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dicembre 2010 – Come programmato, il 14 dicembre si è
svolta presso l’assessorato
ai Lavori Pubblici del Comune
di Roma una riunione tecnica di verifica per capire l’origine
dei miasmi del Depuratore Roma Est attraverso l’avvio di uno scrupoloso
monitoraggio. Hanno partecipato all’incontro il Dr. Galante dell’ACEA,
la dr.ssa Annamaria Cosetti in rappresentanza dell’assessore Ghera,
l’ingegnere Anna Rosati della IV UO che ha la responsabilità
delle opere igieniche di competenza del Comune di Roma e dei rapporti
con ACEA, per finire con le rappresentanze del territorio: il Comitato
di Quartiere di Colli Aniene, con la presenza del presidente
Ermenegildo Colazza, dei coordinatori Gabriella Masella (Sanità)
e Antonio Barcella (Sicurezza), e del Comitato di Zona rappresentato
da Gino De Gerardi.
Ha dato inizio alla riunione il dirigente dell’ACEA, dr. Galante,
comunicando che i dati del monitoraggio non erano ancora disponibili
a causa del ritardo delle misurazioni dovuto ai numerosi giorni
di pioggia dell’ultimo periodo. Le misure devono essere rilevate
in assenza di pioggia da almeno 48 ore. Ad oggi, sono stati eseguiti
due monitoraggi giornalieri e uno notturno sulla qualità
ambientale. L’unico indice misurabile attraverso i sensori è
l’anidride solforosa che è la causa maggiore dei fetori lamentati.
I tecnici addetti all’operazione, una squadra mobile dell’ACEA specializzata,
che usa un modello matematico predisposto appositamente per questo
tipo di rilevamenti, hanno concentrato le misure sulle indicazioni
fornite dagli abitanti del quartiere, ossia nelle ore notturne dalle
2 alle 5 e nei giorni festivi e pre-festivi.
In attesa che l’ACEA renda pubblici i risultati, la discussione
si è spostata su altri argomenti che potrebbero incidere
sul problema, come ad esempio la vicinanza del fiume
Aniene con i sospetti scarichi abusivi industriali e soprattutto
di allevamenti di porcilaie. I rifiuti reflui prodotti da questo
tipo di siti vanno obbligatoriamente trattati prima di essere immessi
nel circuito di smaltimento, ma nessuno può essere sicuro
che questo avvenga secondo le norme vigenti e, soprattutto, questo
potrebbe avvenire attraverso scarichi diretti nel fiume il cui controllo
non è imputabile all’ACEA. Alla domanda specifica “esistono
scarichi ritenuti abusivi lungo il fiume Aniene?”, il dr. Galante
ha risposto che certamente ne è presente uno proprio davanti
all’impianto dell’ACEA, ma sulla sua regolarità o meno sono
altri gli Enti che debbono indagare.
È intervenuta successivamente l’ing. Anna Rosati che ha una
vasta esperienza su problemi di questo tipo, già affrontati
in altri grossi impianti. Ha fatto presente che sul depuratore Roma
Est sono stati effettuati vari controlli da parte dell’ARPA la quale,
se riscontra violazioni, fa scattare immediatamente la sanzione.
Successivamente ha chiesto al dirigente dell’ACEA se sono stati
effettuati controlli accurati sulla rete fognaria precisando che
potrebbero essere presenti allacci abusivi su cui l’ACEA non ha
verificato la sicurezza dell’indotto. Il dr. Galante non ha escluso
questa ipotesi su cui non è informato. L’ingegner Anna Rosati
ha comunicato che l’Italia è stata già ammonita dalla
Comunità Europea per i rifiuti reflui perché alcune
regioni non forniscono i propri dati. Antonio Barcella del CdQ ha
evidenziato la coincidenza dell’allaccio dei nuovi collettori di
Frascati di inizio 2010 con l’accentuarsi delle emissioni fastidiose
di questo anno. Il dr. Galante ha ribadito che la capacità
dell’impianto è in grado di sopportare i nuovi allacci e
la portata delle acque reflue. L’ingegner Anna Rosati ha chiesto
all’ACEA di verificare se su questi nuovi allacci i reflui sono
a norma, ricordando ancora una volta che non si possono scaricare
nell’impianto pubblico rifiuti di porcilaie o altro tipo di allevamenti,
di vivai o industriali senza che siano stati preventivamente trattati.
Per concludere, l'ing. Rosati ha dato delle ottime indicazioni ad
ACEA sulle modalità di prosecuzione delle attività
a carico dell’azienda pubblica e ha espresso le sue scuse alla rappresentanza
dei cittadini per i disagi provocati dai miasmi, nonché si
è complimentata sulle linee di lavoro adottate che mettono
in evidenza la raccolta di Dati che potranno essere necessari per
eventuali denuncie sia verso il Comando Tutela Ambientale dei CC
o Procura della Repubblica. In tal senso ha confermato quelle che
sono le linee di lavoro adottate nel nostro ambito (CdQ).
La prossima riunione è stata indetta per metà febbraio
per l’analisi dei dati di monitoraggio e sulle azioni intraprese
da ACEA per mitigare o, meglio ancora, per annullare il problema.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
comitato@collianiene.org
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