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aprile 2024 - Come anticipato nell’articolo
del 2 aprile, a partire da oggi iniziamo la pubblicazione
delle opere create da tanti autori che vogliono rendere omaggio
a Caterina Martinelli eroina di questo territorio. La prima
poesia che presentiamo è “Caterina”
dello scrittore lombardo Pier Carlo Beretta,
plurivincitore del Concorso Letterario promosso dall’Associazione
Vivere a Colli Aniene e dedicato a Caterina Martinelli. Pier
Carlo Beretta è nato nel gennaio 1953 a Gorgonzola
(MI), ha vissuto la sua infanzia e adolescenza in una cascina,
da lì infatti viene l’ispirazione per tutto quello
che scrive. Fin da piccolo coltiva la passione della poesia.
Nel 2013 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie La
pazienza dei fiori, seguita dai romanzi La cascina del Re,
nel 2015, nel 2017 Il Dio del fieno, nel 2019 Rosa dei Mangiaterra,
sempre con Europa Edizioni. Finalista in vari Concorsi Letterari,
ha vinto il Primo premio di poesia al Concorso Caterina Martinelli
di Roma nel 2016 (Ditelo a un bambino) e nel 2023 (Lacrima
di bimba), il secondo premio nel 2017 e nel 2018 e il terzo
premio nel 2015 e 2021. Sempre nel 2021 Rosa dei Mangiaterra
ha ricevuto il premio speciale della Giuria all’8° Premio
Letterario Caterina Martinelli di Roma.
CATERINA
Caterina
aveva un sogno, nella Roma senza sogni,
per le strade la miseria che a guardarla ti vergogni.
I suoi occhi disperati senza lacrime oramai,
dietro il muro, tra gli spari, chissà cosa troverai?
Caterina aveva fame, una fame dentro il cuore,
con i figli a consolare quegli sguardi di dolore.
Non c’è più odor di pane, in quel dì
di primavera,
e bisogna anche mangiare, prima che venga la sera.
Caterina era arrabbiata per quel mondo capovolto,
quella gente impaurita, con speranze senza volto.
Poi la collera dei giusti fa tremare gli aguzzini,
che non provano pietà ne per donne ne bambini!
Caterina aveva il pane che ha rubato dentro il forno,
ora scappa senza fiato, tra schiamazzi tutto attorno,
la vergogna poi l’assilla, una fitta dentro il petto,
una spina di metallo è partita da un moschetto!
Caterina aveva freddo, sul selciato sporco e duro,
e quel pane s’è inzuppato del suo sangue scuro scuro!
Il figliolo adesso dorme, la sua anima è sospesa,
resterà sempre inquieta, resterà sempre in attesa.
Caterina ha fatto un sogno, dove tutti eran felici,
senza spari ne comandi, solo uomini, solo amici!
Forse il tempo guarirà questo strappo nella vita,
ma, nessuna primavera coprirà la sua ferita!
Pier
Carlo Beretta
Ringraziamo
l’autore per la gentile disponibilità e collaborazione.