Prolungamento
della metro B. Bene, ma bisogna far funzionare il traffico dei
treni
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11
gennaio 2024 - Partiamo dalla prima considerazione:
da quando è stato realizzato il tratto della metro
B1 (Conca D’Oro) il traffico dei treni sulla metro B ha subito
notevoli ritardi. Ormai è consuetudine attendere i
convogli diretti a Rebibbia anche per 20 minuti ed oltre.
Non basta progettare, bisogna anche portare sulla linea quelle
innovazioni che consentano un passaggio veloce dei treni nelle
varie direzioni e la portata dei convogli in termini di numero
dei passeggeri. Perché, oltretutto, non si tratta solo
dei tempi di passaggio delle vetture ma soprattutto la capienza
delle stesse. La mattina è diventato un calvario riuscire
a salire sulla metro che già prima della stazione Tiburtina
è intasata come un carro bestiame. Ora vengono annunciati
da Roma Capitale nuovi prolungamenti dei segmenti della linea
B e, francamente i passeggeri, dopo l’esperienza precedente,
sono fortemente preoccupati. Quanto tempo dovranno attendere
sulle banchine in attesa del proprio treno? Cambieranno i
convogli e i tempi di passaggio? Ma qualcuno di questi progettisti
per Roma Capitale prende qualche volta la metro e si rende
conto di come si viaggia? E, per ora, non parliamo delle vetture
sporche e fatiscenti, indegne di una metropoli europea.
Dal sito internet “Roma Mobilità” - I treni
della B intanto guardano oltre il Grande Raccordo Anulare
"Non solo la futura metro D ma anche il prolungamento
delle linee B e B1 per servire le nuove zone, densamente popolate,
sorte a ridosso del Raccordo. Per quanto riguarda la B, da
tempo è evidente l’esigenza di portare i treni oltre
l’attuale capolinea di Rebibbia. Negli ultimi decenni lo sviluppo
urbanistico ha visto la realizzazione di interi quartieri.
Torrraccia e Casal Monastero, solo per citare i due più
abitati e bisognosi di collegamenti su ferro. Anche e soprattutto
per alleggerire la pressione sul traffico del GRA che per
i residenti rappresenta al momento tra le poche, se non l’unica,
arterie di collegamento. Spesso con l’utilizzo del mezzo privato.
La metro B prolungata sarà quindi un’ancora di salvezza
per l’intero quadrante. Con benefici che ricadranno anche
sull’intera circolazione del Raccordo anulare. L’intervento
consisterà nella realizzazione di un ulteriore tratto
di binari lungo circa 2,8 chilometri. Con due nuove stazioni:
San Basilio e Torraccia/Casal Monastero. La stessa Casal Monastero
si trasformerà in un vero e proprio nodo di interscambio.
Il punto dove, in modo particolare dalle zone oltre il Gra,
confluiranno i pendolari che con la metro B dovranno raggiungere
il Centro. Ovviamente ciò avrà come effetto
positivo un notevole scarico di traffico sulla via Tiburtina.
Ora spesso congestionata nelle ore di punta in entrata o in
uscita dalla città. Anche in questo caso, quindi, i
benefici dal punto di vista della mobilità, saranno
molteplici. E non interesseranno solo gli utenti del trasporto
pubblico.
Ma i progetti di prolungamento riguarderanno anche la linea
B1. In questo caso, secondo quanto contenuto nel Pums (Piano
urbano Mobilità sostenibile), i treni della sotterranea
punteranno a servire le zone di via Monte Cervialto, Serpentara
e Colle Salario. Nel complesso le nuove fermate dovrebbero
essere quattro. In modo particolare a Serpentara ne dovrebbero
sorgere due. Una per l’utenza della parte limitrofa a via
Talli/viale Lina Cavalieri, che include anche i molti studenti
dell’Ateneo salesiano, l’altra, che potrebbe vedere la luce
in largo Labia, attuale capolinea Atac, per gli abitanti di
Fidene. Il capolinea è previsto nel quartiere di Colle
Salario. Densamente abitato e proprio a ridosso del Grande
Raccordo Anulare."
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