Oggi
è la Festa della Donna ma la parità di genere è
ancora lontana
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8
marzo 2024 - Oggi è la giornata internazionale
dedicata alla donna ossia la ricorrenza di ogni anno che sottolinea
l'importanza della lotta per i diritti delle donne, in particolare
per la loro emancipazione, ricordando le conquiste sociali,
economiche e politiche. Ascolteremo, come sempre le solite
parole di circostanza per ricordare l’importanza che la donna
riveste per l’uomo e per la società civile. Purtroppo,
i fatti raccontano un'altra storia: stipendi inferiori nel
lavoro (quasi il venti per cento in meno rispetto agli uomini),
disoccupazione maggiore rispetto ai membri dell’altro sesso,
facilità di licenziamento a causa della maternità,
discriminazioni a tutti i livelli compreso l’apparato burocratico
dello stato, violenza sessuale e fisica nei loro confronti
da parte della furia bestiale di certi “uomini”. Tante promesse,
tante esaltazioni della figura femminile, tanti doni e fiori
ma domani avremo già dimenticato tutto. La considerazione
e l’amore per la nostra compagna di sempre e per tutte le
donne non si può limitare ad un solo giorno solo per
mettere a posto la nostra coscienza. Occorre un salto culturale.
Per prima cosa bisogna mettere fine ai femminicidi e alla
violenza sulle donne attraverso leggi apposite e ad una maggiore
socialità e solidarietà. Non sono più
sopportabili 150 omicidi ogni anno. Significa che in Italia
ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna. E su questo
la società civile deve riflettere e trovare i giusti
rimedi per fare in modo che questa brutalità non avvenga
più. Il femminicidio esprime la forma estrema della
violenza di genere contro le donne, prodotto dalla violazione
dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato attraverso
maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa,
sul lavoro, economica. Il problema maggiore, a livello giuridico,
è che il codice penale italiano non prevede un reato
specifico per il femminicidio. L’uccisione di una donna diventa
così un fatto generico anche se le pene possono essere
più severe in caso di violenza sessuale o se è
commesso da un parente, da un coniuge o un ex coniuge. Tanto
resta da fare per le nostre donne ma almeno in questo giorno
riflettiamo su quello che ognuno di noi può fare per
migliorare la loro condizione. Quindi, vogliamo una "festa"
per ricordare che la donna va rispettata sempre e non in un
solo giorno dell’anno. Non sono indispensabili fiori e mimose;
per la donna che sta al tuo fianco è sufficiente una
carezza ... e il proposito di onorarla e renderla felice in
ogni momento dell’anno, non solo l’8 di marzo.
Per
non dimenticare - La Festa della Donna nasce per
ricordare un fatto tragico anche se, poi, è stata trasformata
in una festa consumistica come le altre. Molti di noi non
sono neppure al corrente di quello che accadde nel lontano
1908, quando a New York, le operaie dell'industria tessile
Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni
in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse
per diversi giorni finché, l'8 marzo il proprietario
Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per
impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento. Scaturì
un incendio, probabilmente doloso: più di cento operaie
bloccate all'interno dello stabilimento morirono arse vive
dalle fiamme. Da allora, l'8 marzo è diventato il simbolo
della lotta internazionale a favore delle donne.
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