INCONTRO CON LE ISTITUZIONI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DEI “MIASMI” DEL DEPURATORE ROMA EST

22 ottobre 2010 - Il 15 di Ottobre, presso l’ufficio dell’assessore Ghera, si è svolto il programmato incontro che aveva lo scopo di affrontare il problema del Depuratore Roma Est in merito alle emissioni di cattivi odori e agli altri temuti disagi per il quartiere. Hanno partecipato alla riunione la Dr.ssa Annamaria Cosetti in rappresentanza del Comune di Roma, il Dr. Aureli responsabile dell’ACEA per il bacino Roma Est e il suo collaboratore sig. Galante, oltre il Comitato di Quartiere di Colli Aniene rappresentato dal suo Presidente Ermenegildo Colazza, il dr. Antonio Barcella e Dr. Gabriella Masella, e su invito del CdQ Colli Aniene, il presidente del V Municipio dr. Ivano Caradonna ed il rappresentante dell’ASL RMB dr. Alfonsi. Sono intervenuti inoltre i rappresentanti del Comitato di Zona Ing. Della Rosa e Sig. Luppino. Il dibattito è stato vivace e costruttivo ed ha portato ad una serie di impegni i cui risultati saranno esaminati nella prossima riunione prevista per fine novembre. “Impianti di questa grandezza nascono in zone deserte che successivamente vengono inglobate dai nuovi quartieri.” Ha espresso come premessa il dr. Aureli dell’ACEA, evidenziando come il grosso impianto sia stato sottoposto a notevoli adeguamenti tecnologici per ovviare ai disagi dei cittadini: stoccaggio dei fanghi in silos, sostituzione integrale del sistema di ossidazione e delle vasche, insonorizzazione dei motori, creazione della barriera verde del parco dell’ACEA. Ad una domanda specifica relativa ai nuovi allacci di collettori della provincia di Roma effettuati ad inizio anno il dirigente ACEA ha sostenuto che questi non incidono sui miasmi che avverte la popolazione perché sono un’inezia rispetto alle possibilità di trattamento delle acque reflue da parte del depuratore: “L’impianto ha ancora notevoli capacità di accoglienza di nuovi allacci.” La stessa cosa vale per i “bottini” autorizzati che trasportano acque di pozzi neri verso il depuratore: “Una cosa infinitesimale rispetto ai volumi dell’impianto”. Per suffragare questa affermazione, dietro la domanda relativa a quale fosse la capacità organica di progetto dell’impianto, è stato risposto che è di 900.000 A.E, rispetto a quella in entrata che è uguale a 650.000 A.E.
Per spiegare meglio cosa sono gli A.E., in poche parole si tratta di un’unità di misura con cui convenzionalmente e' espresso il carico organico biodegradabile delle acque di scarico avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno, richiesta necessaria per depurare quanto prodotto da una persona in un giorno.
Il Depuratore è pertanto sovradimensionato e quindi stiamo tranquilli da questo punto di vista.
Il problema è individuare invece la sorgente che provoca questi fastidi che la popolazione avverte soprattutto la notte tra le ore 2 e le 5 del mattino, e l’ipotesi avanzata dal Dr. Aureli è che si tratti innanzitutto solo di un problema “olfattivo”, che è stato però replicato dai presenti Comitati poiché non vi è la certezza di questa asserzione in quanto fino ad ora non è mai stato effettuato uno studio approfondito sulla presenza di eventuali fattori di rischio per la salute dei cittadini del quartiere. Su questo argomento è stato risposto che l’ACEA non esclude che ci possano essere patologie respiratorie provocate dal depuratore e che per quanto riguarda queste misure ci sono organi competenti di controllo, in special modo l’ASL e l’ARPA che possono effettuare specifici studi. Interrogato sull’argomento il dr. Alfonsi ha risposto che non era a conoscenza di studi del genere effettuati dall’ASL ma avrebbe riportato la richiesta al dirigente responsabile dr. Magrelli. Comunque il Dr. Alfonsi si esprime sul fatto che le sostanze prodotte (idrogeno solforato) dalla lavorazione dei fanghi, non sono nocivi alla salute, (compostaggio) e che pertanto il problema rimane odoriparo, e quindi deve essere trattato di conseguenza.
Egli sottolinea per altro che un problema alla salute dei cittadini potrebbe essere arrecato dai numerosi rifiuti bruciati nel campo La Martora. Su proposta del CdQ, e con l’unanime consenso degli altri rappresentanti del CdZ, si è chiesto al Dr. Alfonsi di poter effettuare un’indagine epidemiologica anche presso i medici di famiglia finalizzata a verificare le percentuali d’incidenza delle patologie respiratorie nel quartiere rispetto a quelle del territorio comunale. Ciò puo’ ritornare utile anche a supporto di eventuali indagini sullo stato di qualita’ dell’aria da richiedere all’ARPA lazio.
Si riscontra tra i presenti che, nonostante gli sforzi intrapresi nel corso degli anni da ACEA per mitigare l’impatto olfattivo, le iniziative fino ad oggi messe in campo non sono risultate efficaci. Il presidente del V Municipio ha ribadito che se non ci fosse un disagio della popolazione rispetto al depuratore non sarebbe stato istituito un tavolo di lavoro per analizzarlo e ha chiesto al rappresentante dell’ACEA se l’azienda avesse dei progetti o programmi per mitigare il fastidio. “Un conto è il fastidio percepito dalla popolazione e un conto è la norma a cui deve sottostare l’impianto. Le analisi effettuate per conto dell’ACEA da un laboratorio certificato non hanno rilevato dati anormali. La nocività è competenza di altri organi di controllo. (ARPA e ASL). Riguardo ai programmi l’ACEA effettuerà una campagna di monitoraggio su alcune possibili cause che possono influenzare l’esposizione della popolazione a tali maleodoranti esalazioni, come ad esempio l’effetto a fisarmonica dei collettori provenienti da Centocelle e Tor Sapienza e si avvierà, per altro, la sperimentazione di specifici prodotti coprenti. Non riteniamo che il potenziamento della fascia verde intorno all’impianto possa migliorare la situazione.” Il dr. Aureli ha inoltre sostenuto che la gestione delle emergenze, come nel caso del sequestro del depuratore di Rocca Priora, che ha portato centinaia di “bottini” a scaricare nell’impianto di Roma Est, non provoca l’aumento del disturbo.
È stata programmata una nuova riunione per fine Novembre per un nuovo controllo della situazione.

Direttivo del CdQ: Antonio Barcella & Gabriella Masella
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