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Agosto 2010 - Agosto mese di ferie e di vacanze ma c’è chi resta
in città perché non può permettersi il lusso di qualche giorno sulle spiagge
ed ha bisogno di usufruire dei servizi allo sportello per un certificato
anagrafico o un cambio di residenza oppure di un documento di identità
per recarsi all’estero. Ci si aspetterebbe che, seppur con personale ridotto
visto che tanti romani sono fuori città, sia garantito un servizio di
sportello come avviene nelle banche o alle poste commisurato con l’utenza
che statisticamente si registra nel mese di agosto, limitandone al minimo
i disagi. Leggete invece cosa accade agli sportelli del V Municipio nel
mese di Agosto, così come l’hanno raccontato due cittadini che hanno avuto
la sventura di andare a richiedere un cambio di residenza:
Il giorno 10 Agosto ci siamo recati nella sede del V Municipio per
ovviare agli obblighi di legge dopo un cambio di abitazione ma ci siamo
accorti subito che c’era qualcosa che non andava. Già prima di accedere
ai locali che rilasciano servizi di sportello, gruppi di persone circondavano
l’agente della municipale, addetto all’ordine, e si udivano proteste e
grida. Anche dentro i locali c’era la stessa situazione con gente malcontenta
che esprimeva la propria rimostranza. Tutto ciò per un (dis)servizio che
una città come Roma non merita affatto: i servizi di sportello erano limitati
ad un certo numero di prenotazioni (25 per i cambi di residenza e un centinaio
per gli sportelli di certificazioni) che alle ore 9 di mattina risultavano
già esauriti. Se questo non bastasse, abbiamo assistito ad un episodio
che, secondo noi, dovrebbe avere rilevanza penale: un portatore di handicap,
arrivato nei locali del municipio su una carrozzella, è stato respinto
perché non potevano essere effettuate ulteriori prenotazioni.
Come commentare questo ennesimo disservizio al V Municipio che, con un minimo di programmazione del personale, poteva essere evitato? Dubitiamo che, i dirigenti del V Municipio conoscano il significato delle parole programmazione, pianificazione, piani di lavoro e similari. Del resto anche questo episodio è in linea con la gestione dell’organico del V Municipio di cui abbiamo già avuto modo di lamentarci, come la ripartizione dei 230 addetti al servizio di polizia municipale di cui nessuno è assegnato in modo permanente al quartiere di Colli Aniene. Le autorità preposte rispondono facendo leva sullo scarso organico a disposizione, per noi si tratta invece solo di una pessima pianificazione del personale. Nel frattempo il V Municipio emette i seguenti comunicati che sembrano andare controcorrente rispetto a quanto segnalato, appare come un modo di evitare le critiche con una comunicazione che maschera i veri problemi. Dove sta la verità? Lo chiediamo ai cittadini del quartiere e agli impiegati/dirigenti del V Municipio. Saremo lieti di pubblicare qualsiasi replica a questo articolo. Al contrario, ci permettiamo di fare un pubblico elogio ai lavoratori dell’ufficio postale di Colli Aniene (v.le Palmiro Togliatti), che in condizioni di lavoro assurde cercano di fare del loro meglio per non coinvolgere l’utenza nel loro disagio (svolgono da mesi il loro servizio in una specie di baracca in cui si fatica a respirare per il caldo). (BT)
Roma,
30 Giugno 2010
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