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ottobre 2010 – Abbiamo ricevuto la segnalazione che un condominio
di via Sommovigo, a Colli Aniene, è stato multato dall’AMA
per un’errata distribuzione dei rifiuti nei cassonetti della raccolta
differenziata: un contenitore di polistirolo gettato nel cassonetto
dei rifiuti organici. Non erano questi i presupposti con cui il quartiere
aveva aderito con entusiasmo e senso di civiltà all’avvio di
questa sperimentazione che sta portando al quartiere molti fastidi
e pochi benefici diretti. Ricordiamo che, quando è partita
la raccolta differenziata, l’amministrazione comunale ha concesso
uno sconto sulla tassa della raccolta rifiuti che è stato concesso
solo per il primo anno e i cittadini non riescono a capire la ragione
della riduzione unilaterale del piccolo vantaggio. Se questo tipo
di raccolta porta dei ricavi a chi svolge il servizio perché
non ne risulta un vantaggio anche al cittadino? I disagi di questo
tipo di raccolta sono noti e per nulla lievi, a cominciare dai miasmi
che fuoriescono dai locali di deposito che colpiscono soprattutto
i piani più bassi dei condomini, a volte un ritardo sul ritiro
degli scarti alimentari e organici causa fetori e arie infette nei
locali di deposito che non sono adeguatamente disinfettati e ripuliti
(aggravati dai gas di scarico rilasciati dai mezzi adibiti alla raccolta
che sostano per lungo tempo sotto le finestre con i motori accesi),
per continuare con l’imposta ICI dovuta anche per le superfici occupate
dallo stoccaggio dei rifiuti. Le zone di raccolta potrebbero essere
realizzate in aree esterne ai condomini, con containers chiusi da
chiavi in possesso ai condomini in modo da evitare che si trovino
a ridosso delle finestre dei primi piani. Sembra che gli utenti abbiano
solo doveri e nessun diritto, neppure quello di sbagliare a gettare
un rifiuto nel contenitore errato per una normativa complessa e, spesso,
non affatto chiara a cui si aggiunge una scarsa informazione. Vogliamo
ricordare che Il Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti
urbani, approvato dal Consiglio Comunale con delibera 105 del 2005,
prevede, al Titolo V, l’effettuazione di campagne informative ed educative.
Perché non vengono organizzate? Perché in ogni locale
non è scritto in maniera semplice e chiara quali materiali
possono essere lasciati in ogni cassonetto? Non ci piace questo modo
arrogante di colpire nel mucchio. Saremmo felici di osservare che
l’azienda comunale trattasse con la stessa rigidità chi getta
nei cassonetti rifiuti edili o ingombranti e per chi crea discariche
abusive o brucia i rifiuti, come accade nel vicino campo nomadi di
via La Martora dove tutto è permesso e l’AMA non vuole ritirare
i rifiuti prodotti dalla popolazione rom. Sia chiaro che non siamo
contro la raccolta differenziata, che come dimostrano i fatti di Napoli
è una necessità improrogabile, siamo contro l’autoritarismo
delle istituzioni che impongono regole che valgono solo per una parte
minima della popolazione e non giustifica una sperimentazione che
per questo quartiere va avanti da oltre tre anni senza che sia dichiarata
valida ed estesa a tutta la città.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
comitato@collianiene.org