dire meno stress e più benessere.
Meno
auto: città più inclusiva
Abbassando
la velocità delle auto diventa più sicuro spostarsi
a piedi o in bicicletta e le persone possono scegliere liberamente
quale mezzo usare: inoltre il 60% degli spostamenti abituali
non supera i 5 chilometri (fonte Isfort). La Città
30 ridisegna gli spazi e mette al centro le persone, specialmente
quelle più vulnerabili: bambini, anziani e persone
con disabilità. Con i 30 km/h la città diventa
più inclusiva.
Spazi:
più verde, più commercio
Con
meno auto in circolazione è possibile riallocare lo
spazio pubblico destinandolo al verde: un ottimo modo per
contrastare le isole di calore e assorbire la CO2. D’altra
parte liberare le strade dalle auto in sosta – parcheggiate
per oltre il 90% del loro tempo di vita – consente di riconvertire
lo spazio per il commercio di prossimità, facendo muovere
l’economia locale.
Velocità costante: maggiore efficienza
Il limite di 30 km/h in ambito urbano – a eccezione delle
arterie di scorrimento – elimina i picchi di velocità
tra un semaforo e l’altro, fa risparmiare l’usura di freni
e pneumatici e non allunga di molto i tempi di percorrenza.
Chi si sposta in auto in una Città 30 lo fa in modo
più efficiente.
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