7 aprile 2020 - Quando nel lontano 1974 sono arrivata
a Colli Aniene era tutto un cantiere di edifici in costruzione,
tutt’intorno c’erano prati, campi di grano e piccoli acquitrini.
In
primavera mi inoltravo nella campagna che mi circondava, attraverso
i campi che si coloravano di bianco e viola dei lilium selvatici.
C’era ancora qualche cavallo al pascolo che si spingeva fino agli
edifici limitrofi in costruzione.
Ammiravo
in lontananza la fiabesca e affascinante Torre del Castello della
Cervelletta.
Ora
tutt’intorno è costruito, mi avvio ancora a passeggiare nel
parco, arrivo nel sentiero che mi porta al castello, e quello che
prima mi appariva fiabesco ora è avvolto da una triste nube
grigia. Anche i colori dei fiori sembrano spenti, e da lontano la
torre che prima si ergeva fiera ora è ridotta a ridere, e
il casale recintato per paura che crolli.
Da
vari anni noi di Colli Aniene ci stiamo impegnando per riportare
la
torre
e il casale agli antichi splendori, per noi rappresenta una parte
di storia. Ci racconta la vita agreste che c’era anticamente nelle
nostre periferie, la storia dei casali e dei piccoli possedimenti
che si incontravano lunghe le strade consolari delle campagne dell’Agro
Romano, ora trasformato in popolose periferie.
Cosa
vorrei che una volta restaurato diventasse?
Un
bel centro di aggregazione, storia, cultura e arte per tutti noi.
Anna
Rita Lupini
www.collianiene.org