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ottobre 2010 - Il 15 di Ottobre, presso l’ufficio dell’assessore
Ghera, si è svolto il programmato incontro che aveva lo scopo
di affrontare il problema del Depuratore Roma Est in merito alle emissioni
di cattivi odori e agli altri temuti disagi per il quartiere. Hanno
partecipato alla riunione la Dr.ssa Annamaria Cosetti in rappresentanza
del Comune di Roma, il Dr. Aureli responsabile dell’ACEA per il bacino
Roma Est e il suo collaboratore sig. Galante, oltre il Comitato di
Quartiere di Colli Aniene rappresentato dal suo Presidente Ermenegildo
Colazza, il dr. Antonio Barcella e Dr. Gabriella Masella, e su invito
del CdQ Colli Aniene, il presidente del V Municipio dr. Ivano Caradonna
ed il rappresentante dell’ASL RMB dr. Alfonsi. Sono intervenuti inoltre
i rappresentanti del Comitato di Zona Ing. Della Rosa e Sig. Luppino.
Il dibattito è stato vivace e costruttivo ed ha portato ad
una serie di impegni i cui risultati saranno esaminati nella prossima
riunione prevista per fine novembre. “Impianti di questa grandezza
nascono in zone deserte che successivamente vengono inglobate dai
nuovi quartieri.” Ha espresso come premessa il dr. Aureli dell’ACEA,
evidenziando come il grosso impianto sia stato sottoposto a notevoli
adeguamenti tecnologici per ovviare ai disagi dei cittadini: stoccaggio
dei fanghi in silos, sostituzione integrale del sistema di ossidazione
e delle vasche, insonorizzazione dei motori, creazione della barriera
verde del parco dell’ACEA. Ad una domanda specifica relativa ai nuovi
allacci di collettori della provincia di Roma effettuati ad inizio
anno il dirigente ACEA ha sostenuto che questi non incidono sui miasmi
che avverte la popolazione perché sono un’inezia rispetto alle
possibilità di trattamento delle acque reflue da parte del
depuratore: “L’impianto ha ancora notevoli capacità di accoglienza
di nuovi allacci.” La stessa cosa vale per i “bottini” autorizzati
che trasportano acque di pozzi neri verso il depuratore: “Una cosa
infinitesimale rispetto ai volumi dell’impianto”. Per suffragare questa
affermazione, dietro la domanda relativa a quale fosse la capacità
organica di progetto dell’impianto, è stato risposto che è
di 900.000 A.E, rispetto a quella in entrata che è uguale a
650.000 A.E.
Per spiegare meglio cosa sono gli A.E., in poche parole si tratta
di un’unità di misura con cui convenzionalmente e' espresso
il carico organico biodegradabile delle acque di scarico avente una
richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi
di ossigeno al giorno, richiesta necessaria per depurare quanto prodotto
da una persona in un giorno.
Il Depuratore è pertanto sovradimensionato e quindi stiamo
tranquilli da questo punto di vista.
Il problema è individuare invece la sorgente che provoca questi
fastidi che la popolazione avverte soprattutto la notte tra le ore
2 e le 5 del mattino, e l’ipotesi avanzata dal Dr. Aureli è
che si tratti innanzitutto solo di un problema “olfattivo”, che è
stato però replicato dai presenti Comitati poiché non
vi è la certezza di questa asserzione in quanto fino ad ora
non è mai stato effettuato uno studio approfondito sulla presenza
di eventuali fattori di rischio per la salute dei cittadini del quartiere.
Su questo argomento è stato risposto che l’ACEA non esclude
che ci possano essere patologie respiratorie provocate dal depuratore
e che per quanto riguarda queste misure ci sono organi competenti
di controllo, in special modo l’ASL e l’ARPA che possono effettuare
specifici studi. Interrogato sull’argomento il dr. Alfonsi ha risposto
che non era a conoscenza di studi del genere effettuati dall’ASL ma
avrebbe riportato la richiesta al dirigente responsabile dr. Magrelli.
Comunque il Dr. Alfonsi si esprime sul fatto che le sostanze prodotte
(idrogeno solforato) dalla lavorazione dei fanghi, non sono nocivi
alla salute, (compostaggio) e che pertanto il problema rimane odoriparo,
e quindi deve essere trattato di conseguenza.
Egli sottolinea per altro che un problema alla salute dei cittadini
potrebbe essere arrecato dai numerosi rifiuti bruciati nel campo La
Martora. Su proposta del CdQ, e con l’unanime consenso degli altri
rappresentanti del CdZ, si è chiesto al Dr. Alfonsi di poter
effettuare un’indagine epidemiologica anche presso i medici di famiglia
finalizzata a verificare le percentuali d’incidenza delle patologie
respiratorie nel quartiere rispetto a quelle del territorio comunale.
Ciò puo’ ritornare utile anche a supporto di eventuali indagini
sullo stato di qualita’ dell’aria da richiedere all’ARPA lazio.
Si riscontra tra i presenti che, nonostante gli sforzi intrapresi
nel corso degli anni da ACEA per mitigare l’impatto olfattivo, le
iniziative fino ad oggi messe in campo non sono risultate efficaci.
Il presidente del V Municipio ha ribadito che se non ci fosse un disagio
della popolazione rispetto al depuratore non sarebbe stato istituito
un tavolo di lavoro per analizzarlo e ha chiesto al rappresentante
dell’ACEA se l’azienda avesse dei progetti o programmi per mitigare
il fastidio. “Un conto è il fastidio percepito dalla popolazione
e un conto è la norma a cui deve sottostare l’impianto. Le
analisi effettuate per conto dell’ACEA da un laboratorio certificato
non hanno rilevato dati anormali. La nocività è competenza
di altri organi di controllo. (ARPA e ASL). Riguardo ai programmi
l’ACEA effettuerà una campagna di monitoraggio su alcune possibili
cause che possono influenzare l’esposizione della popolazione a tali
maleodoranti esalazioni, come ad esempio l’effetto a fisarmonica dei
collettori provenienti da Centocelle e Tor Sapienza e si avvierà,
per altro, la sperimentazione di specifici prodotti coprenti. Non
riteniamo che il potenziamento della fascia verde intorno all’impianto
possa migliorare la situazione.” Il dr. Aureli ha inoltre sostenuto
che la gestione delle emergenze, come nel caso del sequestro del depuratore
di Rocca Priora, che ha portato centinaia di “bottini” a scaricare
nell’impianto di Roma Est, non provoca l’aumento del disturbo.
È stata programmata una nuova riunione per fine Novembre per
un nuovo controllo della situazione.
Direttivo del CdQ: Antonio
Barcella & Gabriella Masella
www.collianiene.org
comitato@collianiene.org