30
Giugno 2010 - C’era
una volta un parco dove giocavano i bambini e gli anziani stazionavano
sulle panchine a leggere il giornale... Non è l’inizio
di una nuova favola ma di un articolo che, ancora una volta, è
costretto a denunciare la situazione di degrado in cui sta lentamente
scivolando il nostro meraviglioso quartiere, una volta noto ed invidiato
in tutta Roma per la cura del verde pubblico. Stiamo parlando del
parco compreso tra via Ruini, saltata recentemente alla cronaca
per la costruzione dei discussi box, e via Orano dove è collocato
il piccolo anfiteatro che una volta era sfruttato per eventi sociali
e altre manifestazioni, ma la situazione non è diversa da
altri giardini e zone verdi del quartiere. Quello che una volta
era un limitato paradiso fiorito, dove i piccoli abitanti del comprensorio
si ritrovavano sorridenti a rincorrersi sui prati verdi sotto gli
occhi dei genitori che li sorvegliavano dai balconi che affacciavano
sull’area, è diventato una selva inestricabile con
erba secca, rovi e sterpaglia abbandonata dopo fantomatici lavori
di taglio durati lo spazio di una mattinata. Un posto dove, ora,
si ritrovano losche figure per traffici più o meno leciti
mentre i cittadini di questo luogo evitano di addentrarvi e non
vi portano più neanche i loro cani a ricrearsi. Che cosa
è successo negli ultimi anni tale da provocarne l’abbandono
da parte dei cittadini di Colli Aniene? Fino a qualche anno fa il
verde del quartiere era curato dai condomini che avevano gli appartamenti
che si affacciavano lungo queste piccole oasi naturali ed era affidato
ad una ditta privata che si preoccupava della potatura delle piante,
del taglio dell’erba, dell’innaffiatura e della sostituzione
delle stesse quando necessario. Non era tutto rose e fiori, di certo
qualche errore di progettazione del verde è stato fatto anche
allora, ma erano errori che si correggevano nel corso dei lavori,
ascoltando la gente presente sul territorio. Ora, invece, come previsto
dal piano di progettazione del quartiere, la cura del verde pubblico
è a carico del comune di Roma che lo ha affidato ad una società
privata: la Roma Multiservizi. Lo stesso presidente del V Municipio,
dr. Ivano Caradonna, si è lamentato dell’operato di
questa azienda davanti all’assemblea del Comitato di Quartiere
ma, per rendersi conto della reale situazione, è sufficiente
osservare l’ampio reportage fotografico abbinato a questo
articolo: immagini che parlano da sole.
Roma,
30 Giugno 2010
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