2
maggio 2023 - Le comunità energetiche sono
una grande opportunità attraverso la quale ognuno può
contribuire a superare la dipendenza da fonti fossili e a
ridurre le emissioni che procurano tanto danno all’ambiente.
Roma Capitale ha avviato un percorso importante per favorirne
la nascita e lo sviluppo attraverso la realizzazione di impianti
su edifici pubblici. Ma ci sono ancora tanti quesiti e dubbi
da risolvere. Per questo il Presidente della Commissione Ambiente
del Comune di Roma Giammarco Palmieri ha affrontato questo
argomento il 26 aprile scorso nel corso di un incontro
con esperti del settore alla Casa della cultura di Villa
De Sanctis.
Per fornire informazioni attendibili ai nostri lettori su
questa opportunità pubblichiamo un estratto su questo
tema ripreso dal sito di ARETI ossia il gestore della rete
di energia elettrica nella Capitale.
Cosa
sono le comunità energetiche - La comunità
energetica, o comunità di energia rinnovabile, è
un soggetto giuridico che si basa sulla partecipazione aperta
e volontaria di singoli membri, il cui obiettivo principale
è fornire benefici ambientali, economici o sociali
a livello di comunità. Costituiscono un passo importante
sulla via della transizione energetica.
I vantaggi delle comunità energetiche
- Aderendo a una comunità energetica, in Italia, si
può accedere a diversi benefici: ridurre le emissioni
di CO2, condividere l’energia prodotta tra i membri della
comunità con conseguente abbattimento dei costi in
bolletta.
Come costituire una comunità energetica
- L’ARERA ha approvato il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso
(TIAD) con la delibera 727/2022/R/eel del 27 dicembre 2022.
Il TIAD regola le modalità di valorizzazione dell’autoconsumo
diffuso, tra cui le comunità energetiche (DL 199/21
e 210/21). Secondo quanto previsto dall’articolo 10 del TIAD,
per fare parte di una Comunità Energetica, c’è
bisogno che i POD siano posizionati nella stessa area convenzionale,
servita dalla medesima cabina primaria.
Le
cabine primarie sono una parte fondamentale della rete elettrica,
hanno infatti la funzione di trasformare energia in alta tensione
(AT) in energia media tensione (MT), mettendola così
a disposizione dei cittadini e dei loro dispositivi.
Il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso sarà applicato
dal 1° marzo 2023, nel momento in cui entrerà in
vigore il decreto legislativo 199/21, che presenta le disposizioni
sugli incentivi per la condivisione dell’energia elettrica.
Per presentare una richiesta di costituzione di una comunità
energetica è necessario:
1. Individuare l'area convenzionale a cui fa riferimento la
comunità energetica
2. Verificare se si è in possesso dei requisiti per
accedere agli incentivi dedicati
3. Presentare l'istanza al Gestore dei Servizi Energetici
(GSE)
Quali
sono i requisiti per accedere agli incentivi - Di
seguito, i principali requisiti elencati nel TIAD per l’accesso
agli incentivi:
• Tra gli azionisti o membri della comunità energetica
possono essere incluse persone fisiche, PMI, enti territoriali
o autorità locali. Tuttavia per le imprese private
l’adesione alla costituzione della comunità energetica
non deve rappresentare la principale attività commerciale
o industriale
• Ogni punto di connessione della comunità energetica
deve far parte della stessa area convenzionale, servita dalla
medesima cabina primaria
• Gli impianti di produzione inseriti nella comunità
energetica, alimentati da fonti rinnovabili, non devono superare
la potenza di 1 MW
• Gli impianti di produzione che utilizzano fonti rinnovabili
devono essere entrati in esercizio dopo l’entrata in vigore
del DL 199/21 dell’8 novembre 2021, nel caso di impianti precedentemente
in esercizio a tale data, la potenza non deve superare il
30% di quella complessiva della comunità energetica.
Per maggiori informazioni sugli incentivi e sui requisiti
è possibile consultare la sezione relativa al TIAD
del sito ARERA.
In che modo presentare l'istanza al Gestore dei Servizi
Energetici (GSE) - Per usufruire degli incentivi
e della valorizzazione dell’energia elettrica condivisa, è
possibile presentare un’istanza al GSE tramite il proprio
referente. Il Gestore dei Servizi Energetici, una volta appurati
i requisiti, stipulerà un contratto direttamente con
il referente.