Sgombero campo nomadi La Martora: nessuno esulti per la vittoria!

16 dicembre 2010 – Sotto la spinta incalzante delle associazioni presenti sul territorio, su cui si sono contraddistinte l’associazione Colli Aniene Tribune, il Comitato di Quartiere e il Comitato di Zona di Colli Aniene, che non hanno fatto cadere nel silenzio una situazione vergognosa per un paese civile, oggi, con quasi sei mesi di ritardo sul 2° Piano Nomadi del Comune di Roma, è stato completato lo sgombero del campo nomadi di via La Martora. Avremmo voluto limitare il comunicato a queste poche righe per commentare un fatto che si trascina da oltre quindici anni ma il dovere di informare i cittadini su ciò che accade in questo quartiere ci impone di completare la notizia. Riteniamo che non si può essere soddisfatti per il risultato ottenuto; in questa storia hanno perso tutti. Abbiamo perso noi cittadini che non abbiamo saputo dialogare con la popolazione rom per capirla e fare passi civili verso quell’integrazione irrinunciabile che però avrà ancora bisogno di qualche altra generazione per avere qualche successo. Ma hanno anche perso quelle popolazioni nomadi che hanno violato i diritti basilari di civiltà sulla sicurezza e sull’inquinamento atmosferico che attentano alla salute loro e di chi gli vive accanto. Non sarà facile dimenticare le esalazioni tossiche e le numerose azioni criminali ai danni di esercizi commerciali, appartamenti, box e i danneggiamenti alle autovetture in sosta. Non sarà facile dimenticare il clima di paura instaurato per decenni nel quartiere ospitante. I reati troppo spesso non venivano neanche denunciati per paura di rappresaglie, vista anche l’assenza di un costante presidio nel quartiere da parte delle forze dell’ordine.
Infine hanno perso le istituzioni che hanno tollerato l’insediamento di un campo abusivo di queste dimensioni, rimanendo a lungo sorde alle rivendicazioni di chi chiedeva il rispetto della sicurezza e il diritto di poter respirare e vivere civilmente. Le istituzioni preposte non hanno neppure garantito alla popolazione ROM i servizi minimi indispensabili come il ritiro costante dei rifiuti urbani e i controlli sanitari. Ciò ha creato i maggiori problemi sia per la popolazione nomade, facendoli vivere in una discarica, che per i cittadini di Colli Aniene assoggettandoli ai fumi tossici prodotti dal rogo di questi rifiuti. La nocività dei fumi è stata accertata da una relazione del S.I.S.P. della ASL Roma B.
Chiediamo ora coerenza ed impegno civile affinchè le istituzioni riqualifichino entrambe le aree di via La Martora e via del Flauto effettuandone una veloce bonifica e riqualificandole come dovuto, evitando che il perdurare dell’abbandono possa invogliare qualcuno ad occuparle nuovamente. A tal riguardo il Comitato di Quartiere è disponibile a sorvegliare le zone e segnalare immediatamente eventuali nuovi insediamenti alla pubblica autorità. Ogni cittadino potrà e dovrà partecipare a questa importante attività di controllo inviando una email al comitato@collianiene.org. Il Comitato di Quartiere chiede inoltre di essere informato sui progetti per il recupero delle aree per essere coinvolto nel processo decisionale e con lui far partecipare la popolazione tutta.
E’ nostro dovere ringraziare il V gruppo NAE (Nucleo Assistenza Emarginati) della Polizia Municipale per il loro operato in questi anni e per la grande professionalità e umanità dimostrata in queste difficili operazioni.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
comitato@collianiene.org

Comunicato stampa del Comune di Roma del 16 Dicembre 2010 - segue Comunicato pag. 2

COMUNICATO STAMPA - 15 dicembre 2010 - ON. Fabrizio Santori

“Finalmente riparte il Piano nomadi con la sgombero del campo tollerato di La Martora, in V Municipio, che finalmente ha posto fine alla sua decennale storia sventurata, caratterizzata da oltre vent’anni di disagi, di fumo e di sporcizia, di illegalità e mancanza di decoro che hanno messo a dura prova la tolleranza dei residenti e ridotto l’esistenza di decine di persone ospitate nelle baracche ai limiti della vivibilità. E’ necessario però accelerare le operazioni previste dal Piano nomadi, come la Commissione sicurezza ha sempre chiesto di fare, perché è inammissibile che tra un obiettivo e l’altro passino 10 mesi, come appunto è accaduto oggi: questo è infatti il tempo trascorso tra lo sgombero del Casilino 900 e quello di La Martora”, lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale, commentando le operazioni di sgombero del campo di La Martora e il trasferimento dei 200 rom di origine bosniaca al campo autorizzato di Castel Romano.

“Se le operazioni si succederanno con questa lentezza non sarà possibile mantenere l’impegno con i cittadini romani, esasperati da decenni di buonismo che ha portato solo a moltiplicare il numero di coloro che si accampano in città senza avere nessuna intenzione di rispettare le regole e il decoro della Capitale. Dovranno infatti essere sgomberati gli altri campi tollerati a partire dai campi abusivi della Collina Alitalia alla Muratella, Tor de’ Cenci, Monachina, Baiardo e Foro Italico: con i ritmi odierni si impiegherebbero altri cinque anni. Un tempo infinito per chi da anni attende che il proprio quartiere sia restituito alla vivibilità e alla sicurezza”, conclude Santori.

NOMADI, SANTORI (PDL): DOPO LA MARTORA AVANTI CON ALTRI INSEDIAMENTI
Roma, 16 dic 2010 - «L'emozione più grande, facilmente visibile direttamente dalle espressioni dipinte sul volto di chi ha assistito oggi allo sgombero dell'ex campo nomadi La Martora, non era tanto quella del Sindaco Alemanno e degli amministratori capitolini, pur consapevoli di aver realizzato un sogno atteso da 35 anni, ma quella dei cittadini commossi e ancora increduli nell'aver potuto vedere finalmente liberata l'area occupata fino al giorno prima, ora in attesa solo di una bonifica integrale che sarà realizzata a breve. Dopo Casilino 900, lo sgombero di La Martora rappresenta non solo un traguardo per l'amministrazione Alemanno, ma un passaggio fondamentale nella realizzazione del Piano Nomadi». Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza di Roma Capitale.

«Mentre si prosegue con lo sgombero dei piccoli insediamenti - continua Santori - per i quali sono stati già attuati oltre 300 interventi, d'ora in avanti si potrà procedere a ritmi serrati e con la massima tempestività possibile anche in direzione degli insediamenti tollerati come Muratela, Tor dè Cenci, Monachina, Baiardo e Foro Italico. Prima di andare avanti, ritengo sia importante pianificare la priorità dei singoli interventi sulla base dell'impatto sociale e della sicurezza del territorio, in modo che l'agenda sia dettata innanzitutto dalle emergenze più avvertite dai cittadini».

V Municipio: Caradonna, finalmente si è concluso lo sgombero del campo La Martora

Roma, 16 Dicembre 2010 – “ Finalmente si è concluso lo sgombero del Campo Nomadi La Martora ”. Così il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna interviene su una vicenda che durava ormai da troppo tempo e che nella giornata di ieri si è conclusa con il definitivo trasferimento dei rom della Martora in campi attrezzati. “ E’ importante che queste persone, secondo lo spirito dell’accoglienza che da sempre ha contraddistinto la città di Roma – spiega Caradonna – possano vivere in un ambiente migliore da un punto di vista igienico-sanitario e più confortevole. Desidero però anche ringraziare i cittadini di Colli Aniene per aver rispettato e accettato una convivenza non sempre facile. Ora è importante – aggiunge Caradonna – che l’impegno dell’Amministrazione capitolina, che riconosco, continui per quel che sarà il ‘dopo La Martora ’, affinchè l’area sia bonificata, si lavori per offrire quei servizi che mancano nel territorio e si realizzi, come era previsto in origine, il Punto Verde Qualità ”.

 

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