COMUNICATO
STAMPA - 15 dicembre 2010 - ON. Fabrizio Santori
“Finalmente
riparte il Piano nomadi con la sgombero del campo tollerato
di La Martora, in V Municipio, che finalmente ha posto fine
alla sua decennale storia sventurata, caratterizzata da oltre
vent’anni di disagi, di fumo e di sporcizia, di illegalità
e mancanza di decoro che hanno messo a dura prova la tolleranza
dei residenti e ridotto l’esistenza di decine di persone ospitate
nelle baracche ai limiti della vivibilità. E’ necessario
però accelerare le operazioni previste dal Piano nomadi,
come la Commissione sicurezza ha sempre chiesto di fare, perché
è inammissibile che tra un obiettivo e l’altro passino
10 mesi, come appunto è accaduto oggi: questo è
infatti il tempo trascorso tra lo sgombero del Casilino 900
e quello di La Martora”, lo dichiara in una nota Fabrizio
Santori, presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale,
commentando le operazioni di sgombero del campo di La Martora
e il trasferimento dei 200 rom di origine bosniaca al campo
autorizzato di Castel Romano.
“Se
le operazioni si succederanno con questa lentezza non sarà
possibile mantenere l’impegno con i cittadini romani, esasperati
da decenni di buonismo che ha portato solo a moltiplicare
il numero di coloro che si accampano in città senza
avere nessuna intenzione di rispettare le regole e il decoro
della Capitale. Dovranno infatti essere sgomberati gli altri
campi tollerati a partire dai campi abusivi della Collina
Alitalia alla Muratella, Tor de’ Cenci, Monachina, Baiardo
e Foro Italico: con i ritmi odierni si impiegherebbero altri
cinque anni. Un tempo infinito per chi da anni attende che
il proprio quartiere sia restituito alla vivibilità
e alla sicurezza”, conclude Santori.
NOMADI, SANTORI (PDL): DOPO LA MARTORA
AVANTI CON ALTRI INSEDIAMENTI
Roma,
16 dic 2010 - «L'emozione più grande, facilmente
visibile direttamente dalle espressioni dipinte sul volto
di chi ha assistito oggi allo sgombero dell'ex campo nomadi
La Martora, non era tanto quella del Sindaco Alemanno e degli
amministratori capitolini, pur consapevoli di aver realizzato
un sogno atteso da 35 anni, ma quella dei cittadini commossi
e ancora increduli nell'aver potuto vedere finalmente liberata
l'area occupata fino al giorno prima, ora in attesa solo di
una bonifica integrale che sarà realizzata a breve.
Dopo Casilino 900, lo sgombero di La Martora rappresenta non
solo un traguardo per l'amministrazione Alemanno, ma un passaggio
fondamentale nella realizzazione del Piano Nomadi».
Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della
commissione Sicurezza di Roma Capitale.
«Mentre
si prosegue con lo sgombero dei piccoli insediamenti - continua
Santori - per i quali sono stati già attuati oltre
300 interventi, d'ora in avanti si potrà procedere
a ritmi serrati e con la massima tempestività possibile
anche in direzione degli insediamenti tollerati come Muratela,
Tor dè Cenci, Monachina, Baiardo e Foro Italico. Prima
di andare avanti, ritengo sia importante pianificare la priorità
dei singoli interventi sulla base dell'impatto sociale e della
sicurezza del territorio, in modo che l'agenda sia dettata
innanzitutto dalle emergenze più avvertite dai cittadini».
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