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30 all’ora sulle strade di Colli Aniene – Il Campidoglio annuncia
i progetti per le isole ambientali
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febbraio 2024 - Isole ambientali, incroci pericolosi
e zone trenta. Il Campidoglio accelera l’attuazione dei progetti
per la sicurezza urbana. A Roma nel 2023 si sono verificati
192 morti sulle strade e questo trend sembra continuare nel
2024. L’idea, coerente con il PUMS, è quella che in
10 anni permetterà di avere una città per il
70 % con limiti a 30 chilometri orari. Il progetto non si
limiterà a mettere un banale cartello con il limite
di velocità, ma verranno riqualificate intere aree,
eliminando le barriere architettoniche, ripensando gli spazi
e alzando gli attraversamenti pedonali. Sono già sei
le isole ambientali realizzate in città e altre ventisette
sono in fase di progettazione (compreso il quartiere di Colli
Aniene). L’ultima approntata è quella di Casal Monastero
che ha portato sostanzialmente alla creazione di un’ampia
zona adibita a verde e al passaggio pedonale. I veicoli sono
così costretti a transitare riducendo la velocità
soprattutto a tutela degli alunni della vicina scuola. Contestualmente
sono state abbattute le barriere architettoniche mentre i
marciapiedi sono stati allargati per restringere le carreggiate.
L’iniziativa è un esempio di come si può migliorare
la sicurezza stradale ma anche il rapporto di tutti noi con
lo spazio dove viviamo. Un progetto condivisibile con l’unica
perplessità sulla durata della realizzazione. Francamente
dieci anni ci sembrano un po’ troppi perché nel frattempo
altre due migliaia di persone circa moriranno sulle strade
della capitale sacrificandole al “Dio Automobile” o agli adoratori
della velocità eccessiva.
ISOLE AMBIENTALI - Le maglie della "rete
principale urbana" (Autostrade, Strade Urbane di Scorrimento,
Strade Urbane di Quartiere – A, D, E - secondo il C.d.S e
sottotipi di strade racchiudono nel loro interno zone denominate
"isole ambientali", composte esclusivamente da strade
locali; in queste zone gli interventi sono finalizzati, essenzialmente,
al recupero della vivibilità degli spazi urbani. Dette
strade locali vengono organizzate in modo tale da rendere
pienamente vivibile l’isola medesima da parte del traffico
pedonale e ciclistico, ossia da rendere compatibile la commistione
tra traffico motorizzato e non. Ciò si ottiene, da
un lato, minimizzando l’intensità del traffico motorizzato,
ossia escludendo dall’isola il rispettivo traffico di attraversamento
e, dall’altro lato, riducendo a livelli bassi, ma accettabili,
la velocità del rimanente traffico motorizzato, ossia
del traffico in arrivo o in partenza dall’isola medesima,
tenuta presente la pratica inesistenza del traffico interno
motorizzato, a causa delle modeste dimensioni lineari dell’isola
(in genere 300-500 m), che consentono accettabili percorrenze
interne esclusivamente pedonali.
In generale il presente RV prevede per le isole ambientali
la loro organizzazione in:
1. “Zone 30” (ossia con limitazione delle
velocità veicolari a 30 km/h) preferibilmente con sensi
unici di tipo contrapposto (atti a deviare i movimenti di
transito diametrale delle isole medesime sulla viabilità
principale perimetrale). Al fine di evidenziare il regime
di velocità veicolare ridotta nelle isole ambientali,
risulta opportuno che siano ristrette, nella loro larghezza,
le relative carreggiate di ingresso (porte di accesso), ampliando
i rispettivi marciapiedi frontisti (specialmente per la quota
parte a copertura delle relative file di veicoli in sosta
latistanti) con notevoli vantaggi anche per i pedoni (i cui
attraversamenti paralleli alla viabilità principale
vengono a ridursi nella loro lunghezza), tenuta comunque presente
la necessità di non intralciare la fluidità
veicolare di detta viabilità principale.;
2. Zone a Traffico Pedonale Privilegiato
(ZTPP), soggette alla tariffazione della sosta, alla precedenza
per i pedoni negli attraversamenti delle carreggiate stradali,
ovunque eseguiti, (fermo restando comunque l’obbligo per i
pedoni di attraversamento ortogonale agli assi stradali),
alla limitazione delle velocità veicolari a 30 km/h,
ad uno schema di circolazione tale da impedire l’attraversamento
veicolare della zona;
3. Zone a Traffico Limitato (ZTL), con accessibilità
consentita ai soli veicoli “autorizzati” e sosta consentita
ai medesimi su aree private o pubbliche, con quest’ultime
purché ricadenti nella “stanza o settore” di appartenenza
dell’autorizzato.
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