20
marzo 2023 - In data 17 marzo si è svolta
la seconda riunione del percorso partecipato promosso dalla
Facoltà di Architettura Roma 3 (su mandato del Comune
di Roma) con oggetto “Restauro e rifunzionalizzazione del
Casale della Cervelletta” . Erano presenti oltre ad una rappresentanza
del Coordinamento Uniti per la Cervelletta: M. Zampilli (Facoltà
di Architettura Roma 3), F. Geremia (Facoltà di Architettura
Roma 3), F. Giovannetti (Facoltà di Architettura Roma
3), A.F. Leon (Economista), G. Figà Talamanca (staff
Assessora S. Alfonsi Comune di Roma), F. Notarbartolo (RUP
Dip. Tutela Ambiente Comune di Roma, resp del procedimento),
F. Desideri (assessora ambiente IV Municipio di Roma – collegata
online) e studenti, architetti e ingegneri Università
Roma3.
Dopo una introduzione del dott. Leon e del prof. Zampilli,
la presidente del Coordinamento Uniti per la Cervelletta Irene
Ortis, ha presentato una idea/progetto (vedi la proposta in
fondo all’articolo) che propone, sul modello dell’uso del
Castello di Santa Severa, un ostello. Il testo presentato
è stato elaborato da I. Ortis ed E. Romano e trasmesso
nella mail del Coordinamento l’elaborato è stato accompagnato
e caratterizzato da alcuni principi generali e inderogabili:
gestione pubblica, sostenibilità ambientale ed inclusione
sociale, spazio al territorio e funzione a respiro cittadino.
L’intervento è stato accolto con attenzione dai presenti;
copie del documento sono state consegnate per una più
attenta valutazione tecnica (altre copie sono state inviate
via mail) agli universitari e ai soggetti istituzionali.
Altri contributi e precisazioni di UPC sono venuti da E. Romano
e da D. Pietrangeli.
E’ poi intervenuto il rappresentante del Comune di Roma (Figà
Talamanca) rappresentando l’attenzione e la volontà
dell’assessorato e del Comune nel contribuire al restauro
e riuso del Casale.
L’incontro è poi continuato con interventi degli architetti
della facoltà incentrandosi sulle questioni relative
ai fondi disponibili PNRR (2.000.000 €) e in capo alla Soprintendenza
del Comune di Roma, sulle priorità di intervento di
detto contributo (ambienti da mettere in sicurezza) e sul
possibile ruolo della stessa Soprintendenza. E’ stato esaminato
il cronoprogramma per i rilievi sul Casale, sui tempi di consegna
degli elaborati e dei progetti esecutivi finalizzati ai fondi
PNRR.
Un breve dibattito si è svolto sulle caratteristiche
dell’area umida e dei canali presenti nei pressi del Casale.
Per concludere, si procede con piccoli passi avanti verso
il restauro del Colosseo di Roma Est ma la domanda che tutti
si pongono è: “A quando la riapertura del Casale?”.
RIFUNZIONALIZZAZIONE
DEL CASALE DELLA CERVELLETTA IDEA/PROGETTO DEL COORDINAMENTO
UNITI PER LA CERVELLETTA
Principi
generali
1. Gestione pubblica
2. Sostenibilità ambientale ed inclusione sociale
3. Spazio al territorio
4. Funzione a respiro cittadino
Funzione
principale: Ostello della gioventù
Creazione di un ostello, destinato prevalentemente ai giovani
(vedere progetto regione Lazio sugli Eco Ostelli nel bando
Generazione Giovani su esempio degli Ostello di Itri (Frosinone
- Ostello Ossigeno (ostellossigeno.it)) e Configni a Rieti
(Ostello degli Orsini – Comune di Configni (RI)). Il modello
di uso e gestione potrebbe essere il Castello di Santa Severa
- Santa Marinella,Roma (Castello di Santa Severa).
L’idea
L’Hostello alla Cervelletta: luogo dove si condividono spazi,
tempo e socialità, che offre servizi sostenibili, dove
si gode del luogo, all’interno della Riserva Naturale dell’Aniene,
dove si usufruisce di eventi culturali, audiovisivi, di formazione
e addestramento al lavoro, spazi per il coworking e la comunicazione
multimediale. Incontro tra cultura e natura con la possibilità
di organizzare un soggiorno particolare.
Posto accogliente, cordiale, creativo, il cui target è
l’offerta di un turismo slow, un turismo lento (identificato
anche come turismo sostenibile) una giusta sosta per un modo
di viaggiare incentrato sull’esperienza (lenta, approfondita,
che permette d’immergersi completamente nell’ecosistema del
luogo ospitante) e sulla sostenibilità (ad impatto
zero sull’ambiente). Luogo fornito di una locanda e un di
bar intesi come servizi ma soprattutto come luoghi di incontro.
Tutto questo in un vero casale fortificato del 1600 con un
cortile dove svetta una torre del 1200, in quello che era
l’Agro Romano, all’interno di una riserva naturale.
Oggi la grande scommessa, per i giovani, e non solo, è
quella di riuscire a fondere il fascino del passato con lo
stile di vita 2.0, che contraddistingue il nostro presente.
Oggi viaggiare con poco budget e dormire in un ostello è
più una scelta di vita che una necessità. E
proprio per questo iniziano a nascere delle strutture che
vogliono trasformare questo tipo di ospitalità, aprendo
le porte a tutti, ma al tempo stesso offrendo un trattamento
e una cura dell’ospite con proposte ricche ed alternative.
Un ostello è una rivoluzione del concetto di ospitalità
pronto ed accogliente con la possibilità di incontrare
persone per condividere pensieri, idee o semplicemente quattro
chiacchiere prima di andare a dormire.
L’Hostello
alla Cervelletta garantisce il collegamento con la città
che può essere rappresentato da navette (lungo la via
Prenestina fino a Porta Maggiore) che portano a parti centrali
ed itinerari turistico/culturali/religiosi, ma anche di un
percorso ciclo pedonale che, lungo il fiume Aniene porta all’antico
Ponte di Monte Sacro (e di lì poi prosegue con la pista
ciclabile lungo la Nomentana fino a Porta Pia), o l’auspicato
percorso navigabile lungo l’Aniene, con un attracco (del resto
già previsto) a poca distante dal Casale, nei pressi
dei resti del ponte antico di Ponte Mammolo. Alternative suggestive
e facilmente realizzabili nell’attuazione del Piano d’Assetto
della Riserva Naturale dell’Aniene
Spazi
irrinunciabili
- Biblioteca (anche multimediale)
- Spazio mostre
- Auditorium
- Spazio dedicato al coworking
- Spazio (anche multimediale) dedicato alla storia del Casale
e dell’Agro Romano Antico
Prevedere
la realizzazione della Casa del Parco come l’info point (del
Parco e delle attività del Casale) e tutti i servizi
del Parco (compreso noleggio biciclette o biglietti per la
navigazione lungo l’Aniene). Questo potrebbe trovare spazio
nella così detta “Casa di Roberto”, edificio che si
incontra poco dopo il borghetto contadino e poco prima del
Casale (gestione RomaNatura).
Altra fondamentale risorsa è appunto rappresentata
dal borghetto contadino, gestito da una cooperativa agricola
di giovani che coltiva i campi una volta appartenuti alla
ex tenuta della Cervelletta. E’ questo altro punto dove si
può vivere una dimensione di campagna stando alla periferia
di una grande capitale e magari gustando ottimo cibo prodotto
a chilometro zero.